Crescono i numeri degli infortuni sul lavoro: «Qualcosa non ha funzionato»
Dalla Segreteria territoriale dell’ANMIL
«In queste ultime settimane sono stati organizzati eventi in gran numero dedicati alla sicurezza sul lavoro: relazioni, rapporti, festival, fiere, dibattiti, incontri con il coinvolgimento delle massime istituzioni, ma la situazione, anche a leggerla a rovescio, con le tare, i problemi della strada, resta drammatica, anzi, peggiora sempre più e mentre il medico studia, l’ammalato muore.»
Con queste parole il Presidente territoriale dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro Francesco Costantino chiede che il governo investa realmente sulla sicurezza, rendendo disponibili risorse a sostegno di campagne informative per il miglioramento della formazione dei lavoratori, investimenti sull’educazione alla sicurezza nelle scuole e per completare il rafforzamento degli organismi di controllo.
«Abbiamo avuto 13 anni per sperimentare il Decreto 81, forse è ora di smetterla di girarci intorno: le vittime di infortuni mortali e non e le loro famiglie sono sempre più in aumento – sottolinea il Presidente dell’ANMIL – quindi cosa serve per capire che non ha funzionato, o meglio, non vogliamo farlo funzionare?
«Inoltre – conclude Costantino – sono anni che si parla della patente a punti, ma la verità, evidentemente, è che non si vuole impedire che imprese non qualificate partecipino alle gare d’appalto.»