Costume e Società
Giglio santo
Di Luisa Totino
Un giglio santo
spuntò tra le dita di Dio,
come incanto.
La sua purezza
sprigionava serena bellezza,
come carezza
su ogni nefandezza.
La sua sublime fragranza
inebriava, a oltranza,
ogni malevola arroganza.
I suoi petali,
miti e delicati,
accarezzavano e lenivano
ogni ferimento,
ogni pentimento.
Un fiore sì raro
doveva essere donato
a un’anima,
che aveva fatto della sua vita
un cammino devoto,
un tempo all’altro prodigato;
del mondo un ambiente affiatato e ben voluto.
Della sua parola uno strumento sopraffino
dell’amore divino;
della povertà
una profonda e trasparente libertà.
E allora la divin grazia
instillò,
come prezioso avorio,
il giglio santo,
nell’umile e amorevole
cuore di Antonio!