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CronacaReggio Calabria

‘ndrangheta: concluso con cinque condanne e quattro assoluzioni il processo Altanum

Dopo una lunga camera di consiglio, il Tribunale di Palmi ha emesso, nella tarda serata di ieri, le sentenze nei confronti degli imputati in dibattimento ordinario nel processo Altanum sulla faida tra due cosche di ‘ndrangheta che si è protratta per anni tra la Calabria e la Valle d’Aosta.
I giudici hanno emesso cinque condanne e quattro assoluzioni. In ordine di gravità di pena, al 77enne Mario Gaetano Agostino sono stati comminati 16 anni e 6 mesi di carcere: per gli inquirenti della Direzione Distrettuale Antimafia e i Carabinieri era lui il boss della ‘ndrina di San Giorgio Morgeto; a Michele Raso, 59 anni, considerato il ponte tra i sodali calabresi e quelli in Valle, sono stati inflitti 13 anni e 6 mesi; condannati poi a 12 anni di carcere Giorgio Raffa, Raffaele Sorbara (entrambi 51enni) e Tommaso Fazari (60 anni). Vincenzo Raso (68 anni, fratello di Michele), è stato invece assolto “per non aver commesso il fatto” così come Vincenzo Raffa (44 anni) e Giuliano Sorbara (48 anni). Assoluzione anche per Giuseppe Facchineri (51 anni) tuttavia condannato a 4 anni e 6 mesi per estorsione e a 2 anni, 2 mesi e 20 giorno per furto, reati privi di aggravante mafiosa.
Assolti con formula piena nell’ambito del processo (come peraltro richiesto dal Pubblico Ministero) gli imputati del filone puramente valdostano, accusati di traffico di stupefacenti: Veronica Fonte (33 anni), Gianluca Cammareri (32, entrambi difesi dall’avvocato aostano Ascanio Donadio), Maurizio Napoli (48, difeso da Giuseppe Milicia) e Michele Fonte (57, difeso da Mariella Vizzari).
Mario Gaetano Agostino, Michele Raso, Giorgio Raffa, Raffaele Sorbara e Tommaso Fazari sono stati condannati inoltre al risarcimento di 10mila euro nei confronti della Regione Valle d’Aosta.
Lo scorso maggio, invece la Corte d’Appello di Reggio Calabria aveva riformato la sentenza emessa il 29 dicembre 2020 dal Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Reggio Calabria con rito abbreviato e aveva condannato Giuseppe Facchinieri, 61enne nato a Cittanova, a 16 anni di reclusione. Per Roberto Raffa (46 anni) nato a San Giorgio Morgeto, la pena è stata di 10 anni e 8 mesi (8 anni in primo grado) mentre per Giuseppe Chemi (61 anno) nato a Taurianova, la condanna è stata di 7 anni e 10 mesi di reclusione (a 5 anni e 4 mesi primo grado). Per i tre imputati, i giudici d’Appello avevano riconosciuto la continuazione fra il reato contestato e quelli giudicati con sentenza definitiva emessa dalla Corte d’Appello di Torino il 28 ottobre 2013. Per questo motivo le pene, rispetto al primo grado, risultano leggermente aumentate. Confermata l’assoluzione per Vincenzo e Salvatore Facchinieri.
I giudici avevano inoltre confermato l’assoluzione di Giuseppe Facchinieri, Roberto Raffa e Giuseppe Chemi dall’accusa di omicidio aggravato di Salvatore Raso di San Giorgio Morgeto, consumatosi il 17 settembre 2011.
Punto centrale delle indagini era stata la tentata estorsione di Giuseppe Facchineri nei confronti dell’impresario aostano Giuseppe Tropiano, che ha realizzato il parcheggio pluripiano dell’ospedale Parini. Secondo i carabinieri da questo delitto sarebbe scaturito, nel 2011, l’omicidio di Salvatore Raso, membro della locale sangiorgese cui Tropiano si era rivolto per risolvere la trattativa estorsiva: tesi ribadita in aula dall’accusa ma respinta dal giudice. La tentata estorsione era emersa nell’indagine Tempus venit dei Carabinieri del Nucleo investigativo di Aosta.

Fonte: laprimalinea.it


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