Operazione “Crypto”: scarcerato Alessandro Marigliano
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, in accoglimento della richiesta avanzata dall’avvocato Leone Fonte nell’interesse di Alessandro Marigliano, di anni 40, di Amantea, ha sostituito la misura carceraria con quella degli arresti domiciliari.
Il 40enne Marigliano veniva tratto in arresto, in quanto indagato unitamente ad altre persone, nell’ambito dell’operazione denominata Crypto, eseguita dai Carabinieri del Raggruppamento Operazioni Speciali alcuni mesi fa, con l’accusa di far parte di un’associazione per delinquere dedita al traffico di droga, nonché dell’importazione dalla Spagna di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e hashish.
Gli indizi a carico dell’indagato erano costituiti più che altro da alcune conversazioni telefoniche e ambientali e servizi di videosorveglianza e, quindi, secondo l’accusa, emergeva il pieno coinvolgimento del Marigliano nella partecipazione a traffici di droga. A riscontro dell’attività investigativa vi era stato il sequestro operato dalle Forze dell’Ordine di oltre 100 Kg di marijuana e hashish proveniente dalla Spagna trasportata su di un camion di un carico di cipolle.
L’avvocato Leone Fonte avanzava istanza di arresti domiciliari per il proprio assistito evidenziando che, nonostante l’asserito ruolo ricoperto dal Marigliano nell’ambito dell’associazione, le esigenze cautelari non potevano ritenersi di eccezionale rilevanza, e in ogni caso potevano essere fronteggiati con la misura degli arresti domiciliari, tenuto conto del tempo trascorso dei fatti e della situazione famigliare dello stesso.
Il giudice ha recepito le argomentazioni difensive disponendo i domiciliari per il 40enne.