ADVST
Costume e SocietàLetteratura

Alieni tra le ombre!

Roswell Legacy


Edil Merici

Di Francesco Salerno

«Si stanno fermando! Hunt, si stanno fermando!»
«Li vedo Frank, li vedo!»
I dischi voltanti si erano improvvisamente fermati sopra un piccolo villaggio in pietra e sabbia risalente al 1600 in cui era vissuto un misterioso popolo precolombiano chiamato Pueblo.
Hunt aveva letto una volta di quello strano popolo che viveva tra le montagne e disegnava strani esseri civilizzatori venuti dal cielo. Stando agli storici, i Pueblo erano misteriosamente scomparsi dalla storia senza lasciare alcuna traccia, a parte i villaggi intatti in cui avevano vissuto.
La strada dissestata che portava al villaggio era quasi impraticabile, ma Hunt e Dolmer non si fecero fermare da niente e proseguirono spediti verso l’insediamento.
Quando giunsero proprio al centro del sito storico, gli ufo sopra di loro vibrarono alcune volte, inondando il terreno di luce blu. Poi, senza alcun motivo, semplicemente svanirono.
Hunt frenò di colpo, per poi scendere dall’auto insieme a Dolmer. Entrambi presero a osservare il cielo sopra di loro, ma dei dischi voltanti non vi era più traccia.
«Dove diavolo sono finiti?» chiese Dolmer alle stelle.
Hunt fece per rispondere quando scorse un movimento sulla strada proprio davanti a loro.
Era una sagoma umana che quando passò dinanzi ai fari accesi dell’auto, Hunt riconobbe subito come il ragazzo scomparso, Jeff.
«Jeff! Jeff, sei tu?» gli urlò con cuore in gola.
Il ragazzo si bloccò e prese a osservare i due come se fossero stati fantasmi, poi iniziò a correre verso nord.
«Dolmer, è lui! È Jeff!» urlò Hunt per poi corrergli dietro seguito a ruota dall’investigatore.
Usare l’auto in quelle strade minuscole era impossibile, perciò i due dovettero corrergli dietro nella speranza di raggiungerlo.
Jeff correva come un forsennato tra gli antichi edifici di pietra. Sembrava che, da quella fuga, dipendesse la sua stessa vita.
«Dividiamoci!» disse all’improvviso Dolmer staccandosi dal collega per prendere una stradina alla sua destra. In questo modo avrebbero potuto accerchiare il ragazzo e riuscire così finalmente a prenderlo.
L’investigatore svoltò un paio di volte tra le strette stradine del sito, per poi bloccarsi di colpo dinnanzi a due esseri che gli bloccavano la strada.
«Mio Dio… voi siete…» disse con gli occhi sbarrati prima che un raggio color oro lo investisse. Un attimo dopo era caduto a terra senza sensi.
Hunt non aveva idea di cosa fosse accaduto al suo compagno e continuò a correre dietro a Jeff.
All’improvviso, quest’ultimo inciampò su una pietra e rovinò a terra. Il tenente gli fu subito addosso.
«Stai calmo! Sono qui per aiutarti! Jeff, stai calmo!» provò a spiegarsi il tenente mentre scuoteva il ragazzo. Questi iniziò a urlare cose senza senso mentre si dimenava come un pazzo cercando di liberarsi dalla presa.
«Dolmer sono qui! Vieni ad aiutarmi!» urlò Hunt nella notte, ma del suo collega non vi era traccia. D’un tratto, Jeff si calmò di colpo e prese a fissare il cielo con gli occhi sbarrati.
«Cosa…» iniziò a dire Hunt mentre anche lui volgeva lo sguardo al cielo.
Un enorme disco metallico stazionava sopra i due uomini. Un raggio di luce celeste li investì entrambi e Hunt si gettò di lato temendo che li avrebbe uccisi.
Il raggio, tuttavia, non era diretto a lui, ma a Jeff. Il ragazzo urlò come lo stessero bollendo vivo, poi la sua voce mutò e invece di un suono umano ne scaturì l’urlo di una bestia.
Hunt fissò il giovane ragazzo che tanto a lungo aveva cercato con un terrore crescente nell’anima.
Jeff stava mutando sotto i suoi occhi. La spina dorsale gli si allungò, le ossa si ruppero per poi ricomporsi in modo nuovo, la pelle cambiò consistenza e colore, dalle unghie sbucarono artigli color ghiaccio.
In un attimo di fredda lucidità, Hunt capì infine la verità. La bestia che stavano cercando, il cacciatore di sangue dei miti indiani, la cosa che aveva massacrato uno squadrone dell’esercito e decine di altre persone, viveva dentro Jeff. Era Jeff!
«Dio, aiutaci…» implorò Hunt al cielo nello stesso istante in cui la creatura si voltava e lo fissava.
Dalle fauci aperte e grondanti saliva era chiaro che anelava il sangue, il suo sangue.
Un attimo dopo gli fu addosso…

Continua…

Foto di Bobak Ha


GRF

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button