Reggio Calabria: la task force dell’Aeroporto rilancia sulla gestione autonoma
Dalla Task Force RC
Torna a riunirsi a Palazzo San Giorgio la task force dedicata allo sviluppo dell’Aeroporto dello Stretto Tito Minniti. L’organismo, coordinato da Salvatore Chindemi, ha licenziato all’unanimità un documento che conclude il lavoro di ricerca portato avanti negli ultimi mesi offrendo alla parte politica possibili soluzioni nella gestione della governance per il rilancio dello scalo reggino.
Nello specifico – si legge nel documento – “in vista dell’auspicato incontro fra i sindaci facenti funzioni della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria, Carmelo Versace e Paolo Brunetti, con l’Amministratore della Società Aeroportuale Calabrese Marco Franchini, che dovrebbe avvenire fra qualche settimana, la task force ritiene di concludere questa prima fase della sua attività indicando l’unica soluzione ritenuta idonea e praticabile per la risoluzione delle problematiche dello scalo e il conseguente suo rilancio.
“Da un punto di vista oggettivo non esistono ostacoli, di nessuna natura, che impediscano ad alcun vettore di operare nell’aeroporto reggino, se non l’ottenimento della dovuta certificazione da parte dei piloti, che peraltro è necessaria in numerosi altri scali nazionali, vedi Palermo o Firenze. L’inattività volativa nel nostro aeroporto è quindi determinata esclusivamente da scelte di politiche aziendali della società di gestione SACal che, incontrovertibilmente, in modo programmato e scientifico, hanno privilegiato e privilegiano lo scalo lametino, sacrificando, cinicamente, quello reggino.
“Il nuovo assetto societario e di management della società di gestione dei tre scali calabresi non ha apportato a oggi nessuna novità sostanziale rispetto alle politiche aziendali delle gestioni precedenti, anzi, ove fosse possibile, sono stati messi in campo ulteriori comportamenti altamente censurabili, soprattutto per ciò che attiene il dovuto rispetto istituzionale di chi, oggi, rappresenta, legittimamente, il nostro territorio.
“Pertanto – conclude il documento – si ritiene che l’unica soluzione idonea a rilanciare lo scalo dello stretto è quella di richiedere la gestione autonoma del nostro scalo, con l’ottenimento di una subconcessione o altra formula tecnico giuridica da concordare, funzionale a tale scopo. Ove si frapponessero ostacoli all’ottenimento di questa vitale autonomia, sarebbe inevitabile intraprendere un’azione finalizzata alla revoca della concessione alla SACal da parte di Ente Nazionale dell’Aviazione Civile, per gravi inadempimenti contrattuali, visti i disastrosi risultati sul piano di sviluppo e gestione dello scalo reggino.”