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Attualità

Furto nella cappella dell’ospedale di Locri: la Condanna dell’Istituto Nazionale Azzurro


Edil Merici

Dall’Ufficio Stampa INA

Qualche giorno fa abbiamo appreso del furto avvenuto a Locri nella Cappella dedicata alla Madonna di Lourdes. Un gesto sicuramente non nobile che ha visto dei ladruncoli sottrarre delle offerte e il cellulare del diacono don Mimmo Franco (persona altruista e molto stimata per la sua opera di devozione). Benché, stando ad alcune fonti, la refurtiva sarebbe nel frattempo stata riconsegnata, anche l’Istituto Nazionale Azzurro diretto dal presidente Lorenzo Festicini ha manifestato grande vicinanza a don Mimmo. «Ci uniamo alla condanna e allo sdegno per la vile azione – dichiara Festicini – con cui è stato profanato un luogo sacro in cui fratelli e sorelle sofferenti e preoccupati si recano per invocare dal Signore, per intercessione della Madonna di Lourdes, conforto, consolazione, pace, aiuto e guarigione. Le offerte che vengono lasciate, al di là del loro reale valore, sono il segno della solidarietà per aiutare chi è nel reale bisogno. Coloro che hanno commesso questa oltraggiosa azione ha privato altre anime bisognose di poter essere aiutate. Tutte le forze dell’ordine fanno il loro ottimo e nobile lavoro nella ricerca del o dei colpevoli ma a noi spetta lavorare per ricostruire una coscienza è una responsabilità delle persone, specie dei giovani». L’INA, attraverso i suoi membri e nei modi possibili si impegna a collaborare con le altre associazioni e istituzioni per cercare anche di educare, formare, aiutare per una retta coscienza umana alla luce del Vangelo. Parole di vicinanza che il presidente INA Festicini ha indirizzato al diacono don Mimmo Franco, incoraggiandolo di andare avanti senza alcun timore, perché al suo fianco avrà sempre degli angeli custodi che lo proteggeranno.


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