Di Francesco Salerno
Fulgida luce tra le chiome spoglie
Illumina l’autunno e tutte le sue voglie.
Sulla nuda terra nugoli di foglie dorate
Risposano in silenzio, memento dell’estate.
Ma tu resisti ancora ancorata al tuo ramo
Eppure, lo sai bene che ogni tuo sforzo è vano.
Tu temi la terra e ancor peggio
Il liberar te stessa da tuo sicuro appoggio.
Temi il vento e le infinite rotte che percorre
Temi che ti porti con sé verso lontane terre.
Ma ancor di più tu temi la morte.
Temi che essa sia la fine di ogni cosa
Di tutto ciò che esiste
Della rima e della prosa.
Ti sbagli, cara amica, lo dico senza affanno
La morte non è fine, né dolore o danno.
Perciò cadi, cadi foglia
La morte è un mero inganno.
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