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Attualità

Africo, Platì e San Luca: “Nel deserto delle istituzioni non si va volentieri a votare”


Edil Merici

Di Piero Schirripa

Il nostro passato, anche recente, è stato popolato da Sibille e Profeti. E anche oggi si fa poca fatica ad essere facili profeti. Per esempio è facile attribuire a carenze educative e scolastiche la presa culturale sui giovani da parte dell’antistato delle ‘ndrine. Se i giovani studiassero veramente e seriamente e si laureassero (a Platì, come in altri comuni anche popolosi, i laureati si possono contare sulle dita delle mani!), la mafia non potrebbe contare su manovalanza numerosa e disponibile per piccoli e grandi commerci criminali.
Sei mesi fa, il 7 marzo scorso, le Associazioni antimafia del territorio, i tre Sindaci di Africo, Platì e San Luca (autodefinitisi evocativamente Sud del Sud perché i loro concittadini sono costretti a sopportare ferite e dolori di arretratezza, disoccupazione, povertà educativa e criminalità mafiosa oltre che uno Stato latitante o, spesso, vessatorio) hanno solennemente firmato, assieme alla Vicepresidente Regionale con delega alla Scuola, un protocollo di intesa per salvaguardare i giovani da queste pericolose tentazioni promuovendo scuola e cultura a partire dagli Istituti esistenti. Dal protocollo è nata l’assegnazione di una Dirigente scolastica titolare a Platì, ma il protocollo non ha impedito che si sguarnisse San Luca di dirigenza titolare (il Sindaco di San Luca si è ripromesso clamorose proteste nel caso in cui non si provvederà al rimpiazzo e non sarà lasciato solo in questa protesta).
E ci si può meravigliare ora, dopo questi allarmi e pronunciamenti, che la gente di queste comunità Sud del Sud abbia disertato in massa le urne? A San Luca ha votato il 21% per cento degli elettori, poco più a Platì e Africo, consegnando questi paesi al fondo della graduatoria della affluenza alle urne. Ma se uno di noi abitasse nel deserto delle Istituzioni, dove il potere è prepotenza, dove lo Stato è conosciuto per le bollette e le tasse, dove la giustizia sono sommari rastrellamenti di cattivi e, più spesso, buoni, dove la scuola è parcheggio, dove la speranza è il nero del crimine… ma andremmo volentieri a votare? ci sentiremmo rappresentati dal voto democratico?
Domani, giovedì 29 settembre, il Governatore Roberto Occhiuto, il Rettore Giuseppe Zimbalatti, vari docenti e ricercatori delle università calabresi, con il mondo delle associazioni, convergeranno a Platì per un sopralluogo dentro i cunicoli bunker famosi e famigerati per avviare il progetto di trasformazione di questo grumo di male e cattiva fama in Galleria d’Arte. Speriamo che l’ostinazione dell’Amministrazione comunale abbia successo e il progetto diventi realtà… speriamo che la faccia dello Stato si presenti con un volto accogliente e sorridente… perché solo così si conquista il territorio, con il presidio dei professori e non solo con le divise dei marescialli e le bollette degli esattori.


GRF

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