Lorenzo Festicini confermato Presidente dell’Istituto Nazionale Azzurro
Dall’Ufficio Stampa INA
Lorenzo Festicini è stato rieletto alla carica di Presidente dell’Istituto Nazionale Azzurro e lo dirigerà per i prossimi cinque anni. Infatti, nella serata di giovedì scorso, tutti i membri dell’INA, in una riunione, hanno dato piena fiducia all’uscente presidente Festicini. C’è un punto di grandezza in ognuno di noi, un punto quasi impercettibile, in cui si diventa piccoli e le nostre quotidiane azioni assumono un senso di dovere. È la grandezza dello spirito, quel punto, e scaturisce dal più profondo dei nostri cuori: colori e dinamicità di un’esistenza volta al prossimo. E allora, quando si raggiunge quel punto, si decide di vivere per e in mezzo alla gente, un po’ come svolgendo l’incarico che Gesù assegnò agli apostoli dopo la sua resurrezione. E si prova dolore, lo stesso dolore di chi sta male, di chi soffre, di chi ha bisogno. Sono, di fatto, questi scorci di esistenza, incrociati al senso del dovere, che delineano la grandezza e che forgiano il carattere di quelle anime, appunto, che decidono di spendere i propri giorni in virtù dell’amore. Un concetto ben chiaro a Festicini, che è riuscito, col tempo, a fare di questo il principio della sua vita. Lo stesso Presidente, al termine della riunione nazionale che lo ha visto rieletto, emozionato ha dichiarato: «Desidero ancora ringraziare tutte le persone afferenti all’INA, il cui lavoro, unitamente all’amicizia e alla professionalità, è stato nel suo complesso garanzia degli obiettivi che ci siamo proposti e a cui siamo giunti in questi anni. Ogni Membro dell’INA è un grande valore aggiunto per noi. Gli Eminentissimi Cardinali, gli Eccellentissimi Arcivescovi e Vescovi e la presenza, fondamentale e indispensabile dei nostri Sacerdoti, i numerosi gemellaggi umanitari ma, soprattutto, spirituali come Betlemme, Tirana, Pietrelcina e così via, sono testimoni eloquenti di dove siamo potuti giungere con l’auto di Dio. Guardando indietro, noto quanti cambiamenti siano stati necessari, ma guardando al futuro vedo quanto lavoro rimane da fare per raggiungere obiettivi così ambiziosi come quelli tracciati e sono fiducioso che con questo spirito, nel prossimo quinquennio, troveremo soluzioni alle sfide che si presenteranno.»