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Attualità

Indignazione e solidarietà per il furto sacrilego nella chiesa di Santa Maria ad Nives

Un’atto sacrilego ha scosso la comunità ecclesiastica calabrese, suscitando indignazione e dolore tra i fedeli e i rappresentanti politici locali. Vincenzo Speziali, Responsabile Regionale Calabria dell’Unione di Centro e membro della Direzione Nazionale, ha espresso la sua personale indignazione e quella del suo partito riguardo al grave atto di profanazione perpetrato contro la chiesa di Santa Maria della Neve nella frazione Superiore di Bovalino.
Speziali ha sottolineato il legame affettivo che lo lega alla chiesa, ricordando con nostalgia le domeniche di Pasqua trascorse lì da bambino e il significato speciale del medaglione della Madonna, donato dal suo prozio, il Vescovo Raffaele Morisciano. Il gesto sacrilego che ha incluso il furto delle ostie consacrate dal tabernacolo, ha sollevato sospetti riguardo alla possibile presenza di sette sataniche nell’area.
Di fronte a tali atti di violenza, sia fisica sia simbolica, l’UdC si è dichiarata pronta a sostenere il Vescovo Francesco Oliva e il parroco della chiesa offrendo la propria disponibilità a difendere la libertà religiosa e a condannare fermamente qualsiasi forma di intimidazione.
Inoltre, è stata annunciata l’intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare, promossa dal Segretario Nazionale dell’UdC, Lorenzo Cesa, al fine di sollecitare un’azione decisa da parte delle forze dell’ordine e della magistratura per reprimere tali atti criminali.
Parallelamente, Agostino de Pascale e Francesca de Sandro hanno espresso unitamente a Speziali il loro dolore e la loro indignazione per l’offesa religiosa e il furto del sacro medaglione, donato dallo zio Vescovo Morisciano e custodito nella chiesa.
Ricordando il legame famigliare e affettivo con il loro avo, i tre cugini hanno manifestato la loro solidarietà al Parroco e a tutti i fedeli colpiti dal vile gesto. Auspicano che il medaglione possa essere restituito al suo posto originario, come segno di rispetto e devozione, nonostante i sospetti riguardanti possibili motivazioni oscure dietro il furto.
In questo momento di difficoltà e dolore per la comunità, emerge la necessità di unire le forze per difendere i valori religiosi e contrastare ogni forma di violenza e sacrilegio.

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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