ADVST
Attualità

Locri: la Regione chiede di restituire i 33 milioni destinati alla ristrutturazione dell’ospedale


Edil Merici

Con la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale, serie generale, dello scorso 10 ottobre, in cui viene pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato il 14 settembre del corrente anno, emerge che, con una nota risalente al 18 luglio ultimo scorso la Regione Calabria ha richiesto la restituzione di 33.397.678,25 € destinati alla ristrutturazione dell’ospedale di Locri e di ulteriori 40.198.952 € inizialmente destinati all’ospedale di Melito Porto Salvo, presumibilmente per coprire il maggior fabbisogno di risorse necessarie a implementare l’ospedale di Cosenza.
Sorvolando momentaneamente sull’entità della boccata di ossigeno che tali cifre avrebbe costituito per entrambe le strutture, da tempo più che bisognose di una seria implementazione dei servizi, l’aspetto realmente grave della vicenda risiede nel fatto che il documento pubblicato durante l’estate, presumibilmente in maniera diretta dallo stesso Presidente della regione Roberto Occhiuto, non sia una una delibera, una determina o un passaggio in Consiglio Regionale, bensì, come già indicato, una semplice nota, evenienza che lascia presupporre che i Consiglieri Regionali del territorio potessero formalmente non sapere dell’esistenza di un atto non soggetto a pubblicazione.
In seguito alla diffusione della Gazzetta Ufficiale a Melito c’è stata una subitanea sollevazione del mondo politico locale che, innanzitutto attraverso i circoli cittadini di Fratelli d’Italia e del Partito Democratico ha chiesto chiarimenti e, soprattutto, che la Regione torni sui propri passi. Non si può dire altrettanto, invece, per quanto riguarda il nostro territorio dove, al momento, tutto tace.
L’unico a mettere in evidenza la questione nelle scorse ore e a coinvolgere in prima persona le parti politiche con cui intrattiene contatti è stato infatti l’avvocato di Locri Alberto Brugnano, che ha stimolato innanzitutto il sindaco della sua città Giovanni Calabrese, da sempre sensibile al tema ospedale, ma anche i consiglieri del territorio Giacomo Crinò e Salvatore Cirillo, oltre che il senatore Nicola Irto, a prendere iniziative che possano scongiurare quello che si configura come l’ennesimo scippo a Reggio Calabria in favore di Cosenza.
Nella speranza che adesso le parti tirate in causa si attivino per quanto nei loro poteri, resta la rilevanza politica di un provvedimento potrebbe costituire una pesante mannaia per le sorti delle due strutture ospedaliere e, in virtù del fatto che la stessa partita di fondi non sia stata revocata anche all’ospedale di Polistena, che si faccia sempre più incombente la paventata ipotesi che gli organi di governo centrale vogliano dare vita al cosiddetto Ospedale Unico della Piana.
Noi, al momento, ci limitiamo a fare il più possibile da cassa di risonanza alla solitaria voce dell’avvocato Brugnano e a esercitare il nostro compito di sentinelle informando i cittadini di quanto sta accadendo e stimolando all’azione tutti coloro che ne hanno la possibilità. Ci auguriamo di darvi presto (positivi) aggiornamenti in merito.


Gedac

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button