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Costume e Società

Approvato il bilancio di previsione del Parco Nazionale dell’Aspromonte


GRF

Dall’Ufficio Stampa Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte

Il 27 ottobre il Consiglio direttivo dell’Ente nazionale Parco dell’Aspromonte, sotto la direzione di Leo Autelitano in qualità di presidente, ha approvato il bilancio di previsione per l’annualità 2023. Un passaggio cruciale nel merito e tempestivo nella forma: la legge prevede che vada approvato entro il 31 ottobre dell’anno precedente a quello dell’esercizio finanziario di riferimento.
Nel merito, il bilancio annuale è di un ammontare complessivo di circa quattro milioni e ottocento mila euro spalmati su quattro diversi titoli dello stato di previsione dell’entrata.
La previsione di cassa stimata, per l’esercizio 2023, consta di 16.100.000 €. Stima prudenziale indispensabile, si legge in relazione, in quanto “si rende necessaria una verifica sull’avanzo disponibile determinato con il rendiconto 2021, nella misura di circa 10.400.000 € su cui verificare la quota non vincolata”, ma anche perché va riscontrata “la quota di assunzione dei ³/₄ del personale residuo”.
Al Bilancio di previsione, del quale fa parte integrante il Piano triennale Opere pubbliche 2023/25, insieme ad altri documenti complementari, hanno dato parere positivo i revisori dei conti.
Nel medesimo verso è andata la deliberazione della Comunità del Parco numero due del precedente 24 ottobre, svoltasi, in seconda convocazione, nei locali del Comune di San Luca, sotto la presidenza del vicepresidente della Comunità medesima, il sindaco di San Roberto Antonino Micari.
Il presidente Autelitano ha illustrato, ai sindaci dei Comuni che compongono la Comunità del Parco, le linee strategiche della programmazione per l’esercizio finanziario a venire.
Citando i princìpi raccolti nella Legge nº 394 del 1991, Autelitano ha ricordato il mandato base dei Parchi: promuovere la conservazione di flora e fauna, comunità biologiche, ambienti e paesaggi; applicare metodi di gestione/restauro ambientale nella piena tutela di valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro/silvo/pastorali e tradizionali; promuove e organizzare attività d’educazione ambientale e d’educazione alla sostenibilità; difendere e ricostituire gli equilibri idrogeologici.
Sul versante delle entrate, a circa 2.600.000 € ammontano i fondi del Ministero per la Transizione Ecologica) con cui si fa fronte alle spese obbligatorie. Ancora, il presidente Leo Autelitano ha rammentato i 73.897,22 € della Regione per la stabilizzazione degli ex Lavoratori Socialmente Utili/di Pubblica Utilità, i 148.739,52 del Ministero del Lavoro quale contributo all’assunzione a tempo indeterminato degli ex LSU; i contributi europei da 280.370,80 € nel contesto dei programmi Life Nat, volto alla conservazione del Nibbio reale in Calabria e l’autofinanziamento da 800 € riconducibile a vendite di pubblicazioni, gadget, diritti di concessione e prestazione di servizi. L’avanzo d’amministrazione, da 295.179 euro, sarà invece utilizzato per coprire una serie di spese in conto capitale.
«La pianta organica dell’Ente Parco è costituita da 20 persone, coperta per 15 unità cui vanno aggiunte ulteriori unità soprannumerarie remunerate con fondi erogati in solido da Ministero del Lavoro e Regione Calabria – ha fatto presente, tra l’altro, il presidente Autelitano. – In base all’ultimo piano di fabbisogno del personale risultano scoperti quattro posti di categoria C e uno di categoria B, rispetto ai quali il Consiglio direttivo del Parco, con delibera numero 43 del 22 dicembre 2021, ha avviato procedura per mobilità ai sensi dell’articolo 30 del Decreto Legislativo nº 165 del 2001.»
Con 14 voti a favore e una astensione su un totale di 15 votanti, la Comunità del Parco ha, quindi, varato il parere favorevole al bilancio.


Gedac

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