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Costume e Società

Caraffa del Bianco risplende anche grazie alla sua straordinaria Pro Loco


Edil Merici

C’è un forte senso educativo nelle attività delle Pro Loco, un senso che pone l’accento a quella identità storico/tradizionale che rappresenta il fulcro delle cose che danno maggiore grandezza a un popolo. È un senso di vera importanza e responsabilità, e apre una finestra al mondo. Una finestra che noi meridionali, nonostante le continue controversie, abbiamo saputo mantenere in vita. È convinta di questo (e forse lo è stata sin dal 1989, anno della sua fondazione) la Pro Loco di Caraffa del Bianco che, negli ultimi anni, ci ha regalato momenti culturali di autentico splendore. Momenti che ci hanno fatto sentire fieri e che hanno assegnato al nostro promontorio un faro proiettato al futuro. E allora siamo in dovere di porgere un clamoroso grazie a questi ragazzi, membri della Pro Loco di Caraffa, volenterosi e di gran lunga intraprendenti che, con il loro impegno e le loro iniziative, hanno reso possibile il più favoloso dei sogni: arrivare a essere nelle condizioni di poter riaccendere quel meccanismo culturale che un tempo ha reso grande la nostra terra.
Tra le tante iniziative che l’associazione ha svolto negli ultimi tempi spicca, infatti, La sagra del formaggio. Anche La sagra del maiale ha riscosso grande successo. E poi c’è la compagnia teatrale che è riuscita, in tutti questi anni, a mantenere un profilo di elevato tradizionalismo, soprattutto a Carnevale, con le farse carnevalesche e a Pasqua con la passione vivente di Cristo. Dogma assoluto di elogio è stata, altresì, la fiera artigianale che si è svolta in tutta magnificenza, attirando turisti da ogni parte della Regione. E sembra impossibile come le attività della Pro Loco di questo centro di sole 450 anime siano riuscite non solo a dare luce al borgo, ma anche ad alimentare quella speranza atta a conferire una più appropriata visione delle cose che forniscano valore e coscienza sociale alle culture del mondo intero.


Gedac

Francesco Marrapodi

Francesco Marrapodi approda a Métis dopo aver ricoperto importanti ruoli in altre testate giornalistiche. 
È stato Redattore Capo per la provincia di Reggio Calabria de “L’Attualità”, collaborato con “Calabria Letteraria” e con “Alganews”, nonché con la testata giornalistica “In Aspromonte”. 
Ha studiato tecniche e metodi di scrittura del “Gotham Writers' Workshop”, è stato inserito nell’antologia “Ho conosciuto Gerico” in onore di Alda Merini con la poesia “La Nova” e fa parte dell’“Unione Poeti dialettali di Calabria”.
L’8 agosto del 2014 ha realizzato sulla spiaggia di Bianco una statua di sabbia raffigurante Papa Francesco, evento recensito da “Famiglia Cristiana” per il quale ha ricevuto il ringraziamento e la benedizione del Papa in persona. 
Si è reso inoltre promotore di una campagna contro l’inquinamento marino con “La morte di Poseidone”, statua di sabbia che ha suscitato grande interesse in tutto il mondo. 
Francesco è oggi un punto di riferimento redazionale su Bianco e dintorni, con un ruolo di primo piano nella Redazione Cultura.

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