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Ultime dalla Metrocity: i tirocinanti, Artigiano in Fiera e il Festival delle Migrazioni


Edil Merici

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha attivato il percorso formativo per i tirocinanti di inclusione sociale, presentato la partecipazione ad Artigiano in Fiera e il Festival delle migrazioni.

Attivato percorso formativo per i tirocinanti di inclusione sociale in mobilità in deroga

Aumentare la capacità professionale e l’efficienza del lavoro burocratico della macchina amministrativa all’interno degli uffici della Città Metropolitana. Questi gli obiettivi al centro del percorso attivato dagli uffici di Palazzo Alvaro per la formazione dei propri tirocinanti di inclusione sociale, lavoratori in mobilità in deroga della Regione Calabria in servizio temporaneo presso la Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Complessivamente si tratta di 56 unità professionali, che avranno l’occasione di prender parte al percorso attivato dal Settore Formazione professionale della Metrocity. Una prima tranche costituita da 14 lavoratori ha completato il corso di informatica di base. Alla consegna degli attestati presenti il sindaco ff Versace, il Consigliere metropolitano delegato alla Formazione Domenico Mantegna, oltre al Dirigente del Settore Fortunato Battaglia e al Funzionario docente Felice Foti.
“La formazione professionale del personale in servizio presso la Città Metropolitana è certamente uno degli obiettivi della nostra Amministrazione – hanno commentato a margine Versace e Mantegna, – ancor più nel caso di lavoratori in regime di mobilità in deroga che si trovano ancora in una condizione di precarietà lavorativa. Aumentare la loro dotazione professionale costituisce un valore aggiunto per il lavoro che già compiono presso i nostri uffici, oltre che un’occasione di crescita per tutti loro, anche nella prospettiva di un impiego professionale presso la pubblica amministrazione in linea con le loro aspettative.”
“Fin dalla sua nascita, la Città Metropolitana, su indirizzo del sindaco Giuseppe Falcomatà, ha messo in campo un percorso che punta al progressivo esaurimento del bacino di precarietà all’interno della pubblica amministrazione. E le attività di formazione vanno intese certamente come un ulteriore tassello in questa prospettiva. Questi lavoratori, la cui posizione dipende dall’inquadramento regionale, costituiscono una risorsa importante nell’attività burocratica del nostro Ente. E in questo senso risulta fondamentale il lavoro promosso dal Settore Formazione, con il coordinamento del Dirigente Battaglia, che rappresenta certamente un valore aggiunto per la velocizzazione e l’efficientamento dei percorsi burocratici, oltre che una risorsa per gli stessi operatori che in questo modo hanno uno strumento in più da spendere nella loro prospettiva di crescita professionale.”

La Metrocity torna a Milano per Artigiano in Fiera

Bronzi di Riace, nell’anno del 50º anniversario del loro ritrovamento, e Bergamotto di Reggio Calabria protagonisti ad Artigiano in Fiera 2022, insieme alla qualità e all’ autenticità del territorio, rappresentate da venti aziende della Città Metropolitana. Le eccellenze metropolitane, i due simboli del territorio e il meglio della produzione reggina saranno presenti a Milano dal 3 all’11 dicembre, alla Fieramilano di Rho, per presentare un’offerta integrata di territorio, cultura, tradizioni ed enogastronomia.
La Città Metropolitana, anche quest’anno, ha aperto alla partecipazione delle aziende del territorio, che potranno far conoscere e vendere i propri prodotti durante l’importante manifestazione internazionale, in cui si attendono più di un milione di visitatori e a cui hanno aderito 3.000 artigiani provenienti da 100 Paesi di tutto il mondo. L’impegnativo Piano fieristico 2022 della Città metropolitana si chiude dunque con un evento di eccezionale visibilità a livello mondiale per il territorio, le sue aziende e le sue eccellenze.
La Metrocity ha scelto di presentarsi a Milano esaltando due dei simboli più identitari del territorio metropolitano: i Bronzi di Riace e il Bergamotto, che saranno protagonisti indiscussi delle azioni di promozione territoriale, pensati dall’Ente in occasione della Fiera. Le immagini della Città Metropolitana nei luoghi di passaggio obbligato per raggiungere i padiglioni, la presenza sui social e sul sito web ufficiale di AF e la realizzazione di un padiglione promozionale con una grafica suggestiva, sono soltanto alcune delle attività di promozione messe in campo per garantire la massima visibilità al territorio metropolitano in una straordinaria vetrina internazionale.
E, ancora, gli spazi dedicati alla Metrocity (Padiglione 3, L46/M45), dal 6 all’ 8 dicembre, giornate in cui si attende la maggiore affluenza, verranno animati dalla musica della tradizione popolare, con le esibizioni de I Kalavria, I Parafonè e della Ciccio Nucera Band e dalla realizzazione di un aperitivo emozionale a base di prodotti identitari.
«L’obiettivo è mostrare il meglio della Città Metropolitana, i simboli identitari, l’autenticità dei prodotti, le tradizioni enogastronomiche e musicali. In una sola parola, la cultura del nostro territorio che deve presentarsi al mondo orgoglioso della propria identità» ha commentato il sindaco ff Versace.
«La bellezza del nostro essere autentici – ha spiegato ancora, – della capacità di rimanere ancorati alle tradizioni, sperimentando nuove connessioni; la forza di una cultura che affonda le radici in un glorioso antico passato del quale conserviamo caratteri e valori; il coraggio di piccoli imprenditori instancabili che credono nel proprio lavoro e nella possibilità di intraprendere un percorso comune di crescita che veda impegnati Istituzioni e Comunità. Portiamo tutto questo ad Artigiano in Fiera, presentiamo ciò che siamo, un popolo ricco di bellezza, di cultura, di forza e di coraggio.»
«Stare accanto alle nostre piccole imprese e ai nostri artigiani, dando loro opportunità di confronto con nuovi mercati e con altre esperienze produttive è fondamentale per perseguire gli obiettivi di sviluppo economico sostenibile del territorio metropolitano in cui nessuno resti indietro. Andiamo tutti insieme nella stessa direzione, con consapevolezza e determinazione. La grande partecipazione delle aziende a queste iniziative e le richieste di supporto e di vicinanza che raccogliamo giornalmente ci fanno capire che dobbiamo spingere sulle attività in grado di esportare l’immagine del territorio, di aprire nuovi mercati e di creare nuovi canali di commercializzazione. I settori dell’artigianato, dell’enogastronomia, dell’agroalimentare hanno ampio potenziale di crescita e possono influire anche sul comparto turistico, per l’interesse crescente verso le tipicità e, di conseguenza su tutto l’indotto. Investiamo nel futuro.»

Reggio Calabria città che accoglie: tutto pronto per il Festival delle migrazioni

È stato presentato, nella sala Trisolini di Palazzo Alvaro il Festival delle migrazioni: dal Sud al Sud che, dal 5 all’8 dicembre prossimi, coinvolgerà sette Comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria con eventi culturali, seminari, dibattiti e spettacoli realizzati nell’ambito dei progetti territoriali del Sistema di Protezione Accoglienza e Integrazione.
All’iniziativa, moderata da Giovanni Maiolo, presidente della Rete delle Comunità Solidali, hanno preso parte il sindaco metropolitano ff Versace, Michele Conia e Salvatore Fuda, consiglieri metropolitani delegati, rispettivamente, alle Politiche dell’Immigrazione, dell’Accoglienza e della Pace ed all’Ambiente, l’assessore alla Famiglia, all’Educazione e alle Politiche Sociali del Comune di Campo Calabro Marina Giglietta, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Melicuccà Emanuele Antonio Oliveri, e il presidente dell’Associazione Coopisa Luigi Giuseppe de Filippis.
Per il sindaco ff Versace, il festival «va letto con un’accezione estremamente positiva in un momento in cui, troppo spesso, si parla di immigrazione e accoglienza in maniera approssimativa con toni da perenne campagna elettorale.»
«Oltre al valore sociale che ricopre – ha aggiunto – il festival aprirà un confronto per guardare all’immigrazione come un’opportunità reale e concreta per i nostri territori. Se i recenti dati forniti dall’Agenzia per lo Sviluppo del Mezzogiorno ci dicono che, nel 2050, il Paese conterà 250.000 mamme in meno, si percepisce appieno l’importanza che rivestono integrazione e accoglienza. «Abbiamo preso l’impegno di sostenere il festival in maniera sostanziosa per il futuro – ha spiegato ancora l’inquilino di Palazzo Alvaro, – perché dobbiamo iniziare a rompere quel cliché di negatività che caratterizza popoli che, concretamente, possono portare solo un arricchimento alle nostre comunità. Dal prossimo anno, quindi, proveremo a impegnare le giuste risorse su una tematica essenziale, così da contribuire a una crescita culturale che investa, sin dal principio, le nuove generazioni. È nelle scuole, dai più piccoli, che dobbiamo partire per costruire un’infrastruttura etica, morale, civile e sociale importante tanto quanto qualsiasi altra opera pubblica.»
Quindi il consigliere metropolitano Conia, sindaco di Cinquefrondi, si è detto «entusiasta» nel sostenere un’iniziativa dal forte impatto sociale che «punta anche a evidenziare le esperienze positive di sette Comuni protagonisti di buone pratiche dell’accoglienza. Si tratta di un confronto sociale fondamentale – ha affermato, – durante il quale conosceremo il lavoro di enti locali impegnati in prima linea con risultati vincenti e spesso sconosciuti. È arrivato il momento di far conoscere le tante belle situazioni che insistono ed esistono nei nostri territori. Lo faremo parlando di immigrazione in maniera diversa, ponendo al centro le testimonianze di chi pratica la buona accoglienza e non dà spazio alle speculazioni.»
Il consigliere metropolitano Fuda, sindaco di Gioiosa Ionica, ha poi espresso le difficoltà della particolare contingenza storica: «Noi proviamo a fare accoglienza e, soprattutto, integrazione. A dire il vero, qualche Governo fa era più semplice, considerati i numerosi progetti esistenti. Adesso, sembra un pò complicato. In questo senso, come enti territoriali che avvertono il peso della corresponsabilità con lo Stato, dovremo cercare di capire come aprire una discussione con il Ministero dell’Interno anche perché, nell’ultimo decennio, abbiamo registrato risultati positivi. Se penso a Gioiosa Ionica, nel medio/lungo periodo abbiamo visto i risvolti positivi dei grossi investimenti fatti sui temi dell’accoglienza con una comunità che, negli anni, è cambiata e non ha timore di fare integrazione. La nostra, quindi, è un’adesione convinta al festival che deve rappresentare solo l’inizio di un’attività volta a sensibilizzare su temi che vanno approfonditi e non banalizzati. I Comuni non si sono mai girati dall’altra parte.»
Secondo De Filippis «l’immigrazione è un sempreverde della politica. È vero che il Governo ha deciso di mantenere un profilo basso sulla comunicazione in tema di accoglienza – ha affermato – ma lo spirito non è quello di affrontare la questione in maniera seria. Se si pensa all’uso di termini come carico residuale è ovvio che questo evento sia arrivato nel momento giusto per presentare l’immigrazione in maniera corretta. L’avamposto – ha detto, – è rappresentato da Comuni che accolgono e vorremmo mostrare il loro volto positivo. Vorremmo mettere in luce il volto di una Calabria che, da nord a sud, si impegna, si interessa e, allo stesso tempo, informare sulle buone pratiche dell’accoglienza. Il festival offrirà spunti di riflessione attraverso seminari, incontri nelle scuole, momenti di alto profilo culturale con relatori provenienti da tutte le parti del mondo. La Calabria, quindi, può continuare a fare formazione ed essere punto di riferimento morale.»
Anche Giglietta ha portato la propria esperienza di amministratrice e persona impegnata sul campo nel sistema dell’accoglienza: «Ho avuto modo di vedere come funziona in una doppia veste, avendo lavorato in progetti dedicati al tema. La nostra comunità ospita programmi di sviluppo da quasi 10 anni con ottimi risultati. Accogliere migranti in piccoli centri, infatti, è un vero sistema di integrazione. Grazie al festival, quindi, si avrà modo di vedere la migrazione da un punto di vista diverso, lontana dalla narrazione stereotipata e vissuta dalla testimonianza diretta e quotidiana delle nostre comunità. Questo evento ci consente di aprire orizzonti culturali.»
Oliveri ha ricordato come «l’area metropolitana di Reggio Calabria sia, in percentuale, la più accogliente in Calabria per ciò che riguarda i numeri di progetti attivati. Personalmente – ha aggiunto, – tengo ben presente la parola integrazione perché, nelle piccole comunità, è stato un fattore di crescita molto importante, che è andato al di là della volontà delle singole amministrazioni mostrando la reale capacità dei cittadini nell’accogliere il prossimo». Un dato su tutti: «Grazie a un buon sistema di integrazione, nei piccoli centri è stato possibile mantenere aperte numerose scuole». Ciò, secondo Oliveri, deve servire anche a sfatare un luogo comune: «Non è vero che le comunità hanno paura, ma sanno aprirsi agli altri. L’accoglienza è insita nella nostra storia.»
All’iniziativa ha preso parte anche il consigliere metropolitano Mantegna parlando del Comune di Benestare, dove «tanti giovani migranti usciti dai progetti sono rimasti a vivere. Oggi – ha spiegato, – li vediamo impegnati in attività imprenditoriali che danno lustro e lavoro alla comunità.»
Nel concludere i lavori, il moderatore Maiolo ha ringraziato Don Antonino De Nisi della fondazione Migrantes per la presenza e per il contributo offerto, sottolineando come «la Chiesa sia fra gli alleati più importanti nella battaglia intrapresa per aiutare le persone che fuggono da fame, guerre e carestie.»


Gedac

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