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Attualità

La Calabria Straordinaria non va giù al sindaco leghista

Il rompiscatole


Edil Merici

Di Francesco Salerno

Oggi parliamo del buon vecchio, nostrano razzismo leghista verso il sud e, in particolare verso la nostra regione.
Come qualcuno di voi forse saprà, dinnanzi alla Stazione Centrale a Milano è stato allestito un piccolo villaggio natalizio con un padiglione e una pista di pattinaggio, interamente finanziato dalla Regione Calabria, al fine di promuovere e presentare le offerte turistiche del nostro territorio. Sul villaggio giganteggia anche una scritta illuminata che recita Calabria Straordinaria.
Nulla di strano od offensivo, è un’iniziativa pubblicitaria come se ne vedono ovunque, dalle piazze alla tv, eppure quella scritta Calabria proprio non è scesa giù a un sindaco, tale Andrea Capelletti, che dal suo comune, Covo nel bergamasco, ha attaccato duramente l’iniziativa.
Il suddetto sindaco, evidentemente ignaro di cosa sia la pubblicità, ha dichiarato che non era il caso che la nostra regione tenesse quello spazio pubblicitario (pagato, ricordiamolo) nel cuore di Milano. Come se non bastasse questa prima demenziale dichiarazione, il sindaco ha rincarato la dose chiedendosi se la Calabria avesse così tanti soldi per promuovere se stessa con un villaggio e una pista di pattinaggio addirittura in Lombardia.
Ora, lungi da me voler promuovere l’atavica dicotomia nord/sud in Italia, ma di fronte a certi soggetti francamente è difficile tacere. Se il sindaco uscisse un attimo dalla propria gabbia razzista e si guardasse intorno, o meglio guardasse a sud, si renderebbe conto che non siamo quei retrogradi pezzenti che forse lui immagina. La nostra regione si può permettere quella pubblicità e anche altro. A questo aggiungo, però, una considerazione personale. Perché individui come il suddetto sindaco, in fondo, sono utili: ricordano a tutti noi cosa sia davvero la Lega e quali sentimenti la tengono compatta, alla faccia delle migliaia di meridionali, calabresi inclusi, che ancora la votano (un po’ come sputarsi in mano e poi prendersi a schiaffi da soli).
Chiarito questo, invito fortemente tutti coloro che, dimostrando di avere ancora sale in zucca, si sono discostati dalle stupidaggini del sindaco, ad andare a visitare il villaggio, che di per sé è davvero un’iniziativa bella e molto natalizia, godendosi qualche momento tra gli espositori e la pista di pattinaggio.

Foto: lacstatic.it


Gedac

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