Locri, inchiesta “New Generation”: Antonino Dieni ritorna in libertà
Antonino Dieni è stato rimesso in libertà. Il 56enne di Locri era stato arrestato nel corso dell’operazione denominata New Generation/Riscatto 2 con la pesante accusa di fare parte di un’associazione mafiosa con un ruolo apicale all’interno del sodalizio denominato Cordì, mantenendo contatti con i vertici delle altre componenti criminali presenti sul territorio e garantendo, tra l’altro, “buoni rapporti con consorterie storicamente alleate con i Cordì, quali i Commisso di Siderno”.
La scarcerazione del 56enne Dieni giunge all’esito della decisione con la quale la Corte di cassazione ha recepito il ricorso proposto dalla difesa, in particolare, dall’avvocato Antonio Alvaro, avverso l’ordinanza del riesame reggino che aveva confermato la misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari distrettuale. La difesa ha sostenuto che gli indizi posti a sostegno della gravità indiziaria non supportavano l’ipotesi di reato in contestazione.
Tra le censure ci sarebbe anche il contenuto di un’intercettazione telematica proveniente dal procedimento Infectio/Core Business.
Le censure difensive sono state recepite dalla Sesta sezione penale della Cassazione, che ha annullato l’ordinanza del riesame senza rinvio, disponendo la revoca della misura in capo al 56enne che ha scelto il giudizio con il rito abbreviato che è in corso davanti al Giudice per l’Udienza Preliminare reggino.