Bovalino: rinnovata la convenzione con il Tribunale di Locri per la “Messa alla prova” degli adulti
Il Comune di Bovalino e il Tribunale di Locri hanno rinnovato la convenzione per lacosiddetta Messa alla prova degli adulti.
«Un altro segnale di civiltà della comunità bovalinese – dichiara in merito il sindaco Vincenzo Maesano – che, come Amministrazione, abbiamo voluto ribadire con il rinnovo della convenzione per la Messa alla prova degli adulti.
Si tratta di un procedimento speciale grazie al quale l’imputato evita il processo e accetta di svolgere dei lavori socialmente utili al fine di arrivare a una pronuncia di proscioglimento per estinzione del reato.
L’amministrazione Comunale ha voluto anche in questo settore continuare con la sinergia tra Istituzioni. La convenzione sottoscritta consente, altresì, all’Ente, di partecipare attivamente al percorso formativo e rieducativo di coloro che sono imputati per piccoli reati e che per tali motivi rischiano di rimanere socialmente emarginati, con ripercussioni negative su tutta la società.
Al contempo, si avrà anche un beneficio tangibile di servizi nelle attività previste e che sono di pubblica utilità per la nostra comunità.
Un grazie particolare al Presidente del Tribunale di Locri Fulvio Accurso.»
«La convenzione di messa alla prova con il comune di Bovalino – afferma in vece il presidente Accurso – proroga di altri 5 anni la collaborazione che il comune ha già avviato da tempo con il nostro Tribunale, nell’ottica di un ricorso sempre più diffuso alle misure alternative alla detenzione che, in linea con le nuove modifiche normative disposte dalla Legge Cartabia, tende a deflazionare il carico dell’appello e ad aprire la strada per una nuova visione della pena, dotata di una blanda dose di afflittività ma connotata da risvolti di indiscussa utilità per la collettività (come la manutenzione di aree verdi, delle spiagge, la pulizia delle zone cimiteriali e via discorrendo),che tuttavia ha bisogno di un cambiamento culturale profondo verso il quale occorre proiettarsi, perché questi nuovi strumenti possano effettivamente funzionare.»