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Attualità

Arresto di Matteo Messina Denaro: Vittoria di Stato o ennesimo patto Stato/Mafia?

Il rompiscatole


GRF

Di Francesco Salerno

Come già saprete, dopo 30 anni di latitanza è stato catturato Matteo Messina Denaro, boss della mafia siciliana considerato tra i più pericolosi criminali d’Italia. Per inciso, ricordo tutte le ipotesi: che l’uomo si fosse fatto un intervento plastico al volto, che fosse in Asia o in Sud America, in Francia, in Africa… e alla fine dov’era? A casa. Roba che se, per sbaglio, si fosse suonato al campanello si sarebbe affacciato in canotta e mutande dal balcone.
La cattura ha suscitato enormi plausi, ha avuto risonanza in tutto il mondo ed è stata presentata come una grande vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata.
Ma siamo sicuri che sia effettivamente così?
Circa tre mesi fa, Salvatore Baiardo (noto collaboratore di giustizia) è stato intervistato da Massimo Giletti in merito all’ergastolo ostativo e alla sua possibile abrogazione, parlando del quale, a un certo punto, aveva pronunciato la seguente dichiarazione:
«Magari, chi lo sa che non arrivi un regalino. Che magari, presumiamo, un Matteo Messina Denaro sia molto malato e faccia una trattativa lui stesso per consegnarsi e fare un arresto clamoroso e così, arrestando lui, magari esce qualcuno che ha l’ergastolo ostativo senza che ci sia clamore.»
«Cioè, lei mi sta dicendo che Matteo Messina Denaro non sta bene?» ha domandato a quel punto Giletti.
«Sì.»
Dopo un ulteriore, rapido scambio di battute, il giornalista e conduttore ha incalzato: «Questo potrebbe essere un colpo molto forte per il nuovo governo. Appena arriva, si insedia…»
«È un fiore all’occhiello!» ha chiosato Baiardo.
«Nel governo c’è anche Berlusconi, no?»
«E può essere… come si dice, un bel regalino!»
«Però questo vuol dire, e non mi dica che penso male – ha continuato Giletti, – che qualcuno potrebbe dare delle indicazioni, come forse vennero date per la cattura di Totò Riina
«Tutto è possibile.»
«E far sembrare tutto casuale quando in realtà tutto ha una finalità…»
«È tutto, magari, programmato già da tempo.»
A questo punto, il conduttore, aveva fatto notare che Baiardo sembrava sapere molto sulla questione, una constatazione alla quale, sorridendo, aveva risposto che lui non sa, ma che presume.
Più avanti, è stato sempre Baiardo a fare una strana comparazione, ricordando l’arresto di Totò Riina (avvenuto il 15 gennaio) e indicando come anche all’epoca fosse tutto programmato. Giletti ha dunque chiesto quando sarebbe avvenuto l’arresto di Messina Denaro, una domanda alla quale Baiardo ha risposto con una frase apparentemente senza senso ma che, alla luce dei fatti, diventa più esplicativa che mai:
«Giletti, ci sono delle date che parlano!»
Messina Denaro è stato arrestato il 16 gennaio, esattamente 30 anni e un giorno dopo Riina.
Di fronte a questa intervista (che potete trovare cliccando qui) viene da chiedersi come sia andata veramente questa vicenda. Possibile che Baiardo abbia indovinato la data e, soprattutto, le condizioni di arresto del boss? Possibile che sia stata tutta una coincidenza? Difficile crederlo…
Ciascun lettore è libero di farsi la sua idea su questo caso. Io mi sono fatto la mia e, francamente non mi viene proprio spontaneo scendere in piazza a festeggiare.

Foto: cnn.com


Gedac

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