‘ndrangheta in Brianza: la Cassazione annulla le condanne


Dallo Studio legale Lojacono
La Corte d’Appello di Milano, ribaltando la precedente pronuncia assolutoria pronunciata in primo grado, aveva ritenuto che Cristello Umberto (difeso dagli Avvocati Francesco Lojacono e Ambra Ferretto), originario del vibonese e già condannato per associazione mafiosa nel processo Ulisse/Bagliore, dopo aver espiato la pena per la precedente condanna, non avesse reciso i legami con la precedente associazione, e si fosse attivato per ricostituire il vecchio locale di Seregno/Giussano con l’ausilio del cugino Cristello Carmelo.
La Corte di Cassazione, accogliendo i rilievi delle difese, ha ritenuto che gli argomenti sviluppati nella pronuncia di condanna non fossero idonei a superare la precedente sentenza assolutoria, che non aveva ravvisato gli estremi per ritenere la nascita di un nuovo sodalizio mafioso, disponendo per tutti gli imputati un nuovo giudizio davanti ad altra sezione della Corte d’Appello di Milano.
Confermate invece dalla Suprema Corte per tutti gli imputati le condanne per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e per gli altri reati satellite.
Umberto Cristello è fratello di Rocco, già personaggio di vertice della ‘ndrangheta lombarda, ucciso in un agguato mafioso nel marzo del 2008 a Verano Brianza, dove viveva.