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Mimmo Gangemi racconta a Siderno il suo Ettore Majorana


GRF

Dall’Ufficio stampa

Ettore Majorana è scomparso. Le sue sette vite sono appena cominciate. E Mimmo Gangemi, in una nuova imperdibile narrazione, ce le racconta. L’atomo inquieto (Solferino libri), da poco nelle librerie, è stato presentato alla Libreria Mondadori di Siderno (centro commerciale La Gru), in un incontro che ha visto partecipazione e attenzione sulla figura del fisico tanto apprezzato da Enrico Fermi e misteriosamente sparito nel nulla nel 1938, a 32 anni. Gangemi non crede all’ipotesi del suicidio e immagina, muovendo da riferimenti veri o verosimili, tra indizi e congetture, la vita di Majorana dopo quella data. Una narrazione, sempre avvincente, questa volta in prima persona, uno scavo nell’animo del protagonista tra tormenti, aspirazioni e inquietudini, in perenne tensione tra scienza e morale. Dalla Calabria, tra lo Ionio e Serra San Bruno, alla Germania nazista, fino al Sudamerica, come in un film vivo e palpitante: barbone in terra ionica, scienziato al servizio di Adolf Hitler, paziente in un sanatorio altotesino, tecnico di laboratorio in Venezuela.
Nell’incontro, organizzato da Roberta e Antonio Strangio e presentato da Maria Teresa D’Agostino, Mimmo Gangemi ha dialogato con il professore Domenico Talia, docente dell’Università della Calabria e scrittore, e con il pubblico, mentre Rossella Scherl ha curato le letture dei brani salienti del romanzo. In sala l’assessore Maria Teresa Floccari e la consigliera Anna Maria Felicità del Comune di Siderno, gli studenti del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri guidati da Giuseppe Giarmoleo e, per l’alternanza scuola/lavoro, gli studenti del liceo delle Scienze Umane Mazzini di Locri, rappresentanti degli Amici del libro e della biblioteca e del Caffè letterario Mario La Cava, oltre a tanti artisti.

Foto: Manuela Futia


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