ADVST
CronacaReggio Calabria

Portigliola: rigettata la domanda di incandidabilità per Rocco Luglio

Il Tribunale di Locri ha rigettato la domanda di incandidabilità per Rocco Luglio, ex sindaco di Portigliola, richiesta dal Ministero dell’Interno. I giudici della sezione civile di Locri hanno respinto le argomentazioni proposte contro l’ex amministratore di Portigliola, difeso in questo procedimento dagli avvocati Antonio Cavo e Domenico Vestito.
Nelle motivazioni del decreto il Collegio ripercorre i tratti salienti della vicenda avanzata dal Ministero dell’Interno a seguito del decreto del Presidente della Repubblica del 1° giugno 2022, con il quale è stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Portigliola e, contestualmente, nominata la Commissione straordinaria per la gestione del Comune.
Nella decisione di evidenzia che “esaminando la figura del Sindaco Luglio, figura apicale dell’amministrazione comunale, va evidenziato che la contestazione, fondata sull’assunto mancato adempimento dei suoi doveri d’ufficio, di impulso, direzione e controllo dell’attività dell’Ente rappresentato, non ha trovato riscontro nella documentazione allegata, con la conseguenza che non vi sono i presupposti per pronunciare l’incandidabilità nei suoi confronti.”
Ancora oltre i giudici rilevano che «dalla documentazione allegata non si evince un chiaro collegamento tra l’operato dell’ex sindaco sul piano amministrativo e l’azione delle consorterie criminose, né un asservimento del medesimo alle volontà e agli interessi delle cosche locali né, nello specifico, è stata evidenziata una frequentazione di Luglio con esponenti di spicco delle consorterie locali. Invero, si osserva che né nella relazione del giorno 8 aprile 2022 del Prefetto di Reggio Calabria né nella memoria integrativa sono state indicate dall’Amministrazione procedente condotte (attive e/o omissive) costituenti elementi concreti, univoci e rilevanti di collegamento diretti o indiretti con la criminalità organizzata. In altri termini, gli addebiti mossi, avuto riguardo a vari settori, risultano sì riconducibili all’Amministrazione comunale ma appaiono lungi dall’essere specifici e circostanziati rispetto alla figura del Sindaco, oltremodo generici ed evanescenti, atteso che si imputano a quest’ultimo delle responsabilità connesse alla sua posizione di garanzia della correttezza dell’azione amministrativa e alla dedotta e non dimostrata attuazione del compito di promuovere la cultura della legalità e della sicurezza.”
In un altro passaggio si evidenzia che “se può ritenersi sussistente l’elemento oggettivo che si traduce nella condotta inefficiente foriera di cattiva gestione della cosa pubblica, lo stesso non può dirsi circa l’elemento soggettivo, dato dalla prova di una condotta attiva o omissiva incapace di contrastare le ingerenze e le pressioni delle organizzazioni criminali. Va inoltre detto che costituisce ius receptum il principio condiviso da questo Tribunale secondo cui, ai fini della declaratoria di incandidabilità è richiesta la sussistenza di risultanze concrete, fattuali, univoche e rilevanti, in quanto significative di forme di condizionamento, al fine di attuare una giusta ponderazione tra valori costituzionali parimenti garantiti, che nel caso specifico sono, da un lato, l’espressione della volontà popolare e, dall’altro, la tutela dei principi di imparzialità, buon andamento e regolare svolgimento dell’attività amministrativa. Solo a fronte di elementi concreti e significativi, idonei a rivelare, in maniera inequivoca, l’esistenza di forti contiguità tra l’operato dei singoli amministratori e gli interessi delle consorterie criminose, è possibile giungere ad una declaratoria di incandidabilità con riferimento a talune posizioni (confronta Cassazione Civile nº 3.857/21)”.
In conclusione, i magistrati del Tribunale di Locri, Sezione Civile, nella composizione collegiale composta dal presidente Andrea Amadei, giudice Enrica de Sire e giudice relatore Valentina Andrizzi, dopo aver analizzato le vicende menzionate nella relazione prefettizia che hanno concorso allo scioglimento del Comune di Portigliola, sottolineando la non riconducibilità degli atti contestati a un’influenza da parte della criminalità organizzata, concludono affermando che “la domanda deve essere rigettata”.


GRF

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button