Di Giuseppe Romeo – Assessore di Marina di Gioiosa Ionica
Hanno risposto in 134 all’appello della Commissione Europea sulla necessità di accorciare le distanze tra Europa e tessuto sociale italiano, ma solo 22 sono stati gli Amministratori entrati nella rete Building Europe with Local Councillor. Tutte (o quasi) le Regioni italiane rappresentate, in ordine alfabetico: Solange Baraldi (Comune di Casal Grande, Emilia Romagna), Margerita Brambilla (Comune di Agrate Brianza, Lombardia), Lavinia Bianchi (Comune di Civitanova Marche, Marche), Alessandra Bresciani (Comune di Cosenza, Calabria), Andrea Cappellini (Comune di Gragnano Trebbiese, Emilia Romagna), Marco Chiriaco (Comune di Roccavignale, Liguria), Giacomo Cona (Comune di Verona, Veneto), Claudio Coriasso (Comune di Lenì, Piemonte), Leonardo Crosetti (Comune di Cavour, Piemonte, Romina D’Ascanio (Comune di Pennapiedimonte, Abruzzo, Marilinda Donatiello (Comune di Lacedonia, Campania), Irene Falchini (Comune di Sesto Fiorentino, Toscana), Arianna Giovannini (Comune di Scheggino, Umbria), Martina Iulianello (Comune di Assoro, Sicilia), Matteo Lori (Comune di Mandela, Lazio), Eleonora Raiti (Comune di Linguaglossa, Sicilia), Giustina Mattera (Comune di Ischia, Campania), Gaia Papinutto (Comune di Buja, Friuli Venezia Giulia), Alessandro Pellegrini (Comune di Capizzone, Lombardia), Giuseppe Romeo (Comune di Marina di Gioiosa Ionica, Calabria), Luca Torrente (Comune di Cogorno, Liguria) e Marco Zippari (Comune di Morsicovetere, Basilicata).
Un’agenda fitta di appuntamenti quella dei Rappresentanti locali che, tra Sindaci, Assessori e Consiglieri, hanno avuto modo di approfondire le tematiche care all’Unione Europea inerenti i fondi pubblici, i piani strategici di azione, politiche comunitarie. L’incontro aveva come obiettivo primario la creazione di una rete nazionale che permettesse di penetrare il tessuto sociale tramite i suoi interlocutori diretti. Obiettivo perfettamente riuscito, a detta dei rappresentanti, che hanno da subito dispiegato in campo le loro energie nella condivisione di progetti comuni, gettato le basi per futuri gemellaggi e partnenariati e, soprattutto, pianificato una comunicazioni diretta con le agenzie europee regionali.
Un’azione non scontata, quella dei politici, primi pionieri del progetto, che hanno toccato con mano la realtà europeista e che li porterà ad avere un maggiore interesse verso lo sviluppo di nuove politiche d’azione.
