Di Miriam Crinò – Liceo Classico Ivo Oliveti di Locri
“La Natura è un libro scritto in caratteri matematici”. È così che, in sintesi, Galileo Galilei riesce a esprimere la capillarità con cui la matematica invade le nostre vite. Materia tanto amata quanto odiata, la matematica è divenuta l’incubo di molti, per la rimarcata difficoltà degli argomenti che vaglia. A fornire uno spiraglio di luce in questo tunnel oscuro sono l’Accademia Italiana per la Promozione della Matematica e l’Università degli Studi di Palermo, che da anni si fanno promotrici dei Giochi Matematici del Mediterraneo. Giunto alla 13ª edizione, il progetto ha lo scopo di rendere semplice e divertente lo studio di questa materia ritenuta tanto ostica, incentivando i ragazzi fin dalla tenera età ad approcciarsi con curiosità e allegria alla disciplina più temuta di tutte.
L’iniziativa è stata accolta fin da subito con interesse e, lo scorso 10 marzo, nei locali del Liceo Classico Ivo Oliveti di Locri, si è tenuta la finale di area dei Giochi, che ha visto come protagonisti centinaia di studenti dalla terza elementare alla terza media competere nel tentativo di accedere alla fase finale che si svolgerà il prossimo 14 maggio, a Palermo.
Nell’intervistare alcuni dei partecipanti, tra i più piccoli che si approcciano con innocenza allo studio della materia, c’è chi sogna di diventare paleontologo, chi invece, affascinato dalla natura e dai segreti che nasconde, vuole diventare fisico ma, indipendentemente dal futuro mestiere a cui tendono, tutti esprimono con entusiasmo il loro interesse per la matematica, che ritengono la loro materia preferita.
Tra gli studenti delle classi della scuola secondaria, Francesco, 13 anni, ci dice: «La cosa che mi attrae della matematica è che non c’è alcuna cosa fuori controllo, ogni cosa ha il suo posto, il suo ordine e il suo specifico utilizzo.»
La matematica aiuta a ragionare e, nonostante i luoghi comuni, contribuisce allo sviluppo delle capacità comunicative e del pensiero critico ed è grazie a simili iniziative, all’impegno degli insegnanti e degli studenti appassionati che questa disciplina poco apprezzata verrà valorizzata sempre di più.
Foto: the74million.org
