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“Sulla riscossione crediti gestione superficiale da parte del Comune di Siderno”

Da Siderno 2030

Negli ultimi giorni il Comune di Siderno sta inviando ai cittadini avvisi di accertamento esecutivi riferiti alla Tassa Rifiuti per gli anni 2019, 2020, 2021 e 2022, pretendendo in molti casi anche il pagamento congiunto di più periodi.
Gli avvisi in questione, oltre al pagamento del tributo, risultano quasi sempre maggiorati da sanzioni per omessa infedele denuncia anche quando i cittadini avevano già puntualmente fatto fronte al versamento degli importi che l’Ufficio Tributi aveva annualmente richiesto a saldo o in acconto.
Constatiamo ancora che gli stessi avvisi, notificati a mezzo servizio postale, continuano a essere privi della indispensabile attestazione di conformità all’originale digitale.
I rappresentanti di Siderno 2030 hanno già rilevato in Consiglio Comunale come l’assenza di tale requisito, se impugnato dai soggetti interessati davanti alla Corte di Giustizia Tributaria, possa costituire motivo di dichiarazione di nullità dell’avviso di accertamento.
E ciò in quanto tale omissione non consente al destinatario del provvedimento di avere la certezza che il documento ricevuto sia uguale all’originale informatico elaborato dall’Ufficio, per come già sentenziato da diverse Commissioni Tributarie Provinciali e dalla stessa Corte di Cassazione.
Riteniamo che non sia possibile gestire le entrate del Comune con la superficialità che, con questi atti, stanno dimostrando l’Ufficio Tributi e la Società per Azioni Creset, che ormai da 3 anni avrebbe dovuto effettuare la bonifica della banca dati tributaria, nei confronti dei cittadini sidernesi evidentemente considerati alla stregua di bancomat.
Un Comune amico del cittadino avrebbe agito diversamente. Dapprima lo avrebbe convocato e definito in contraddittorio eventuali discordanze delle consistenze immobiliari, avrebbe poi aggiornato in modo definitivo la propria banca dati e solo dopo avrebbe emesso avviso di pagamento per un solo anno per volta, anche perché i periodi adesso richiesti non incorrono, nell’immediato, nel rischio di essere prescritti.
Confermiamo ancora una volta che, a nostro avviso, i cittadini sono tenuti a pagare i tributi per consentire all’Ente di disporre delle entrate necessarie per gestire i servizi comunali ma, nel contempo, diciamo che i cittadini debbano essere messi nelle condizioni di pagare quello che è effettivamente dovuto, con cadenza periodica e senza concentrazione di pretese creditorie pluriennali e contestualmente per tributi differenti.


GRF

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