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Attualità

Sanità e politiche sociali: “Governo latitante con il sud”

Dall’Ufficio Stampa CGIL Calabria

«È ora di dire basta e di lanciare una vera e propria vertenza legata al diritto alla salute, a una sanità pubblica realmente universale, una vera politica sociale, un sistema sociosanitario che funzioni.»
Lo ha affermato la Segretaria del Sindacato Pensionati Italiani Claudia Carlino, intervenuta a Lamezia Terme all’iniziativa Il Welfare che non c’è. Confronto e riflessioni su uno stato sociale da costruire.
Partendo dalla visione del social movie Tutte a casa, memorie digitali da un mondo sospeso del collettivo Tutte a Casa con la regia di Maria Antonia Fama, la categoria dei pensionati ha affrontato il dramma del post Covid-19, a partire dal senso di solitudine e di fragilità lasciato soprattutto nelle donne, le sole deputate, spesso, alla cura senza alcuno strumento a sostenerle nel lavoro, nelle lacune sanitarie da colmare, in un sistema completamente scollato dalla necessità e dai bisogni.
«Il governo è assente e latitante con il Sud. Non possiamo più accontentarci, attendere, sperare. La pandemia ha apertamente rivelato tutta l’inadeguatezza del sistema sanitario calabrese e come questo non sia assolutamente universale. Nonostante la sanità pubblica sia stata latitante in quei mesi terribili e in quello che ne è seguito, ancora oggi non sono stati adottati provvedimenti per invertire la rotta. Non ci sono risposte» afferma Carlino.
«Ecco, allora, che l’aspettativa diminuisce e che vivere e curarsi in Calabria significa vivere una media di dieci anni in meno rispetto a chi vive a Pordenone. Costantemente l’Europa ci chiede di affinare le diseguaglianze ma non si riesce ad andare oltre la progettazione. Non possiamo dimenticare quello che è stato, abbiamo bisogno di risorse sociosanitarie, di un sistema sociosanitario integrato. Invece, abbiamo un governo non attento alle persone fragili. Fare una legge sulla non autosufficienza e non prevedere delle risorse a suo sostegno significa, ancora una volta, non dare risposte.»
La discussione è stata ad ampio spettro grazie alla sintesi di più voci. Da quella dell’autrice del film Maria Antonia Fama, a quella del presidente Comunità Competente Rubens Curia, della Segretaria regionale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro Celeste Logiacco, della Segretaria regionale del SPI Rossella Napolano, del Segretario Generale della sezione Area Vasta del SPI Michele Iannello, della Segretaria della sezione Area Vasta della Funzione Pubblica Amalia Talarico, della Segretaria della sezione Area Vasta della CGIL Antonella Bertuzzi, del presidente regionale Auser Bruno Tassone, e della Segretaria regionale del SPI Rossella Napolano.


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