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Ultime dalla Metrocity: l’aeroporto di Reggio, la terza età e le interdittive antimafia


Edil Merici

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha commentato le condizioni dell’aeroporto di Reggio e partecipato a un incontro sulle necessità della terza età e sulle interdittive antimafia.

“Sull’aeroporto silenzio tombale”

“Con la stagione turistica ormai alle porte siamo costretti a registrare l’ennesima beffa per l’aeroporto dello Stretto, brutalmente lanciato in picchiata verso un de profundis che non conosce precedenti. I bandi dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile andati a vuoto indicano l’assoluta mancanza di strategia, di programmazione, della volontà di attivare, realmente e concretamente, nuovi collegamenti aerei che possano avvicinare Reggio e l’area dello Stretto al resto d’Italia e d’Europa. Una farsa che si sta trasformando in tragedia per un’infrastruttura dalle potenzialità sconfinate, che può vantare una platea di possibili fruitori superiore al milione di passeggeri fra le due Città Metropolitane dirimpettaie”. E’ quanto affermano in una nota congiunta i componenti dei gruppi consiliari metropolitani S’intesi Metropolitana, Democratici Insieme per Reggio Città Metropolitana e Territorio Metropolitano.
“Purtroppo – scrivono ancora i Consiglieri – nel silenzio generale, oggi il Tito Minniti riesce a far decollare quasi esclusivamente parole al vento e a far atterrare soltanto una miriade di buoni propositi. Nonostante i roboanti annunci, le conferenze stampa, la sequela degli emendamenti, dal Governo al Parlamento, dalla Regione fino alla Società Aeroportuale Calabrese, fino a ora, si contano zero fatti. È una condizione di precarietà e incertezza insopportabile. In assenza di prospettive, la Regione dovrebbe assumersi la responsabilità di uscire finalmente allo scoperto e ammettere ai reggini la volontà di voler chiudere, una volta per tutte, l’aeroporto di Ravagnese. Caso estremo che vedrà la netta e dura contrapposizione di una comunità, ancora una volta, defraudata e scippata da ogni possibilità di sviluppo.”
“L’arrivo di Marco Franchini in SACal, nonostante le grandi aspettative e l’auspicato cambio di passo, non ha ancora lasciato alcun segno per lo scalo di Reggio. A più di un anno dalla sua nomina quale amministratore unico della società di gestione degli aeroporti calabresi, ricordiamo le belle parole di chi avrebbe voluto collegare la città dei Bronzi ai principali centri italiani annunciando, tra l’altro, più vettori per quello che sarebbe diventato lo scalo di riferimento per le Eolie. Belle parole, appunto, e niente più. Le circostanze, purtroppo, ci riportano alla realtà con gli avvisi ENAC andati desolatamente deserti e indicatori che spingono a credere nella deriva, ampiamente annunciata, di una struttura ovviamente fondamentale per l’intera regione. Il futuro, insomma, sembra non decollare per un aeroporto che, dai dati forniti alla Regione della stessa SACal, perde oltre 3.200.000 utenti in due anni, con un traffico annuale medio di passeggeri e merci sotto le 200.000 unità e le 200.000 tonnellate. Una crisi che impedisce persino qualsiasi tipo di soccorso da parte dello Stato. E, allora, ci troviamo intrappolati nelle mani della Regione che, davanti al declino, si trincera dietro un inqualificabile silenzio.”
“Intanto – concludo i rappresentanti dei gruppi consiliari – i reggini sono costretti a spostarsi per lavoro o problemi di salute a prezzi insostenibili e chiaramente fuori mercato. Lo stesso vale per chi decide di tornare in città usando l’aereo per non sfidare la lunga tratta ferroviaria che, fra le altre cose, non avrà mai l’alta velocità. La Regione è, dunque, totalmente e assolutamente inadempiente nei confronti di Reggio e dei reggini. È irrimediabilmente assente rispetto alle necessità di una popolazione che, giorno dopo giorno, vede calpestati i propri diritti da un’amministrazione regionale impalpabile. Una vergogna inaccettabile. Ribadiamo: dicano, da Catanzaro, che dell’aeroporto dello Stretto non importa niente a nessuno se non ai reggini che reclamano rispetto e considerazione. Siamo tanti, tantissimi. E non abbasseremo la testa di fronte all’ennesimo colpo inferto a una città che appare essere sempre più dimenticata, almeno da Lamezia in su.”

«Dobbiamo investire sulla qualità della vita durante la terza età»

Il sindaco metropolitano ff Versace ha preso parte al seminario La solitudine dei numeri ultimi, in cui sono stati proposti i risultati della ricerca Inclusive Ageing in place, presentata della divisione pensionati della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, sugli effetti sociali della pandemia nella popolazione anziana. La ricerca è stata svolta dai docenti del Politecnico di Milano, del Centro di ricerca per l’invecchiamento di Ancona e dall’Università Mediterranea di Reggio, con il supporto dell’Auser, Associazione per l’invecchiamento attivo.
«Ai dati emersi da questo studio – ha affermato Versace – si uniscono quelli forniti, solo pochi mesi fa, dall’Istituto nazionale di Statistica e che ci indicano l’anno 2035 quale spartiacque demografico con ben 350.000 mamme in meno in Italia. Il nostro è, dunque, un Paese che invecchia velocemente e le persone di una certa età si affermano, sempre più, come un vero e proprio ammortizzatore sociale essenziale per la nostra società. Un ruolo che ben riconosciamo nella storia dei nostri padri e dei nostri nonni, i cui sacrifici hanno permesso ai giovani di studiare e affermarsi. Noi, invece, non sappiamo se avremo le stesse possibilità da offrire ai nostri figli». Una riflessione che ha spinto il sindaco ff a sottolineare «l’impegno delle istituzioni rivolto a sostenere servizi che, per la popolazione più adulta, guardano al medio e lungo termine, prescindendo dall’assistenza quotidiana.»
L’attenzione non può che andare a un comparto chiave come quello della sanità: «Su questo aspetto siamo incredibilmente indietro. Se vogliamo migliorare quei servizi bisogna cambiare il modo di pensare, investendo sforzi e risorse su strumenti innovativi come gli Hotel della salute, spazi privati o pubblici capaci di sopperire i costi elevati delle classiche cliniche private. Il contesto difficile in cui ci troviamo a vivere – ha aggiunto –ci impone di cambiare rotta rispetto alle politiche degli ultimi 25/30 anni che ci hanno consegnato una mole infinita di criticità. Quindi, è opportuno modificare il nostro orizzonte.»
«In questo contesto – ha concluso Versace rivolgendosi agli organizzatori, – il vostro studio e la vostra attività diventa un supporto importante e le riflessioni contenute nel rapporto andrebbero diffuse capillarmente in un territorio in cui non si avverte la giusta consapevolezza rispetto a questioni delicate e che toccano direttamente la nostra stessa esistenza. Ringrazio, quindi, l’impegno e la dedizione messi in campo da Auser, Sindacato Pensionati Italiani, CGIL e Università perché continuano a svolgere un ruolo di coordinamento essenziale con gli Enti locali. Un pensiero, infine, lo rivolgo a quanti fanno parte delle vecchie generazioni che continuano, ancora oggi, a sostenerci nella speranza che, fra noi giovani, possa ancora esserci qualcuno così lungimirante da far proprie tematiche tanto delicate che, spesso, hanno difficoltà ad attecchire alle nostre latitudini.»

“Dobbiamo essere in grado di coniugare legalità e sviluppo”

«Noi dobbiamo essere in grado di coniugare il tema della legalità con quello dello sviluppo. Solo così saremo in grado di proporre al territorio e alla comunità un modello vincente in grado di contrapporsi in maniera netta, ed efficace, ai tentacoli dell’economia mafiosa, offrendo ai cittadini una via autentica e percorribile da seguire sulla strada di una crescita sostenibile, economicamente e socialmente, dell’intera comunità cittadina». È quanto ha affermato il sindaco ff della Città Metropolitana intervenendo a Palazzo Alvaro nel corso dell’incontro dal titolo Interdittiva antimafia, tra controllo giudiziario e prevenzione collaborativa. I riflessi sull’economia del territorio, organizzato dalla Camera Penale di Reggio e dalla sezione di Reggio dell’ Associazione Italiana Giovani Avvocati.
All’incontro, tenutosi nella Sala Perri del Palazzo della Città Metropolitana, erano presenti le massime autorità del sistema giudiziario cittadino. Ai saluti degli organizzatori e dei tanti ospiti presenti, sono seguiti gli interventi del Prefetto di Reggio Massimo Mariani, della Presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Natina Pratticò, del Sostituto Procuratore Stefano Musolino e dei docenti dell’Università Mediterranea Ettore Squillaci e Natale Polimeni.
«Confronti di straordinaria qualità come quello odierno – ha affermato ancora Versace – in grado di mettere allo stesso tavolo soggetti e professionalità differenti e complementari, hanno il merito di riaccendere i riflettori su un tema annoso ma quanto mai attuale. Il sistema delle interdittive antimafia è infatti uno dei gangli centrali attraverso i quali la giustizia riesce a incidere sul tessuto economico e imprenditoriale di un territorio, tentando di riportare gli aspetti legati alle attività produttive sul binario della legalità e dell’economia virtuosa. Concordo quando si afferma che la sfida dello Stato oggi è quella di far funzionare le aziende che rientrano nel sistema della legalità. È un aspetto fondamentale per contrapporsi ai modelli criminali che proprio attraverso le aziende infiltrate esercitano il controllo sociale del territorio. Ma è chiaro che per fare ciò servono le giuste professionalità, i mezzi necessari e anche strumenti normativi utili e al passo con i tempi.»
«Per questo ritengo importante l’occasione di confronto promossa dalla Camera Penale reggina e dalla sezione locale dell’AIGA, che ringrazio per l’opportunità che ci offrono. Un plauso quindi a chi ha voluto, con grande lungimiranza, proporre questo genere di confronto, in particolare in un territorio come il nostro, in cui il tema delle interdittive riveste una grandissima rilevanza sociale. La speranza – ha concluso Versace – è che, come già accaduto in altre occasioni, da Reggio possa levarsi una piattaforma programmatica in grado di proporre al legislatore nazionale anche dei migliorativi dell’attuale sistema. Non c’è dubbio che le autorevoli voci che hanno avuto l’occasione di prendere parte all’incontro odierno siano assolutamente in grado di proporre aggiornamenti normativi utili a programmare una riforma di questo settore.


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