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Costume e Società

La Festa della Repubblica e l’esperienza di “Libertà è partecipazione”

Dalla Segreteria Domenico Vestito

“Il 2 giugno ha sempre rappresentato un momento particolarmente significativo del mio impegno sociale prima e politico poi. Quest’anno, in particolare, le celebrazioni per la Festa della Repubblica Italiana assumono un significato tutto speciale, ricorrendo, tra qualche mese, il decimo anniversario dell’elezione dell’Amministrazione Comunale da me guidata. Sembra ieri, eppure sono già passati dieci anni da quel novembre 2013”.Queste sono le prime parole che l’ex Sindaco di Marina di Gioiosa Ionica, Domenico Vestito, ha espresso in occasione delle celebrazioni per il 2 giugno e per ricordare il decennale della nascita dell’Amministrazione Comunale sotto le insegne della lista Libertà è Partecipazione.
Proprio in occasione della Festa della Repubblica, che come Amministrazione abbiamo sempre celebrato con intensa adesione, è significativo rilanciare il ricordo di quella straordinaria esperienza politica, nata da una cittadinanza attiva e propositiva. Si tratta di una ricorrenza che non può essere dimenticata – prosegue Vestito – per responsabilità e affetto nei confronti di chi quella iniziativa ha suscitato e animato, ma, più in generale, per amore verso Marina di Gioiosa, che in noi ha creduto e, ritengo, creda ancora. In questi ultimi anni ci siamo concentrati sull’esito, profondamente ingiusto, di quella avventura. Abbiamo guardato, forse con troppa attenzione, ai mandanti e agli esecutori della fine, traumatica e insensata, di un progetto politico e di governo della città libero e di liberi. Ora, però, è arrivato il momento di alzare lo sguardo, per concentrarsi su quello che è stata Libertà è Partecipazione, su ciò che la nostra Amministrazione ha rappresentato per Marina di Gioiosa Ionica e sul tanto lavoro prodotto e i diversi traguardi raggiunti.”L’ex primo cittadino, poi, ricorda il primo Consiglio Comunale, tenutosi il 10 dicembre 2013. “Il giorno del nostro insediamento, all’atto di giurare sulla Costituzione italiana, ho assicurato che la nostra azione di governo della città si sarebbe ispirata a due testimoni, credibili e concreti, di democrazia, libertà e autentico spirito costituzionale e repubblicano: Giorgio Ambrosoli e Rosario Livatino. A distanza di dieci anni da quella data, oggi posso affermare, con sicura certezza, che da quegli esempi, luminosi, non ci siamo mai discostati, nemmeno per un attimo. Ed è significativo, da questo punto di vista, che uno degli ultimi atti compiuti dall’Amministrazione Comunale sia stato quello di riportare la sala del Consiglio Comunale all’interno del Palazzo Municipale e di intitolarla, proprio il 2 giugno 2017, alla Costituzione Italiana, alla presenza dell’ex Presidente della Consulta Ugo De Siervo. Si è trattato non di una scelta puramente simbolica, ma della manifestazione evidente di uno stile di approccio al governo comunale impastato di libertà, partecipazione, trasparenza, imparzialità, senso del bene comune, in una parola: di spirito repubblicano.”Conclude Vestito, allora, anticipando alcuni passi futuri. “Non conosco, ora, né le modalità e né i contenuti che, come sempre fatto, condivideremo insieme. Tuttavia, sono certo che questa ricorrenza non la faremo passare nell’indifferenza. Non tanto per reclamare risultati e obiettivi conseguiti, che pure ci sono e meritano di essere adeguatamente presentati e rivendicati, quanto per riaccendere i riflettori su di una iniziativa politica nata dalle fondamenta della città. Sviluppatasi in un autentico e credibile senso civico, che ha messo insieme tante provenienze culturali, ideali e politiche, che sono riuscite a fare sintesi perché avevano davanti a loro solo e soltanto l’interesse e il futuro di Marina di Gioiosa. Lo faremo con lo stile che ci ha sempre animato, basato sulla concretezza dell’agire, ma con lo sguardo proiettato alle generazioni future e la volontà di radicare una cambiamento strutturale. Si è trattato, molto spesso, di iniziative non immediatamente visibili e percepibili, ma che, invece, stavano dando il polso di una inversione di tendenza, all’insegna dell’impegno civico da parte di molti, specie tanti giovani che hanno scelto di non lasciare la loro terra e di radicare qui il loro futuro. Abbiamo il dovere di fare memoria, perché solo attraverso essa una comunità civica può fondare su basi solide il proprio futuro. Abbiamo il dovere di ricordare, per noi, per Marina di Gioiosa e, anche, per chi vuole rimuovere. La memoria è l’antidoto migliore nei confronti di chi ha pensato e pensa di soffocare quella esperienza, perché come osserva un antico adagio: ‘i fatti sono ostinati; e qualunque cosa siano i nostri desideri, le nostre inclinazioni, o i dettami della nostra passione, essi non possono alterare lo stato dei fatti e l’evidenza’.


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