Il viaggio delle Albatros
Di Silvia Dieni, Elena Familiari, Desirèe Plutino, Martina Caruso e Sofia Passafaro
Una storia lunga 8 anni dal 2016 al 2024 quella della squadriglia Albatros del gruppo Scout del Melito Porto Salvo 1, appartenente al Reparto Aquile Randagie. Quest’ultimo è custode di importanti avvenimenti e porta con onore il nome del gruppo scoutista di Milano e Monza che, nel lontano periodo degli anni ’40, durante il regime fascista, si ritrovò clandestinamente in Val Codera per pregare, pensare e progettare un futuro di libertà.
Anche la piccola comunità delle Albatros formata da cinque elementi, racconta del viaggio fatto dagli inizi del cammino fino ai passi che oggi sta percorrendo. Tutto ebbe inizio durante un’uscita di Reparto a Condofuri. «La scelta del nome è nata un po’ per caso, non c’è stato un motivo preciso per cui abbiamo scelto questo meraviglioso animale, era semplicemente il più particolare fra quelli che ci erano stati proposti», ricorda Rosa Toscano, ex componente della squadriglia. La sua intervista ha offerto tanti spunti di riflessione. «Com’è nata l’idea dell’urlo di squadriglia: “Albatros in volo verso un mondo migliore”? È nato un po’ come messaggio e voglia di libertà, quella stessa che ricercavano le Aquile durante il fascismo.»
Il racconto di questa storia ha un buco di circa tre anni: il piccolo gruppo, infatti, dopo sei anni di attività, nel 2021 è stato costretto a chiudere per il ridotto numero di squadrigliere. Quelle rimanenti erano state unificate alla seconda squadriglia femminile del reparto, le Antilopi. Con grande gioia, però, dopo tre lunghi anni, nel 2023 si sono rimesse in cammino sul loro sentiero, sotto il nome di questo piccolo gruppo con un solo obbiettivo: riportare la squadriglia al suo massimo splendore.
In un clima di entusiasmo e dedizione, le mete continuano a essere raggiunte e i successi collezionati, come i differenti riconoscimenti ricevuti all’interno del reparto. Si va avanti con la stessa grinta e con evidente attaccamento al paese natio, Melito di Porto Salvo.
Il prossimo passo sarà mosso verso i Guidoncini Verdi, evento regionale che si tiene una volta all’anno e consiste in un rituale dal sapore forte per ogni scout. Durante l’evento vi è la consegna di un guidoncino verde, che viene attaccato all’alpenstock, ovvero al bastone a cui sono legate le bandierine di ogni singola squadriglia. Il guidoncino dimostra che una squadriglia è diventata competente in una specialità.
Al fine di ottenere quest’ultima, le cinque ragazze hanno scelto di cimentarsi nel giornalismo, arte che hanno iniziato ad assaporare sotto la guida di Peppe Toscano, da cui hanno appreso tutte le tecniche di base durante degli incontri fissati settimanalmente, nei quali si sono messe alla prova anche attraverso esercizi di scrittura.
Voleranno verso i Guidoncini Verdi dopo aver concluso le loro due imprese che consistono nella concretizzazione di un articolo di giornale e nella creazione di un sito web su cui pubblicare articoli inediti. Fiduciose dell’arricchimento che l’intero percorso fatto potrà regalare alle loro vite, continueranno a lavorare senza avere mai il timore di cadere, perché hanno raggiunto le prime vette. Una volta cadute rimarrà loro la soddisfazione di essere riuscite ad arrivare fin lì e potranno rimettersi in piedi e riprovarci. Con grande forza, determinazione e forti dell’esperienza accumulata nella grande famiglia degli Scout in generale, e nel gruppo Scout Melito Porto Salvo 1, in particolare.