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MSC Euribia: il futuro del trasporto marittimo è già qui


Edil Merici

Di Piero Battistel

La navigazione marittima sta affrontando una sfida senza precedenti per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare l’impatto ambientale. In questo contesto, MSC Crociere ha fatto un importante passo avanti con l’introduzione della MSC Euribia, la prima nave al mondo a raggiungere zero emissioni nette di gas serra.
Questa innovativa nave, che è stata varata a Saint-Nazaire (Francia) il 31 maggio, ha intrapreso la sua crociera inaugurale il 3 giugno, partendo dalla Francia e raggiungendo Copenaghen l’8 giugno, dove è stata ufficialmente battezzata. Durante questo viaggio pionieristico, MSC Euribia ha consumato il biogas liquefatto come combustibile, dimostrando che la navigazione a zero emissioni è già una realtà oggi.
L’utilizzo del bio GNL avviene tramite il sistema del bilanciamento della massa, un metodo economicamente efficiente ed ecologicamente sostenibile per beneficiare del biogas rinnovabile. L’intera catena di approvvigionamento del combustibile è conforme alla Direttiva dell’Unione Europea sulle energie rinnovabili, mentre ogni lotto di bio GNL prodotto è certificato dalla Certificazione Internazionale di Sostenibilità nell’impiego del Carbone. Questo impegno di MSC Crociere testimonia il ruolo guida che l’industria delle crociere sta assumendo nella decarbonizzazione, ma richiede anche la collaborazione tra governi, produttori e utenti finali.
Per raggiungere Copenaghen, MSC Euribia ha consumato 400 tonnellate di biogas ottenute da scarti dell’industria dell’allevamento, in particolare dal metano proveniente dalle deiezioni animali. Questo biogas è stato opportunamente liquefatto, inserito nella rete del gas europea e infine caricato a bordo della nave. Questa scelta ha permesso di eliminare completamente le emissioni di CO₂ fin dalla loro origine, garantendo un trasporto a emissioni zero e una drastica riduzione delle emissioni durante la combustione del biogas.
I biogas sono una preziosa miscela di gas, principalmente metano e anidride carbonica, ottenuti attraverso un processo di fermentazione anaerobica dei residui organici vegetali o animali. Questa produzione avviene grazie all’azione di batteri che operano in assenza di ossigeno.
Gli ingredienti utilizzati per la produzione di biogas possono provenire da diverse fonti. Gli scarti dell’agroindustria, come il trinciato di mais, sorgo o altre colture, insieme ai rifiuti dell’industria alimentare, come le farine di scarto o i prodotti scaduti, rappresentano una delle origini. Anche l’industria zootecnica contribuisce con i suoi reflui animali e le carcasse.
Nonostante le diverse fonti di produzione di biogas, attualmente manca una rete di distribuzione integrata nel sistema di gasdotti. Ciò significa che, a causa delle infrastrutture limitate, il biogas ha ancora difficoltà a essere competitivo sul mercato. Tuttavia, grazie alla collaborazione con il gruppo finlandese Gasum, esperto nel settore, MSC Euribia rappresenta un esperimento significativo. L’obiettivo è sviluppare soluzioni innovative per rendere il biogas una scelta più accessibile e sostenibile nell’industria marittima.
Le navi da crociera inquinano più delle auto. Secondo un recente report di T&E, queste imbarcazioni di grandi dimensioni hanno ripreso a emettere sostanze nocive ai livelli pre-pandemici, creando seri problemi di qualità dell’aria nelle città portuali europee. Nonostante l’Organizzazione Marittima Internazionale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite abbia introdotto nel 2020 limiti più stringenti sulla concentrazione di zolfo nei carburanti, l’anno scorso le 218 navi da crociera europee hanno superato le emissioni di ossidi di zolfo di un 1.000.000.000 di automobili, ovvero 4,4 volte il numero di auto presenti sul continente (253.000.000).
Rispetto al 2019, si è registrato un incremento del 23/24% nel numero di navi da crociera, nel tempo trascorso nei porti e nel consumo di carburante. Questo ha comportato un aumento delle emissioni di 3 inquinanti atmosferici estremamente dannosi:

  • l’ossido di zolfo, che ha registrato un aumento del 9%;
  • l’ossido di azoto, con un incremento del 18%;
  • il materiale particolato aerodisperso, che è aumentato del 25%.

La MSC Euribia ha segnato un importante traguardo nell’industria delle crociere, raggiungendo zero emissioni di gas serra. Tuttavia, è fondamentale continuare la collaborazione tra governi, produttori e utenti finali; solo attraverso uno sforzo congiunto possiamo garantire un futuro sostenibile per la navigazione marittima.

Fonte: energia-luce.it; foto: msccrociere.it


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