CISL FP: “Non saremo complici del degrado”
Di Giuseppe Rubino – Segretario Regionale aggiunto della FP della CISL
Nonostante il ricorso alla nota 3.887 del 25/01/2023 e nota del 15/06/2023, a tutt’oggi non si è provveduto ad avviare il percorso per la definizione dell’orario di lavoro aziendale atto a uniformare i vari settori aziendali (Ospedali, Dipartimenti, Distretti).
Per quanto sopra e per ulteriori motivi a conoscenza, la Funzione Pubblica della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori ha proclamato lo stato d’agitazione e prende atto che nella data del 21/06/2023, successivamente alla proclamazione, il Direttore Generale si pronunciava sui buoni mensa precisando che il ritardo sarebbe stato di pochi giorni e, nelle scorse ore, si assisteva alla pubblicazione sull’albo pretorio della delibera dei fondi 2010/2022, ma rimangono importanti punti disattesi tra cui il principale riguarda il fuori controllo della Piattaforma Gestionale.
Anche per il mese di Giugno 2023 i Lavoratori non si ritrovano gli arretrati attesi ma, ancor più grave, è che non tutti ricevono lo stesso trattamento: infatti per alcuni di loro si è provveduto all’inserimento delle indennità accessorie, anomalia già segnalata dall’inizio dell’anno.
Il 30/06/2023 scadono le proroghe per i Dipendenti a tempo determinato di cui 71 a partita IVA e i rimanenti ancora in via di stabilizzazione ai sensi della Legge 75/2017 e della 234/2021 e successive modifiche e integrazioni, tutto tace e non si sa ancora se inserire in turno queste fondamentali e irrinunciabili risorse.
Lo stato d’agitazione ha mosso comunque l’interesse della Direzione Strategica che, su alcuni punti fondamentali, però, continua a tacere.
Non tacciono tuttavia i Lavoratori che ancora subiscono disservizi e manchevolezze, non tacciono i Reparti che ancora, nonostante la graduatoria approvata per le sostituzioni per lunga malattia degli Infermieri, non ricevono alcun rimpiazzo, aumenta il disinteresse per i Professionisti che non manifestano la volontà di operare in un’Azienda che non riconosce i fondamentali diritti dei Dipendenti, la strategia di dire che “tutto va bene” non poteva attecchire, lo sfascio è sotto gli occhi di tutti: chi vuol continuare ad essere cieco, sordo e di parte, lo faccia pure, la FP della CISL non sarà complice del degrado.