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PD Calabria: Scala Coeli, Longobucco e il mare sporco


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha commentato la situazione della discarica di Scala Coeli, l’arrivo di risorse per il ponte di Longobucco e la situazione della depurazione delle acque.

Discarica di Scala Coeli “Vicini alle Comunità interessate”

“È davvero paradossale che proprio lo stesso giorno e stessa ora della manifestazione promossa per chiedere la chiusura della discarica di Scala Coeli la giunta regionale e il dipartimento interessato abbia convocato un tavolo tecnico dopo due settimane dal verificarsi dello sversamento del percolato nel fiume Nica. Una manifestazione alla quale saremo presenti per ribadire, come gruppo PD in Consiglio e del partito regionale, la richiesta al Presidente Roberto Occhiuto di valutare l’opportunità di revocare, dopo le necessarie verifiche e valutazioni, il decreto autorizzativo. Perdere altro tempo significa soltanto non comprendere i danni incalcolabili provocati al tessuto socio/economico del territorio: qui è in gioco la salute delle persone e dell’ambiente nel quale vivono.”
È quanto dichiarano il capogruppo del PD a palazzo Campanella Mimmo Bevacqua e il vicepresidente dell’Assemblea Franco Iaccucci, che proseguono: “Non è nostra intenzione limitarci alla sterile polemica di parte, ma i pareri degli esperti emersi in questi giorni impongono la messa in atto di un necessario principio di precauzione. Per accertare le responsabilità ci affidiamo agli organi preposti, che chiariranno ogni passaggio e autorizzazione concesse. Così come siamo certi che saranno adeguatamente vagliate le ripetute segnalazioni che denunciavano la presenza di rifiuti sommersi dall’acqua e di buchi nella recinzione dell’impianto.”
“Sono anni – concludono Bevacqua e Iacucci – che proponiamo un’impiantistica plurale: una serie di mini impianti per il trattamento e lo smaltimento concepiti ciascuno per servire le necessità di aree comprendenti bacini con un’utenza opportunamente limitata. E, prima di tutto, studi specifici e tarati sui singoli territori. Ora si pensi a mettere in sicurezza, a limitare i danni, a risarcire agricoltori e allevatori e a evitare una ancor più grave tragedia sanitaria e ambientale. Ma, contemporaneamente, si avvii un confronto serio sull’opportunità di riflettere ed eventualmente legiferare sui mini impianti attraverso un confronto largo e partecipato. Come PD ci siamo e siamo pronti alla discussione.”

Longobucco: Bevacqua soddisfatto per lo stanziamento di 9.000.000 milioni deciso dal MIT

«Prendiamo atto con estrema soddisfazione dello stanziamento di 9.000.000 che il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha disposto per la messa in sicurezza e la riapertura del tratto a monte della strada statale 117 diramazione Sila/Mare».
Ad affermarlo è il capogruppo Bevacqua, che esprime il proprio ringraziamento a Marco Simiani, alla capogruppo Braga e all’intero gruppo dem della Camera dei deputati che aveva interrogato il Ministro Matteo Salvini sugli interventi da intraprendere dopo il crollo del ponte a Longobucco e al senatore Nicola Irto, sempre attento all’emergenza di Longobucco.
“Lo stanziamento deciso dal Ministero – spiega Bevacqua – è stato annunciato proprio in risposta alla interrogazione rivolta dai parlamentari del PD in occasione dello spazio riservato alle richieste. Un primo passo importante – dice ancora il capogruppo – che conferma l’impegno della deputazione dem in favore della Comunità calabrese e che deve rappresentare una svolta per il comprensorio di Longobucco, che deve essere presto tornare a essere collegato con il resto della Regione e uscire dall’isolamento determinato dal crollo del ponte. In tal senso interrogherò l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade per chiedere una decisa accelerazione dei lavori per l’apertura del primo lotto della strada fino al bivio ortiano.”

Mare sporco: “Occhiuto non può scaricare sui sindaci la responsabilità”

“Non basta un video a tratti esilarante per provare a uscire dalle proprie evidenti responsabilità, intese come governo regionale. Il mare sporco ferisce come una lama tutti i calabresi, ma provare a scaricare solo sui sindaci la colpa del mancato monitoraggio degli scarichi abusivi a mare, in modo particolare lungo la fascia tirrenica, non solo non è giusto ma rischia di essere soprattutto inutile…”
Così, in una nota, il gruppo PD in consiglio regionale a proposito del video diffuso dal presidente della Regione Occhiuto nel quale critica aspramente in linea generale i sindaci che sarebbero responsabili del mancato controllo sugli scarichi abusivi a mare.
“Ognuna delle parti istituzionali deve fare la sua parte in materia di controlli e monitoraggio ambientale – proseguono i consiglieri dem – ma ci sembra davvero fuorviante, se non un vero e proprio scaricabarile,  provare a riversare solo sui sindaci le responsabilità per le pessime condizioni delle acque marine calabresi e in modo particolare di quelle antistanti il litorale tirrenico cosentino e catanzarese fino alla parte settentrionale di quello vibonese. Oltretutto, accusare i sindaci non aiuta a risolvere il problema dal momento che, da aprile 2022, la Cittadella ha coniato una nuova partita IVA regionale per il controllo centralizzato della depurazione con la creazione dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabresi. Il presidente Occhiuto, a nostro avviso, non può continuare a predicare l’innovazione e la centralizzazione dei servizi e del potere, salvo poi puntare a scaricare sui livelli inferiori (e in questo caso sui sindaci) le colpe quando le cose non vanno bene. Se il mare è sporco, e purtroppo spesso e volentieri è sporco, le responsabilità saranno di tanti e a vari livelli, ma da aprile 2022 è ARRICAL, ente della Regione, chiamato a vigilare e rispondere sul ciclo dei rifiuti e sulla gestione delle acque. Semmai – proseguono i consiglieri del PD – è da rilevare che, mentre per i rifiuti ARRICAL ha già organizzato gli uffici e si sta già procedendo ai primi bandi, per i servizi idrici si è letteralmente al palo dal momento che è ancora lontana l’organizzazione degli uffici a più di un anno dalla nascita dell’ente. Ecco perché – conclude la nota – dopo le mirabolanti annunciazioni a proposito del mare spettacolare di Calabria, spesso e volentieri affidato a cure milionarie affidate a professionisti di consolidata (ma improduttiva) fama e dopo la nascita da più di un anno di ARRICAL, centralizzazione del potere e delle responsabilità, scaricare la rabbia e la delusione sui sindaci ci appare come minimo azzardato, oltreché ingiusto.”


GRF

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