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CronacaReggio Calabria

Carabinieri: 6 denunce per abusivismo e l’arresto di un finto chirurgo

Continuano le attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri dell’area metropolitana di Reggio Calabria che, negli ultimi giorni, hanno denunciato 6 persone per abusivismo edilizio e arrestato una persona che esercitava abusivamente la professione di medico chirurgo.

6 persone denunciate per abusivismo edilizio

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Palmi sono stati impegnati in una serie di controlli per contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio. In particolare, nei Comuni di Sant’Eufemia d’Aspromonte e Oppido Mamertina, i militari dell’Arma hanno accertato la presenza di alcuni manufatti edificati senza alcun permesso. Con la collaborazione di personale tecnico dei rispettivi Comuni, i militari dell’Arma hanno condotto accertamenti su alcuni fabbricati sospetti. Sono così emerse diverse situazioni illecite tra cui la costruzione di un box auto all’interno di un cortile condominiale, la presenza di un fabbricato non autorizzato su suolo destinato alle case popolari, la realizzazione di una struttura dotata di servizi igienici, finalizzata a estendere la superficie di una abitazione e di 2 appartamenti con balconi e tettoie abusivi. Il tutto in luoghi tutelati da vincoli paesaggistici e in aree soggette a rischio sismico. Rilevate tali circostanze, i militari hanno proceduto a sequestrare i manufatti e denunciare in stato di libertà 6 persone.
Quanto accertato dai Carabinieri consentirà, inoltre, di avviare le procedure per ripristinare il patrimonio urbano, ambientale e paesaggistico.

1 arresto per esercizio abusivo della professione di medico chirurgo

I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Reggio, a conclusione di un’ articolata attività investigativa, hanno dato esecuzione, con l’ausilio di militari del Comando Provinciale Carabinieri del capoluogo, a una Ordinanza, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il tribunale di Reggio su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta da Giovanni Bombardieri, di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di un 56enne reggino, titolare di un B&B, che esercitava la professione di medico chirurgo senza avere alcun titolo professionale.
Le indagini del NAS, condotte tra il 2022 e il 2023, supportate da pedinamenti, ascolto di numerosi testimoni e analisi documentale, avrebbero accertato che l’uomo, almeno dal 2017, aveva allestito in riva allo Stretto quattro ambulatori medici di tricologia chirurgica (privi di autorizzazione e quindi abusivi), eseguendo numerose operazioni di trapianto di capelli con tecnica FUE, somministrando anestesia locale e prescrivendo farmaci per il decorso post operatorio, senza aver alcun titolo professionale, mettendo cosi in grave pericolo la salute di coloro che si erano affidati alle sue cure.
Durante gli interventi chirurgici, per i quali i pazienti corrispondevano una somma di 2.500 €, lo stesso era coadiuvato da tre collaboratori, di cui un’infermiera, anch’essi deferiti in stato di libertà in concorso per il reato di esercizio abusivo della professione sanitaria. Contemporaneamente all’esecuzione della misura cautelare personale è stato eseguito il sequestro preventivo di un sito internet e di una pagina del Social Media Facebook, utilizzati per procacciare i clienti, provenienti anche dalla Sicilia e dalle altre province calabresi, nonché un ambulatorio medico e la strumentazione ivi presente per la chirurgia del cuoio capelluto.
Il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari, per cui vanno fatte salve le successive valutazioni di merito.


GRF

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