Ernesto Rapani: la Sila-Mare, la geografia giudiziaria e il caldo estremo
Negli ultimi giorni ha fatto sentire la propria voce su vari temi il senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia Ernesto Rapani, che ha aggiornato sullo stato dei lavori della Sila-Mare, parlato di revisione della geografia giudiziaria e annunciato i ristori ai lavoratori soggetti al caldo estremo.
Sila-Mare: “Entro agosto l’apertura del tratto a monte del crollo”
Alle tante interrogazioni e alle passerelle politiche sotto le stelle, il governo Meloni risponde con fatti concreti. E i 9.000.000 stanziati per la messa in sicurezza e poi con la riapertura del tratto a monte della strada Sila Mare corrispondono a fatti, quelli veri.
Nei giorni scorsi ho interloquito con la segreteria del viceministro del Ministero delle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, per chiedere informazioni sullo stato degli interventi programmati a seguito del crollo che conseguentemente ha catapultato la comunità di Longobucco nello sconforto e nell’isolamento.
Secondo il cronoprogramma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il completamento dei primi lavori urgenti con la riapertura del tratto in oggetto di crollo è previsto entro il prossimo mese di agosto, anche se l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade, su sollecitazione del ministero e su richiesta del Comune, sta facendo di tutto, salvo imprevisti, per anticipare i tempi. Inoltre, sono state programmate ulteriori verifiche sulle opere d’arte lungo la Statale 177, all’esito delle quali verranno valutati e programmati gli interventi di adeguamento che si dovessero rendere necessari e che potranno riguardare sia gli impalcati sia le strutture in elevazione e le fondazioni. In questo contesto, sono in fase di studio le soluzioni per il ripristino dell’opera Ortiano II parzialmente crollata, oltre ad interventi di regimentazione del corso d’acqua tali da garantire, nel lungo termine, l’efficienza dell’infrastruttura stradale. Il MIT e l’ANAS stanno definendo un apposito cronoprogramma di tutti gli interventi necessari e dei relativi finanziamenti sulla Sila Mare, a conferma dell’impegno del Ministero per l’infrastrutturazione della Calabria.
Revisione geografia giudiziaria: “Incontro proficuo con associazioni forensi e amministrazione”
Il percorso avviato per giungere alla revisione della geografia giudiziaria sta prendendo sempre più corpo. Assodata la volontà del Governo Meloni di voler raddrizzare le storture del passato, come la riforma Severino, e in attesa che si definisca il testo del disegno di legge che sono stato incaricato di redigere insieme agli uffici, mi corre l’obbligo informare il territorio dello stato dell’arte.
Giovedì scorso è stata consegnata la bozza del testo unico che poi sarà il Disegno Di Legge, ai componenti del comitato ristretto al fine di presentare eventuali emendamenti, prevedendo tempo massimo per la presentazione prima della convocazione del prossimo comitato, prevista per settimana prossima. L’obiettivo è, ovviamente, decretare il ripristino dei presidi di Giustizia in quei territori dove sono stati soppressi i tribunali.
Si è appena concluso un incontro richiesto dalla Fondazione degli avvocati del Foro di Rossano alla mia presenza e del sindaco Flavio Stasi, svoltosi in Comune, proprio per informare il territorio attraverso le associazioni forensi e il comune di Corigliano Rossano che, con delibera di Consiglio comunale, ha deliberato la disponibilità dell’immobile da destinare a sede giudiziaria di quello che potrà essere il tribunale della Sibaritide, sui prossimi passi relativi al percorso. In programma, dopo la definizione del testo unico, vi sono le audizioni, per cui ho chiesto al sindaco di Corigliano Rossano la disponibilità a essere ascoltato in commissione Giustizia del Senato, e i sopralluoghi della commissione congiuntamente a rappresentanti del Governo e del Dicastero negli immobili indicati. Ho chiesto inoltre al Sindaco Stasi di adoperarsi affinché si verifichino le condizioni della struttura e ci si adoperi eventualmente qualora fossero necessari interventi di manutenzione.
Con la collaborazione di tutti, nessuno escluso, abbiamo buone possibilità di raggiungere l’obiettivo sperato.
Caldo estremo: “Il governo Meloni tutela i lavori edili e agricoli”
In arrivo il decreto che consente la Cassa Integrazione Guadagni a ore per i lavoratori a rischio eventi meteo come il caldo estremo di queste settimane per gli impiegati edili e nell’agricoltura. Troppe morti, troppi incidenti sul lavoro anche in Calabria stanno destando preoccupazione. E così il ministro del Lavoro Marina Calderone ha annunciato provvedimenti nel decreto legge che sarà all’esame del prossimo Consiglio dei Ministri.
Le misure vanno, peraltro, a rinforzare le ordinanze, contingibili e urgenti, firmate dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, che vietano il lavoro nei cantieri edili e nei campi nelle ore di maggiore esposizione al sole, ovvero dalle 12:30 alle 16. Il provvedimento che andrà all’attenzione del Governo varrà per tutto il 2023, ma nelle intenzioni vi è quella di rendere la misura strutturale. Nel corso della riunione del tavolo tra il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Calderone, il sottosegretario Claudio Durigon, il ministro della Salute Orazio Schillaci, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, l’Unione Provincie Italiane, la Conferenza delle Regioni, le associazioni datoriali e sindacali è stato annunciato il provvedimento che estende la possibilità di chiedere la CIG a ore in caso di eventi estremi non evitabili, escludendola dal computo delle settimane del biennio mobile.
«Novità che riguardano la CIG per il settore edile e la Cassa Integrazione Agricola, ovvero i lavori più esposti alle alte temperature. È indubbio che nelle attenzioni del governo Meloni vi sia, prima di ogni cosa, la sicurezza e la salute sul posto di lavoro. La misura che si intende adottare va nella direzione della prevenzione e della protezione dei lavoratori. Da questo punto di vista, con Occhiuto, la Calabria è in prima fila.