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Politica

PD Calabria: la sanità, il Porto di Gioia Tauro e la Legge Omnibus


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha commentato gli ultimi sviluppi in materia di Sanità, l’approvazione dell’emendamento per il Porto di Gioia Tauro e il varo della Legge Omnibus.

Sanità: il centrodestra si loda in via formale, ma ammette il fallimento sostanziale

“Mentre il ministro Orazio Schillaci osannava in Cittadella il nuovo corso della sanità calabrese, capace di poter conquistare a breve l’uscita dal commissariamento, il presidente della Lazio e senatore di Forza Italia Claudio Lotito depositava un emendamento con l’approvazione del quale si arriverebbe alla proroga di un altro anno del decreto Calabria. E seppure anche Lotito abbia sottolineato presunti progressi fatti nella gestione della sanità calabrese, di fatto di prosegue con una legge emergenziale apposita che significa esattamente il contrario dell’uscita dal commissariamento e la necessità per la Calabria di essere ancora sotto la supervisione del governo centrale. In buona sostanza Roberto Occhiuto, che pure ha ottenuto i poteri di Commissario per il piano di rientro dal debito sanitario, che erano mancati ai suoi predecessori, ha fin qui fallito. Per la maggioranza di centrodestra, evidentemente, permane ancora l’incapacità della Regione Calabria e del commissario Occhiuto di legiferare in materia.”
Così in una nota i consiglieri del gruppo del PD a Palazzo Campanella. “Le notizie apprese a mezzo stampa – prosegue la nota – evidenziano come il senatore Lotito, incaricato dalla Calabria e dal collega di partito Occhiuto, arriva in soccorso con un emendamento che per l’intero 2024 prevede la proroga delle leggi speciali ed emergenziali per la Calabria. E seppure potrebbe esserci anche qualche risvolto positivo da questa proroga, è chiaro che nessun progresso è stato fatto fin qui e che ci troviamo davanti alla situazione di sempre: bocciatura per la sanità calabrese, perché la proroga del decreto riconsegna a Occhiuto poteri speciali allungando i tempi del commissariamento perché, fin qui, è evidente, il governatore non è stato in grado di rispettare il cronoprogramma per fare uscire la Calabria dalla gestione commissariale. Detto in altri termini – spiegano ancora i consiglieri dem – è Occhiuto che non ha fatto i compiti a casa e per tramite di Lotito fa chiedere al governo un altro anno di decreto Calabria. Nell’emendamento si legge che la situazione dei Livelli Essenziali di Assistenza non è gestibile dalla Calabria, che l’erogazione dei servizi minimi è in alto mare e che, soprattutto, le Aziende sanitarie e ospedaliere possono continuare a essere governate da commissari senza dover attingere a graduatorie per direttori generali. Se non è una bocciatura politica e generale della gestione della sanità calabrese questa, davvero non sapremmo come altro interpretare l’emendamento Lotito. E vi è pure di più: l’ammissione di un gravissimo errore per quanto riguarda l’impignorabilità per ASP e AO sommerse dai debiti. Pesantemente ripresi anche dall’Unione Europea – conclude la nota del gruppo del PD – governo centrale e regionale altro non hanno potuto fare che correggere ed eliminare l’impignorabilità fraudolenta fin qui mantenuta in vita per le ASP. A conti fatti l’emendamento Lotito, utilizzando termini calcistici a lui cari, è un gol a porta vuota per l’allungamento a data da destinarsi del commissariamento della sanità calabrese.”

Soddisfazione per l’approvazione della mozione unitaria per il Porto di Gioia Tauro

«Siamo soddisfatti per avere contribuito a trovare una sintesi tra le due mozioni in discussione per il futuro del porto di Gioia Tauro, una presentata dal centrodestra e l’altra dal gruppo del PD».
A sostenerlo il capogruppo dem a palazzo Campanella Mimmo Bevacqua dopo l’approvazione, all’unanimità, di una mozione unitaria dopo il confronto fra le varie forze politiche. Una mozione che impegna il governo ad adoperarsi per fare in modo che la direttiva dell’Unione Europea che propone la tutela dell’ambiente e la riduzione dei gas nocivi non abbia conseguenze negative sullo sviluppo del porto di Gioia.
«Una sintesi fondamentale – sottolinea il capogruppo dem Bevacqua – in quanto tiene insieme la salvaguardia dell’ambiente, obiettivo che si propone la direttiva UE, con la salvaguardia del tessuto socio-economico della nostra terra. Se da un lato occorre prestare la massima attenzione ai cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni di gas serra, è altrettanto importante difendere e valorizzare l’operatività della principale struttura portuale calabrese, nevralgica per il futuro della nostra Regione. Le azioni propedeutiche alla tutela dell’ambiente e utili a mitigare gli effetti del riscaldamento globale non possono e non devono ignorare i tempi e i modi per evitare che la transizione energetica si tramuti in tragedia economica e sociale. Tenere insieme queste esigenze – ha concluso Bevacqua – è l’obiettivo fondamentale della mozione unitaria che è stata approvata all’unanimità dal Consiglio, facendo registrare una buona pagina per l’Assemblea e un risultato importante nell’interesse dei calabresi. Recepiamo, pertanto, positivamente anche l’invito rivolto dal presidente Occhiuto a coinvolgere ogni Istituzione che possa dare un contributo a una soluzione possibile e necessaria. A tal fine, come gruppo PD, abbiamo già coinvolto l’europarlamentare Pina Picierno e nei prossimi giorni scriveremo al Commissario europeo Paolo Gentiloni per chiedere un apposito incontro sul tema.»

Legge omnibus: «Consiglio calpestato nella dignità»

«L’ennesimo provvedimento di cosiddetta manutenzione legislativa arrivato in Aula in questa legislatura dovrebbe suscitare un certo imbarazzo non solo tra le fila della minoranza, ma anche tra quelle della maggioranza.»
Così il capogruppo Bevacqua, che ha illustrato la posizione dem davanti all’ennesimo provvedimento omnibus che il centrodestra ha fatto arrivare in Consiglio all’ultimo istante.
«Mai la qualità del processo legislativo è stata così bassa nella storia del regionalismo e le manutenzioni legislative si susseguono ormai con una cadenza talmente ravvicinata da umiliare la dignità del Consiglio. Nell’ultima seduta si è proceduto alla correzione di ben 9 leggi del 2023, approvate solo pochi mesi fa e già necessitanti di correzioni sostanziali. Incredibili – spiega Bevacqua – le manchevolezze che si vanno a sanare della riforma dei Consorzi di bonifica ed è inutile ricordare quanto abbiamo insistito a suo tempo per indurre l’attuale maggioranza ad aprire un dibattito serio in materia e, invece, si è arrivati addirittura a porre la fiducia pur di azzerare qualsiasi discussione. Adesso scopriamo che, addirittura, ci si era dimenticati di specificare le coperture finanziarie per qualcosa come 14.000.000 che il centrodestra ha definito come un refuso. Almeno la maggioranza avrebbe dovuto dichiarare l’errore e l’umiltà di ammettere la necessità di una correzione, probabilmente richiesta successivamente all’approvazione dai rappresentanti dei Consorzi. E la situazione peggiora – ha detto ancora Bevacqua – se si passano in esame le altre modifiche proposte all’Aula. Sul limite dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente per gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, ad esempio, si interviene nuovamente oggi dopo essere intervenuti il 2 agosto e il 29 settembre scorsi: stiamo parlando di un intervento ogni mese. La legge relativa ai cosiddetti Cammini di Calabria, approvata a marzo, nel suo primo articolo, dimentica che esiste una Legge quadro del 1991 sulle aree protette, mentre la legge sulla biodiversità approvata a maggio ha dimenticato i necessari richiami alle linee guida nazionali approvate in Conferenza Stato-Regioni. E poi, il capolavoro dei capolavori: una legge di manutenzione che cancella articoli di una legge di manutenzione approvata a maggio scorso (LR nº 24 del 26 maggio 2023).»
«In un anno e mezzo – ha concluso Bevacqua – oltre alle 39 Leggi consistenti in modifiche e integrazioni, sono arrivati in Aula 59 interventi di manutenzione normativa. Una situazione allarmante, già trapelata anche a Roma, dove si comincia a criticare un Consiglio poco qualificato e attento ai provvedimenti legislativi. L’invito del gruppo del PD, pertanto, è quello di procedere a una valutazione migliore di ciò che produciamo e di impiegare il tempo necessario nell’esame dei testi di legge, senza una fretta inspiegabile che spesso diventa superficialità. Anche i presidenti di Commissione dovrebbero riflettere di più e una proposta che lanceremo, come PD, sarà quella di riattivare il Comitato per l’efficacia e l’efficienza delle leggi, senza aumento delle spese, in cui maggioranza e minoranza discutono insieme per valutare la qualità delle leggi e le loro ricadute concrete per la Calabria.»


GRF

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