ADVST
PoliticaRegione

PD Calabria: il dimensionamento scolastico, il rapporto GIMBE e le criticità del governo regionale


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha commentato i dati relativo al dimensionamento scolastico e del rapporto del Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze, che evidenziano le criticità dell’azione del governo regionale.

“Il dimensionamento scolastico farà perdere 79 autonomie e centinaia di posti di lavoro”

«I dati relativi al dimensionamento della rete scolastica calabrese destano profonda preoccupazione, smentiscono le dichiarazioni del governatore Roberto Occhiuto e dell’assessore Giusi Princi e non possono essere sottovalutati.»
Il gruppo del PD in Consiglio regionale analizza gli impatti del dimensionamento sulle scuole della Calabria ed esprime tutta la propria preoccupazione per una situazione che sta diventando letteralmente esplosiva.
«Il piano elaborato dal governo regionale prevede la soppressione di 79 autonomie sul territorio regionale (Cosenza -29; Catanzaro -14; Crotone -8; Reggio Calabria -17; Vibo Valentia -11), per un totale che scenderebbe da 360 a 281. “Non si capisce, dunque – spiegano ancora i consiglieri dem – come la giunta regionale possa avere annunciato un aumento delle autonomie scolastiche con l’applicazione dei nuovi criteri di dimensionamento. Solo nella provincia di Cosenza l’eventuale perdita delle autonomie  produrrebbe un calo del personale di segreteria di circa 552 unità. Si tratta di una situazione inaccettabile anche perché la scure del dimensionamento verrebbe ad abbattersi sulle scuole più piccole, situate nei centri periferici dell’entroterra, con le inevitabile conseguenze su studenti e famiglie che sarebbero costretti a percorrere centinaia di Km per arrivare nelle scuole più grandi delle città più popolose. Un’ulteriore penalizzazione per i Comuni più disagiati che verrebbero ancora più isolati e vedrebbero aumentare esponenzialmente il rischio del proprio spopolamento. E in ogni caso – prosegue la nota dem – si tratta di interventi che vanno in senso contrario rispetto al rafforzamento del diritto allo studio che proprio maggiori tutele dovrebbe avere nei piccoli Comuni. Condividiamo, dunque – concludono i consiglieri dem – le preoccupazioni espresse dalla Confederazione Generale Italiana del Lavoro in ordine al piano presentato dalla giunta, senza nessun confronto con i soggetti preposti, e insieme a tutte le forze sane della Calabria daremo vita a tutte le iniziative necessarie per difendere il diritto allo studio ed evitare che vengano cancellati centinaia di posti di lavoro per le scelte scellerate dei governi di centrodestra.»

“Il rapporto del GIMBE boccia il sistema sanitario regionale”

“Il sistema sanitario regionale calabrese è inadempiente (la definizione è tecnica, purtroppo, e non mediatica) nella prevenzione, nell’erogazione di servizi ospedalieri e in quelli distrettuali, le cosiddette griglie dei Livelli Essenziali di Assistenza che mostrano lo stato di salute della nostra sanità. Il rapporto del GIMBE, con elaborazione dati del ministero, è impietoso e conferma quanto sia lontana la Calabria dallo standard di civiltà del Centronord del Paese. Ecco perché chiediamo ancora una volta, e a gran voce, che si sospenda il progetto di autonomia differenziata. È del tutto evidente che il decreto Calderoli determinerebbe una catastrofe per la Calabria.”
Così, in una nota, il capogruppo PD in consiglio regionale Mimmo Bevacqua. “Con una sorta di sanatoria a saldo e stralcio – continua Bevacqua – il governo sta lavorando a una nuova piattaforma, una nuova griglia di valutazione dei servizi minimi di assistenza sanitaria. Con il passaggio dai LEA ai Livelli Essenziali di Prestazione, che poi significa ripartiamo da zero e chi s’è visto s’è visto, si verrebbe a determinare una situazione nella quale soltanto le regioni virtuose continueranno ad erogare servizi minimi di qualità. Come evidenzia lo stesso GIMBE, del resto – prosegue Bevacqua, – si sta procedendo speditamente all’isolamento di una parte del Paese (il Mezzogiorno con Calabria in testa), con la sua popolazione costretta a emigrare o ad accontentarsi di servizi minimi ormai irrecuperabili al cospetto di quelli offerti dal Centronord, ormai consolidato verso una qualità stratificata. Un quadro allarmante per la Calabria, che richiederebbe uno sforzo unitario da parte di tutta la classe politica universalmente considerata, senza distinzioni di partito. Gli indicatori su base 2020 e 2021 segnalano una Calabria ampiamente in coda nell’erogazione dei servizi minimi. Anche in un quadro complessivo e nazionale di ripresa dei LEA generato dall’uscita dalla pandemia, la Calabria è quella che cresce meno in rapporto alle altre, al punto da risultare ancora inadempiente in tutti e tre i parametri di riferimento. Ma il peggio, purtroppo, deve ancora venire, se dovesse andare in porto in ogni sua dinamica la riforma Calderoli. Ecco perché chiediamo ancora una volta che la rappresentanza politica calabrese faccia quadrato contro il progetto del governo centrale. Spiace constatare – conclude Bevacqua – che il commissario e presidente di Regione Occhiuto non abbia ancora preso una posizione netta e chiara sul punto, avallando di fatto l’autonomia differenziata. Si ha il coraggio e l’autonomia politica di ammettere che con il disegno Calderoli i calabresi non avranno mai più garantito il diritto alla salute nella propria regione? Occhiuto ha questo coraggio e questa autonomia?”

Raffaele Mammoliti: “L’attività legislativa del centrodestra non dà risposte alla Calabria”

Mentre la Calabria brucia e il mare è inquinato, arrivano i dati diffusi dal GIMBE a completare il quadro. L’ultimo rapporto offre risultati impietosi sul sistema sanitario regionale e sui servizi offerti ai cittadini. Una situazione generale di assoluta emergenza che lascia indifferente la maggioranza al governo della Calabria che continua a sfornare provvedimenti legislativi sicuramente utili, ma non certamente collegati alla priorità e all’emergenza di cui avrebbe bisogno la Calabria. Questo governo regionale passerà alla storia per aver estinto una categoria come i forestali, che hanno svolto un ruolo prezioso nella politica di tutela, presidio del territorio e rigenerazione del patrimonio forestale, che purtroppo rischia di essere devastato per incuria e per l’intransigente ostinazione del governo regionale che punta quasi esclusivamente a spegnere gli incendi piuttosto che a prevenirli. Non consentiremo oltre che si proceda in questa maniera e rilanceremo la nostra proposta che punta alla prevenzione attraverso il presidio del territorio con qualificate risorse umane e tecnologiche per valorizzare l’immenso patrimonio boschivo di cui dispone la Calabria.
Relativamente alla sanità è preoccupante lo studio del GIMBE che dimostra come, nonostante qualche lieve miglioramento, la Calabria, per le cure essenziali, è completamente bocciata e inadempiente. In tale direzione promuoverò nei prossimi giorni un’iniziativa pubblica per meglio affrontare l’insieme delle criticità sanitarie in cui versa la nostra regione, specificatamente nel territorio vibonese che è il territorio nel quale la crisi del sistema sanitario regionale si manifesta in maniera più acuta. Infine voglio ancora evidenziare come il Consiglio regionale continui a portare in aula provvedimenti senza il preventivo passaggio nelle Commissione competenti, mentre le proposte di legge da me depositate da oltre un anno, non sono state nemmeno calendarizzate. Un governo regionale che ha piegato così deplorevolmente il funzionamento delle istituzioni alla mera logica di maggioranza forse non si era mai visto in cinquant’anni di regionalismo.


GRF

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button