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Ultime dalla Metrocity: Il ricordo delle vittime di Natile di Careri e il Festival dell’Aria


Edil Merici

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha partecipato alla commemorazione di Caterina Pipicella dei suoi due figli deceduti in un incidente d’auto a giugno e al Festival dell’Aria.

Natile di Careri: “Lo Stato nella Locride ha fallito”

«Lo Stato, nella Locride, ha fallito. Qui, per tanto e troppo tempo, il territorio è stato depauperato di ogni cosa: hanno tolto il diritto alla salute, quello all’istruzione o alla mobilità. La Locride è stata privata di tutto, compresi i suoi figli strappati da uno Stato assente da 30 anni. Se ogni sindaco, svestita la casacca di partito, non inizia a ragionare e lavorare in sinergia nel solo interesse delle comunità, questo risarcimento non ce lo potrà mai ripagare nessuno». Così il sindaco metropolitano ff Versace in piazza De Gasperi, a Natile di Careri, è intervenuto alla manifestazione Mai più vite spezzate, l’iniziativa dedicata alla memoria di Caterina Pipicella e dei suoi figli Giusy e Giovanni Marvelli, di appena 13 e 10 anni, e di tutte le vittime della Strada Provinciale 2 diramazione Careri-Natile-Platì.
Prima del confronto in piazza, al quale hanno preso parte anche i consiglieri metropolitani Domenico Mantegna e Rudi Lizzi, l’assessore regionale Giovanni Calabrese, e gli amministratori dei Comuni di Africo, Bovalino, Samo, Platì, Natile, San Luca, Benestare e Locri, Versace, insieme al consigliere Mantegna e all’assessore natilese Antonio Amato, ha voluto incontrare Pietro Marvelli, marito e padre delle vittime del tragico incidente del giugno scorso in cui persero la vita moglie e i due figlioletti. Un momento di forte condivisione emotiva, in cui il dolore dell’uomo e della famiglia ha toccato profondamente il ff. «Da lui – ha detto Versace – non è arrivata alcuna rivendicazione di vendetta, ma la richiesta che quel dramma che gli ha sconvolto l’esistenza non si abbatta su nessun altro. Pietro, persona dalla compostezza e dalla dignità infinite, ha dato una lezione a ognuno di noi.»
«Solo insieme – ha ribadito l’inquilino di Palazzo Alvaro ai cittadini riuniti in piazza, – al di là delle appartenenze politiche, possiamo dare una risposta a Pietro e al territorio intero. Ci sono battaglie che dobbiamo obbligatoriamente abbracciare in sintonia, a partire dalla richiesta di risposte al protocollo d’intesa che giace, da tempo immemore, sulla scrivania del ministro Matteo Salvini e che impegna l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade a riacquisire le strade che la Città Metropolitana, da sola, non può più gestire. Il Governo ha firmato questo accordo con tutti gli enti intermedi d’Italia, a esclusione della sola Reggio». E ancora: «Per le strade calabresi Palazzo Chigi ha stanziato 3.000.000.000, ma al nostro comprensorio sono toccati appena 300.000 € per la sola galleria di Palazzi, un’altra arteria tristemente conosciuta come la strada della morte. La colpa è da ascrivere a una politica assente da 30 anni, ad uno Stato che nella Locride non si vede.»
«Siamo l’unica Città Metropolitana del Paese – ha continuato – a non aver ricevuto le funzioni delegate da parte della Regione Calabria. È bene che queste cose ce le diciamo tutti e tutti dobbiamo remare dalla stessa parte per portare avanti le istanze del territorio.»
A chi invoca la realizzazione di nuove strade, il sindaco metropolitano ff ha risposto in maniera ferma: «Non ne abbiamo bisogno. Ciò che serve al comprensorio e alle comunità è che si mettano in ordine le strade che già esistono. Sappiamo che le arterie promesse non verranno mai alla luce. Serve che la viabilità esistente venga messa in sicurezza. Saremo ben lieti di ringraziare se e quando arriveranno altre opere, ma abbiamo delle priorità. In questo senso, nell’assessore Giovanni Calabrese riconosco un alleato per il territorio locrideo. Abbiamo la necessità e siamo pronti a collaborare se le risorse che esistono verranno investite rispetto a una programmazione che i sindaci del territorio sanno dove e come debba essere fatta. È l’appello che rivolgo ai colleghi – ha ribadito Versace in conclusione – mettete da parte le casacche di partito e sediamoci allo stesso tavolo formando un fronte comune e unanime per affrontare, davvero e in maniera definitiva, i bisogni, le urgenze e le emergenze reali dei nostri territori».

Festival dell’Aria: ecco come Reggio si è preparata alle Frecce Tricolori

«Un caloroso benvenuto a nome della Città metropolitana, del Consiglio metropolitano e di tutti gli Enti che hanno voluto fortemente in maniera sinergica, portare a Reggio lo spettacolo dell’aria d’eccellenza con le nostre amate Frecce Tricolore. L’affetto che tutto il territorio reggino dimostra a ogni spettacolo della pattuglia acrobatica ci riempie d’orgoglio, con presenze sempre maggiori e un interesse che testimoniano un antico legame ed una passione davvero sincera». Così il sindaco metropolitano ff Versace, ricevendo a Palazzo Alvaro, insieme al consigliere metropolitano Giovanni Latella e al sindaco ff del Comune Paolo Brunetti, una delegazione dei piloti delle Frecce Tricolore, guidate dal tenente colonnello Stefano Vit, comandante della Pattuglia Acrobatica Nazionale esibitasi domenica pomeriggio sul lungomare monumentale Falcomatà all’interno del Festival dell’Aria.
Nel corso dell’incontro è stata donata una splendida litografia in edizione limitata, che celebra i 50 anni del ritrovamento dei Bronzi di Riace, e una particolare pubblicazione a tema. «Per la nostra città – ha invece detto il sindaco ff di Reggio Brunetti – la vostra presenza non rappresenta solo uno spettacolo aereo, ma assume una valenza molto più forte, è ricordare a tutti noi che facciamo parte dello Stato e dell’Italia. Questa attenzione che avete avuto nei nostri confronti, accettando l’invito dell’Aero club dello Stretto – ha concluso – vuol dire che lo Stato è presente e noi tutti siamo fieri di farvi parte.»
Il Festival dell’Aria è promosso dalla Città Metropolitana in collaborazione con il Comune, e realizzata da Sviluppo della Provincia di Reggio con il supporto tecnico dell’Aero club dello Stretto, rappresentato nell’occasione dal presidente Rino Sculco e dal vicepresidente Demetrio Lavino. «Fare parte delle Frecce Tricolore per tutti noi è una grande responsabilità, nel momento in cui indossiamo la tuta azzurra, siamo ben consci che non rappresentiamo solo tutti i nostri colleghi piloti dell’Aeronautica militare o le altre forze armate italiane. In più, quando andiamo all’estero, rappresentiamo in sistema Paese» ha detto il comandante della pattuglia acrobatica Vit aggiungendo:«Cerchiamo di farlo attraverso il volo acrobatico collettivo che è qualcosa di assolutamente simbolico, con dieci aerei che volano e due metri di distanza a 650 km/h con delle manovre che sembrano pericolose e incredibili. Di fatto di pericoloso non c’è nulla, perché all’interno degli aerei ci sono dieci persone che operano insieme in maniera coordinata. Il fatto simbolico che riteniamo possa rappresentare l’attitudine degli italiani nel momento in cui si impegnano a fare squadra e riescono a realizzare delle cose incredibili e spettacolari che noi riproponiamo disegnando il nostro amato tricolore. Volare sullo Stretto – ha evidenziato ancora Vit – è qualcosa di particolare, è una cornice orografica, geografica unica al mondo. Dal punto di vista tecnico volare qui a Reggio, e l’ho fatto già in due occasioni nel 2015 e nel 2019 anche da capo formazione, non è semplice per più fattori, il primo è sicuramente la variabilità dei venti, il secondo anche un po’ l’orografia del territorio. La conformazione della costa è un po’ anche le colline circostanti, richiedono alcune attenzioni. Con le prove prenderemo meglio le misure e – ha concluso – faremo di tutto per dare il migliore spettacolo, ma i piloti in volo avranno un po’ sudare.»
Dopo le prove generali di sabato pomeriggio, il momento clou del Festival dell’Aria è stato celebrato domenica 30 luglio sul Lungomare monumentale Falcomatà con il lancio dei paracadutisti, poi il passaggio dei mezzi aerei dell’Aero club dello Stretto e delle altre forze armate, fino ad arrivare al passaggio dei jet acrobatici della gloriosa Pattuglia Acrobatica Nazionale.

Festival dell’Aria: lo sport è il veicolo giusto per far volare Reggio

Il cielo dello Stretto è stato fregiato di verde, bianco e rosso al suono roboante dei motori delle Frecce Tricolori. Per tutto il fine settimana il villaggio allestito dalla Città Metropolitana attraverso la SviProRe è stato il punto di riferimento per le attività legate all’esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale, evento promosso da Palazzo Alvaro in sinergia con altri enti territoriali, che rende omaggio all’Aeronautica Militare nel suo centesimo anniversario.
Al villaggio, allestito per l’occasione presso l’area di una rinnovata Stazione Lido/Museo Nazionale, si sono ritrovati migliaia di cittadini per assistere alle prime impressionanti acrobazie della flotta tricolore. Tra simulatori di volo, aree per proiezioni di film e video tematici, padiglioni di promozione e informazione sugli sport aerei e quelli di degustazione delle eccellenze territoriali i numerosi fruitori hanno avuto modo di godere al meglio le iniziative a corredo dello spettacolo finale.
Il tema dello Sport come veicolo per la promozione del territorio è stato al centro del dibattito andato in scena sul palco del villaggio. Coinvolti rappresentanti di istituzioni e associazioni che si sono confrontati sull’opportunità di promuovere le attività sportive quale strumento fondamentale di inclusione, socialità, emancipazione personale e finanche di promozione del territorio a più livelli.
Presenti all’interessante confronto il sindaco ff Brunetti, per il Comune, il consigliere delegato allo sport Latella, il presidente di SviProRe Michele Rizzo, il referente di NewKiteZone Agostino Martino, la presidente dell’associazione Nuovi Orizzonti, Tesori del Mediterraneo Natalia Spanò e Antonello Scagliola in rappresentanza del Comitato Italiano Paralimpico.
Brunetti ha evidenziato l’alto valore dell’iniziativa, organizzata dalla Città Metropolitana assieme al Comune e alla Regione, ricordando a tutti i presenti che finalmente il Comune si presenta oggi alla città con un bilancio su cui non grava più la scure del predissesto con l’opportunità, finalmente, di poter investire cospicue somme nel settore dello sport e, in particolare, sull’impiantistica, che merita una particolare attenzione: «Nella nostra città è possibile fare sport legati al mare e al vento che possono svolgersi qui come in soli pochi altri posti dell’intero Paese. Su Punta Pellaro, a proposito, abbiamo scelto di investire proprio nel Parco del Vento e, tra burocrazia e vari ostacoli, riusciremo prossimamente a iniziare i lavori con tutta la determinazione a consegnarlo alla città.»
Alle parole di Brunetti hanno fatto eco quelle del consigliere Latella che, con grande entusiasmo per il Festival ha voluto rilanciare alcuni concetti citando degli sforzi già posti in essere per riportare a Reggio lo sport a grandi livelli. «Il giro ciclistico della Città Metropolitana è stato solo uno degli eventi che, aggiungendolo a questo e ad altri in programma, vogliono portare la città a livelli nazionali in ogni suo segmento sportivo per le eccellenze che produciamo, malgrado mille difficoltà.»
«Dobbiamo cambiare il paradigma di chi vuole lasciare la città perché non trova opportunità di sviluppare e realizzare i propri progetti e le proprie ambizioni investendo molto proprio in un settore come lo sport che ha il potere di formare cittadini modello, sviluppare senso di appartenenza, promuovere buone pratiche e divenire elemento attrattivo anche per il nostro territorio.»
Soddisfatto anche il sindaco ff della Città Metropolitana Versace, presente al villaggio durante il dibattito nella giornata di venerdì. «Lo spettacolo delle Frecce Tricolori ha sempre rappresentato un momento molto atteso per la città di Reggio e per l’intero territorio – ha spiegato – si tratta di un evento fortemente voluto dalla Città metropolitana e che ci auguriamo abbia delle ricadute turistiche e di promozione del territorio importanti. Del resto – ha concluso – l’affetto che riscuote la pattuglia acrobatica è facilmente riscontrabile anche passeggiando per la città.»


GRF

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