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CronacaReggio Calabria

Carabinieri: una truffa al SSN, due discariche abusive e un sequestro di armi e munizioni

Continuano le attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri dell’area metropolitana di Reggio Calabria che, negli ultimi giorni, hanno denunciato medici e un farmacista per una truffa al Sistema Sanitario Nazionale, scoperto due aree adibite a discarica e sequestrato armi e munizioni detenute illegalmente.

NAS denuncia medici e un farmacista per truffa ai danni del SSN

I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Reggio Calabria, a conclusione di un’articolata attività investigativa denominata Archifarm, hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, nei confronti di un farmacista e della società di cui è legale rappresentante e di sei medici di medicina generale, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa in concorso, falso ideologico e gestione non autorizzata di rifiuti.
Le indagini del NAS, condotte dal Novembre 2020 al Luglio 2022, supportate da attività tecniche di intercettazioni telefoniche, acquisizioni e analisi di prescrizioni mediche e documenti contabili, nonché testimonianze di numerosi pazienti, avrebbero permesso di ricostruire, allo stato degli atti e fatte salve le successive valutazioni di merito, che i medici di famiglia, tutti operanti nella Piana di Gioia Tauro, si erano resi protagonisti in concorso con il farmacista della cosiddetta truffa delle fustelle, ovvero redigevano ricette mediche per medicinali mai dispensati ai pazienti, del tutto ignari delle prescrizioni a loro carico, ma per i quali comunque veniva illecitamente richiesto il rimborso al SSN.
I Carabinieri hanno ascoltato numerosi pazienti, tra i quali molti anziani e con gravi patologie, che dichiaravano di non aver mai assunto i farmaci prescritti a loro nome né tanto meno di essersi recati presso la farmacia ove ne risultava la dispensazione. I militari hanno sottoposto a sequestro penale oltre 2.500 confezioni di farmaci in corso di validità, la maggior parte dei quali destinati alla cura delle patologie da contagio Covid-19, trovati abbandonati sul greto del torrente della località Archi di Reggio Calabria, e di cui circa la metà riconducibili all’attività posta in essere dagli odierni indagati.
Durante la medesima indagine il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura, emetteva un Decreto di Sequestro Preventivo a carico della Farmacia e del rappresentante legale, di 19.941 €, ovvero il danno economico che la presunta truffa avrebbe causato ai danni del SSN.

Scoperte due aree adibite a discarica

I Carabinieri della Stazione di Melicucco, in due differenti controlli, hanno deferito in stato di libertà quattro melicucchesi ritenuti gravemente indiziati di aver violato il testo unico in materia ambientale, in particolare realizzando delle vere e proprie discariche abusive, con grave rischio per l’inquinamento dell’ambiente.
Nello specifico, i militari della locale Stazione, in collaborazione con la Stazione Carabinieri Forestali di Cittanova, hanno denunciato due coniugi che, nei pressi della loro abitazione, avevano accumulato circa 350 portiere e un’ottantina di cofani di automobili, nonché decine di cerchi e sezioni di parti meccaniche di veicoli vari. L’area è stata sottoposta a sequestro.
In un’altra zona di contrada San Fili i militari melicucchesi hanno riscontrato un’analoga situazione, con l’accumulo di circa 650 tra cofani e portiere, 50 pneumatici, diverse parti di motori, 4 autovetture e un autocarro, il tutto in stato di abbandono; due persone sono state denunciate e anche in questo caso l’area è stata sottoposta a sequestro.
In entrambi i casi, tutto il materiale (tra cui parti di motori) ritenuto, tra l’altro, di dubbia provenienza, era esposto alle intemperie e, spesso, appoggiato direttamente a terra, con forte rischio di inquinare il suolo sottostante.
I servizi, condotti d’iniziativa, rientrano in una più ampia strategia di contrasto posta in essere dall’Arma dei Carabinieri in Calabria che, negli ultimi mesi, ha visto una sempre maggiore attenzione ai reati contro l’ambiente, con importanti attività di contrasto e di controllo preventivo che sinora hanno portato a segnalare all’Autorità Giudiziaria decine di violazioni penali e amministrative.
Per i soggetti deferiti, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari.

Un arresto e due denunce in seguito al ritrovamento di armi e munizioni

Nei giorni scorsi i Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, affiancati dai colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo svolto nel comune di Melicucco finalizzato al contrasto della detenzione illecita di armi e munizioni, hanno effettuato perquisizioni locali e domiciliari nel centro abitato e nelle campagne intorno al comune della Piana.
All’esito dei controlli, un 36enne è stato arrestato in flagranza di reato poiché gravemente indiziato di detenzione illegale di una pistola, marca Walther, modello PP, calibro 7,65, completa di due caricatori e 8 proiettili dello stesso calibro, rinvenuta dai militari all’interno di uno scooter custodito in una rimessa. L’uomo, su disposizione del sostituto Procuratore di turno della Procura di Palmi è stato sottoposto agli arresti domiciliari e, dopo l’udienza di convalida, il giudice ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
All’interno di un altro veicolo presente nella medesima area, sono state rinvenute 25 cartucce a pallettoni per fucile da caccia cal. 12,, per le quali è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Palmi un 67enne, proprietario del mezzo, per l’ipotesi di reato di detenzione illecita di munizioni.
Un altro melicucchese, 44enne, è stato deferito sempre per il reato di detenzione illecita di munizioni poiché all’interno di un autocarro di proprietà della sua ditta individuale sono stati rinvenuti due sacchetti in cellophane contenenti munizioni di vario calibro. Quasi 150 proiettili cal. 9×21 mm e 62 cartucce cal. 7,62×39 mm, idonee a essere utilizzate anche nei fucili mitragliatori automatici.
Infine, in un terreno di proprietà demaniale, sono state rinvenuti e sequestrati oltre 120 proiettili per pistola di vario calibro: 38 cal. 357 Magnum; 48 cal. 32; 30 9mm, 2 cal. 7,65 mm e 2 cal. 22, nonché 22 cartucce a pallettoni per fucile cal. 12 e anche parti di arma: in particolare, in un calcio artigianale e un serbatoio per pistola cal. 22.
Nei confronti delle persone segnalate all’Autorità Giudiziaria, il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, fatta salva ogni ulteriore determinazione nei confronti degli indagati.


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