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PD Calabria: il Reddito di Cittadinanza, l’ospedale della Sibaritide e la manifestazione sulla Vara


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha commentato l’abrogazione del Reddito di Cittadinanza, la situazione del cantiere dell’Ospedale della Sibaritide e le modalità con cui è stata organizzata la manifestazione sulla storia della Vara.

Raffaele Mammoliti: “L’abrogazione del Reddito di Cittadinanza metterà in ginocchio la Calabria”

L’abrogazione del RdC rischia di mettere in ginocchio migliaia di famiglie e di lavoratori poveri in tutta Italia. Una situazione che si aggraverà ancora nei prossimi mesi con la progressiva perdita del reddito da parte dei percettori, che avrà conseguenze ancora più gravi in una Regione dal tessuto sociale particolarmente fragile come la Calabria. Non sono dunque più rinviabili misure urgenti e adeguate per far fronte a quella che potrebbe divenire un’autentica emergenza sociale.
La difficile situazione di vulnerabilità economico/sociale e occupazionale della Calabria richiede a tutti i livelli di governo la predisposizione di provvedimenti adeguati per fronteggiare la preoccupante ricaduta a seguito dell’abolizione del RdC. Nella nostra Regione, come riportato dal Bilancio Sociale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale presentato a Dicembre 2022 alla Cittadella alla presenza del Presidente Roberto Occhiuto, si registrano oltre 100.000 percettori.
Per tale ragione ritengo assai utile un coinvolgimento di tutti gli attori competenti a partire dal terzo settore, i Sindaci, le Organizzazioni Sindacali al fine di predisporre con la necessaria urgenza un Piano di contrasto alla Povertà e un contestuale Piano straordinario del Lavoro. Occorre utilizzare proficuamente tutte le risorse disponibili e garantire la presa a carico delle persone attraverso un approccio multidisciplinare in grado di poter garantire servizi, reddito e lavoro. A tal fine e in tale direzione ho presentato un’interrogazione a risposta scritta al presidente della giunta regionale per sapere quali e urgenti provvedimenti si intendano adottare per far fronte nell’immediato al disagio di quanti si sono visti revocato e/o non si vedranno rinnovare il RdC. E inoltre, per conoscere quali provvedimenti si intendano adottare, nel medio e lungo periodo, per assicurare politiche efficaci di sostegno al reddito a quanti, pur trovandosi in condizioni di povertà, risulteranno esclusi dai criteri per l’assegnazione dell’assegno di inclusione.

Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci sul cantiere dell’Ospedale della Sibaritide

“Preoccupa lo stato di avanzamento dei lavori relativo alla realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide che la cittadinanza aspetta fin dal 2013. Nonostante le ripetute rassicurazioni siamo davanti a uno stop dei lavori con il cantiere che nei fatti è fermo fin dal novembre 2022.”
A sostenerlo sono i consiglieri regionali del PD Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci, che annunciano un’interrogazione alla giunta regionale per avere elementi di certezza sullo stato dell’arte e sul reale cronoprogramma che possa portare alla definitiva costruzione del nuovo nosocomio.
“Il cantiere inoltre – proseguono i due – continuerà a restare fermo almeno fino all’approvazione della perizia di variante sanitaria e tecnologica e del Piano economico finanziario. Una volta approvato il piano, serviranno almeno sei mesi per stipulare i contratti principali con i fornitori primari e approvvigionare i materiali principali. Oltre all’aumento dei costi al quale si dovrà fare fronte per l’adeguamento dell’opera non si può dimenticare che dal dopo pandemia, e con la guerra in Ucraina ancora in corso, i tempi per all’approvvigionamento dei materiali si sono quadruplicati, facendo ulteriormente lievitare le spese.”
“Il punto di riferimento per la realizzazione dell’opera e cioè Domenico Petrone, originario di Rossano, fin qui è stato garanzia di affidabilità e celerità e siamo certi – dicono ancora Bevacqua e Iacucci – che farebbe di tutto per realizzare il nuovo ospedale in tempi record, abbattendo i cinque anni che in media si possono ipotizzare facendo riferimento alle statistiche nazionali per opere similari. Adesso, però, rischiamo anche di perdere l’ingegnere Petrone, che starebbe valutando le dimissioni anche a causa dello stop al cantiere.”
“Serve insomma fare in fretta e vederci chiaro – dicono ancora i due consiglieri del PD – anche perché ai tempi già calcolati vanno aggiunti circa sei mesi per i collaudi della struttura e delle apparecchiature sanitarie per il rilascio dell’agibilità da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Non si può pensare, dunque di impiegare meno di quattro anni da quando avverrà l’approvazione e a oggi nulla risulta approvato e nemmeno sappiamo quando lo sarà. Nel frattempo, però, sono stati depotenziati il Giannettasio e il Compagna, i due presìdi ospedalieri dello spoke di Corigliano Rossano creando ulteriori difficoltà ai cittadini del popoloso comprensorio mettendo a rischio il diritto alla salute. Serve dunque un cronoprogramma chiaro e interventi tampone per affrontare al meglio il periodo che servirà per la realizzazione del nuovo ospedale. Per questo nei prossimi giorni depositeremo apposita interrogazione per avere i chiarimenti necessari dal governo regionale.”

«Nessun invito da Filippo Mancuso per la manifestazione sulla storia della Vara»

«È davvero con grande rammarico che mi trovo costretto a segnalare l’ennesimo sgarbo istituzionale da parte del centrodestra alla guida della Regione e del Consiglio regionale.»
Ad affermarlo è il vicepresidente di minoranza del Consiglio regionale Iacucci dopo la manifestazione organizzata alla sala Federica Monteleone per la presentazione della concessione in comodato d’uso gratuito delle gigantografie raffiguranti la storia della Vara e le pratiche devozionali a Maria della Consolazione.
«Un’iniziativa importante per la Città di Reggio Calabria, per i suoi fedeli e per lo stesso Consiglio regionale – spiega Iacucci – che però è stata organizzata senza alcuna attenzione per la minoranza di centrosinistra e per gli attori che hanno reso possibile il restauro della Vara e l’ospitalità gratuita nei locali di Palazzo Campanella. Neanche come presidente di minoranza – precisa ancora Iacucci – ho ricevuto un formale invito per prendere parte all’iniziativa che, a quanto pare, sarebbe stata organizzata da soggetti del tutto esterni al Consiglio e che ha registrato parecchie assenze tra i rappresentanti di Comune e Città Metropolitana, oltre che degli esponenti dei centrosinistra della deputazione reggina. Né può essere taciuto che nessun riferimento è stato fatto al lavoro svolto dall’ex presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, oggi senatore, che fu all’epoca colui che rese possibile il restauro della Vara rendendo il Consiglio regionale della Calabria protagonista anche con la sala dei lavori fruibile al pubblico con padiglioni e iconografiche relative sia alla storia della Patrona di Reggio Calabria sia ai lavori in atto.»
«La corsa ad accaparrarsi meriti e primogeniture non ci interessa e il lavoro che svolgiamo da sempre – afferma ancora Iacucci – è sempre ed esclusivamente volto all’interesse della Comunità. Non possiamo però non esprimere disappunto per la gestione sempre di parte e ad excludendum del centrodestra anche davanti a vicende e questioni che non dovrebbero avere nessun colore politico. Del resto anche la gestione delle Commissioni, delle sedute di Consiglio e delle prerogative dei gruppi consiliari e degli stessi consiglieri regionali sono contrassegnati dall’assenza di qualsiasi garbo istituzionale e di rispetto dei diritti della minoranza. Spero davvero che questa sia l’ultima occasione in cui siamo costretti ad esprimere il nostro vivo rammarico per questo tipo di atteggiamento e che il presidente Filippo Mancuso colga l’occasione per avviare una fase diversa, diventando davvero organo terzo e di garanzia.»


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