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Ultime dalla Metrocity: l’alberghiero di Condofuri, piazza Salazar e la Festa di Polsi


Edil Merici

Proseguono le attività della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la cui giunta, guidata dal sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ha avviato i lavori sulle aree esterne dell’Istituto Alberghiero di Condofuri, affidato piazza Salazar all’Associazione Abakhi e partecipato alla Festa della Madonna della Montagna di Polsi.

Al via i lavori sulle aree esterne dell’Istituto Alberghiero di Condofuri

Il sindaco metropolitano ff Versace, accompagnato dal primo cittadino di Condofuri, Filippo Paino, e da alcuni componenti della giunta del centro ionico, ha consegnato i lavori di completamento delle aree esterne del costruendo Istituto Alberghiero, frutto di un finanziamento di oltre 500.000 € della Città Metropolitana.
«Questa importante struttura – ha detto Versace – riveste un ruolo fondamentale, sotto l’aspetto culturale e sociale, per Condofuri e per l’intera Area Grecanica. I lavori dovrebbero finire entro 150 giorni e rappresentano un determinante passo in avanti per il completamento di un’opera che sarà all’avanguardia e messa a disposizione dei nostri giovani.»
«L’intento della Città Metropolitana e del Comune di Condofuri – ha continuato il sindaco metropolitano ff, ringraziando il sindaco Paino – è quello di continuare a camminare insieme per il raggiungimento di un traguardo molto prezioso». Un ringraziamento, Versace, lo ha rivolto anche al personale del settore Edilizia scolastica di Palazzo Alvaro, al dirigente Giuseppe Mezzatesta e al Responsabile Unico del Procedimento Antonino Familiari, che «si stanno prodigando al massimo per conseguire obiettivi sempre più ambiziosi e concreti per le nostre comunità.»
Il sindaco di Condofuri, Paino, ha parlato di «un’opera pubblica fondamentale per il suo grande impatto sociale.»
«Voglio ringraziare la Città Metropolitana – ha detto – per l’impegno messo in campo. Se oggi i lavori riprendono, infatti, è merito del notevole impulso politico impresso dal sindaco ff Versace, che ha fortemente voluto il completamento di questa struttura.»
Da un punto di vista tecnico, il cantiere si occuperà di completare l’impianto di illuminazione esterna, per il quale sono presenti la quasi totalità dei cavidotti e dei pozzetti di collegamento; saranno integrati i pozzetti e i cavidotti mancanti e forniti i chiusini in materiale composito così come già previsti dal progetto originario. L’intervento interesserà anche l’impianto di raccolta e smaltimento acque integrando la rete con pozzetti, caditoie e griglie di intercettazione collegati alla parte di raccolta dei pluviali esistente. La aree a verde saranno dotate di un impianto di irrigazione per il quale saranno posate le tubazioni di adduzione. Si prevede, infine, la posa in opera di un manufatto prefabbricato da utilizzarsi da parte di e-distribuzione quale cabina di trasformazione MT/BT, dotato di un vano consegna e di un vano misure a servizio dell’Istituto scolastico.
La Città Metropolitana di Reggio Calabria, inoltre, ha in programma un ulteriore investimento, a valere sui residui dell’appalto originario, con il quale si prevede di intervenire sugli edifici del plesso scolastico per completarli esternamente e renderli parzialmente fruibili internamente.
Si prevedono, poi, attraverso un altro impegno economico, il montaggio di tutti gli infissi esterni, compresa la facciata ed i brise-soleil, il completamento di tutti i pavimenti interni nei diversi piani e la realizzazione di ogni dorsale degli impianti tecnologici, di riscaldamento e idrico/sanitario. Nel caso specifico, in questa fase, è in corso la procedura per l’affidamento dei lavori che saranno verosimilmente appaltati entro il mese di settembre con un cronoprogramma di progetto che prevede 90 giorni naturali e consecutivi per vedere ultimate le opere.

L’Associazione Abakhi adotta piazza Salazar

Si è svolta nei giorni scorsi l’iniziativa di presentazione alla cittadinanza dell’adozione della piazza Salazar, spazio comune accanto alla Chiesa di San Salvatore in via Cardinale Portanova, da parte dell’associazione Abakhi, già impegnata nella gestione della Casa di Benedetta, comunità educativa per minori a poche centinaia di metri.
Dopo la bonifica completa degli spazi verdi e la pulizia di tutta la pavimentazione, grazie anche agli interventi di Castore e Tecknoservice, la piazza pullula, finalmente, di bambini e anziani ma anche di molti adolescenti che giocano a basket in un canestro installato da tempo. Un’immagine che costituisce il preludio di un rinnovato interesse per la cura degli spazi e dei beni comuni.
Il Presidente dell’associazione Abakhi, Alessandro Cartisano, ha raccontato e rappresentato alla cittadinanza i motivi della scelta dell’adozione della piazza, che vanno ben oltre l’idea del decoro urbano e della semplice cura del verde. «La presenza della comunità Casa di Benedetta in prossimità della piazza – ha affermato – ci ha fatto immaginare che i ragazzi ospiti possano impegnarsi direttamente non solo nell’animazione e cura della stessa, ma svolgere un ruolo importante, a livello sociale, nell’unire istituzioni e cittadini in un percorso condiviso e affiancato nella rinascita di questo spazio comune: ognuno nel proprio ruolo. La nostra convenzione con l’Ufficio Esecuzioni Penale Esterna, interessa e coinvolge attivamente anche adulti, autori di reato, in un processo di restituzione che prevede percorsi di inserimento sociale suggeriti da loro stessi; percorsi, questi, che danno un valore aggiunto a questa adozione.»
Presenti anche la referente di Libera Elena Crucitti, e il parroco della Chiesa del Santissimo Salvatore Don Antonio. I loro interventi rimarcano e rilanciano quello di Cartisano sottolineando l’importanza di riabitare gli spazi comuni per attivare un percorso di rigenerazione degli stessi che deve e non può non condurre all’idea di comunità; a ogni livello. Dal canto suo Libera specifica che l’adozione di uno spazio non è solo una questione di mera restituzione alla legalità ma sposa, più profondamente, l’idea di giustizia sociale che, di fatto, è e deve essere l’obiettivo: costruire assieme giustizia sociale.
Presenti all’iniziativa anche il Sindaco metropolitano ff Versace e il delegato comunale per adotta il verde Massimiliano Merenda. Versace ha ringraziato l’associazione Abakhi e tutti gli altri soggetti coinvolti per la preziosa visione della scelta di prendersi cura di questo spazio materialmente ma anche immaterialmente con un’idea etico-sociale alta. «Quando in una piazza si vedono bambini a socializzare giocando assieme gioiosi, strappati agli smartphone alienanti e, accanto a loro, anche anziani che sono nonni e nonne allora questa è una conquista significativa per tutti quanti. Ecco perché dobbiamo camminare insieme all’interno di quei processi sociali che mettono al centro il valore delle persone e della comunità. Istituzioni e società civile devono accompagnarsi e supportarsi vicendevolmente.»
Il Consigliere delegato Merenda non ha nascosto la sua soddisfazione per un risultato così importante e bello per l’intero quartiere di Tremulini, frutto di una sinergia e di un percorso di dialogo proficuo e fruttuoso con quelle realtà che oggi hanno deciso di adottare la piazza. «Sono profondamente commosso, oltre che soddisfatto – ha affermato – perché in questo quartiere ci sono cresciuto e questo spazio, per quanto molto diverso e più precario allora, era già un riferimento per bambini e ragazzi del posto. Ecco perché, ora più che mai, la riconquista di questa piazza da parte proprio della cittadinanza ha un significato profondamente positivo: rinasce la socialità e si ravviva, soprattutto, un importante approccio culturale a vivere e prendersi cura dei beni comuni. Il territorio del Comune di Reggio è molto vasto e abbiamo circa 120 piazze da gestire con soli 12 giardinieri; sarebbe impossibile, allo stato attuale, garantirne il decoro se non con il supporto fondamentale di associazioni, operatori o finanche singoli cittadini che scelgono di adottarle. Riappropriarsi di questi spazi, sottraendoli al degrado ma anche alla malavita, significa restituirli di fatto a Chi vive i territori e i quartieri nella legalità e nei princìpi della convivenza civile.»
Una nota stonata, fortemente indicativa delle nostre contraddizioni sociali, è stata quella di un cittadino che, durante i lavori di pulizia e recupero, ha ritenuto giusto e opportuno degradare immediatamente la piazza riponendo vari sacchi di rifiuti accanto a uno dei cestini presenti in essa; il tutto sotto gli occhi increduli dei volontari. Sia Versace sia Merenda hanno voluto intenzionalmente che quei sacchetti rimanessero lì, durante l’iniziativa, quale rappresentazione chiara di chi produce degrado, incurante di tutto e tutti, a dispetto di ogni sforzo di miglioramento sociale e civile della città. Le istituzioni hanno sicuramente delle responsabilità e delle mancanze ma il diffuso malcostume di questi cittadini continua a scoraggiare queste iniziative. Ciò malgrado, fortunatamente, esistono esempi virtuosi che stanno diventando sempre più contagiosi nel produrre bellezza, socialità, decoro e civiltà.

Carmelo Versace partecipa alla Festa della Madonna della Montagna a Polsi

Il sindaco metropolitano ff Versace ha preso parte alle celebrazioni in onore della Madonna della Montagna al santuario di Polsi.
«È un momento molto sentito non solo per la comunità della Città Metropolitana, ma per tanti fedeli che arrivano a Polsi da tutte le parti del mondo. È una vera emozione poter partecipare a una festa che, da secoli, riempie di gioia e speranza i cuori di migliaia di persone». Queste le parole del sindaco ff, Carmelo Verace, che ha invitato i cittadini «a una profonda riflessione. Il pensiero – ha aggiunto – è principalmente rivolto ai tanti giovani che hanno perso la vita lungo le strade del nostro territorio, alle loro famiglie, a quanti soffrono e vivono un particolare momento di difficoltà.»
Proprio sulla questione viabilità, l’inquilino di Palazzo Alvaro ha chiesto «uno sforzo istituzionale sinergico. Abbiamo spinto il Governo – ha concluso – a prendere decisioni forti e risolutive perché le nostre strade ci devono aiutare a vivere e non a morire. Scontiamo un ritardo infrastrutturale troppo pesante. Per giungere al santuario di Polsi le condizioni delle strade sono a dir poco disastrose. Eppure, i nostri territori, potrebbero trovare linfa e vigore da un turismo religioso che si affiancherebbe alla perfezione a luoghi incontaminati e dalla bellezza mozzafiato.»


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