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Costume e SocietàLetteratura

Il recupero dello scrigno

Novelle Ioniche


Edil Merici

Di Luisa Totino

Quando Kendra e Fedora terminarono di estrarre schegge dall’elmo di Ade, ne diedero una ad ogni componente del gruppo, raccomandando loro di tenerla addosso, in un punto dove non avrebbero potuto perderla. Appena la sistemarono diventarono invisibili.
Betty disse: «È fenomenale, posso portarlo nel mio tempo, così sparisco dagli scocciatori?»
E Kendra: «Bene, vedo che funziona alla perfezione. Ora, aspettate qui, vado a recuperare le mie guerriere. Spero abbiano sistemato i Koligòs. Dobbiamo affrettarci se non vogliamo avere sorprese indesiderate!” Si allontanò, ma ritornò quasi subito, insieme alle altre. Una di loro disse: “Non volevano a che sapere di morire, ma le frecce nere hanno fatto il loro dovere»
Kendra disse: «Una scheggia dell’elmo di Ade anche per voi, sistematela addosso e risaliamo in superficie». Poi aggiunse: “Spiego alcune cose, siccome stiamo usando tutti parti dello stesso elmo, saremo solo invisibili ad altri, ma tra di noi no. Detto questo saliamo!»
Isabella interruppe e disse: «Io e le mie due amiche non siamo capaci di arrampicarci, non possiamo seguirvi»
E Kendra: «Oh diamine, vuoi fare l’eroina e non sai neanche arrampicarti su una corda? Cominciano a farmi paura i tempi futuri. Poco male, le mie guerriere vi porteranno sulle loro spalle.»
Si sistemarono per risalire, tutti erano invisibili, anche Kendra, che intanto aveva indossato l’elmo. Usciti all’esterno, Kendra disse: «Prenderemo una scorciatoia per arrivare alla Valle della Perdizione, così da allontanarci il più possibile dalla dimora di Ade.»
Si mossero velocemente, sicuri della loro invisibilità. Proseguirono speditamente, senza particolari ostacoli, pensavano oramai di essere abbastanza lontani da Ade.
Infatti, Kendra, ad un certo punto disse: «Eccoci, siamo giunti alla Valle della Perdizione, scenderemo con cautela, a guardia dello Scrigno c’è un’orrenda Bestia. Nessuno è tornato indietro per descriverla. Speriamo soltanto che la nostra invisibilità ci venga in aiuto.»
Iniziarono a discendere la scalinata che introduceva nella Valle, ma quasi al termine giunse alle loro orecchie un cupo e profondo latrato.
Fedora si voltò sconvolta: «Ade! Ha scoperto l’inganno. Se ci raggiunge ci ucciderà su due piedi.»
Kendra, con lucida sicurezza, disse: «Non facciamoci prendere dal panico. Ricordate, siamo invisibili, e finché saremo in questa situazione, non potrà toccarci.»
Ma Fedora, preoccupata, disse: «Il fiuto di Cerbero ci farà scoprire, sentirà la nostra presenza.»
Intanto erano entrati nella Valle della Perdizione, un luogo fosco, tomba della speranza e della gioia, solo la disperazione trovava ristoro.
Kendra disse: «Presto, lo Scrigno è dentro una nicchia a nord della Valle!»
Iniziarono a correre per distanziarsi dall’avanzata di Ade, che intanto faceva sentire la sua voce: «Non avete scampo, la Bestia vi ucciderà. Siete in trappola!.»
Giunsero, intanto, alla nicchia, lo Scrigno era davanti a loro, su un piccolo altare in pietra, nessuna Bestia nelle vicinanze.
Fedora, ancora con il fiatone, disse: «Ce l’abbiamo fatta. Lo Scrigno è davanti a noi. Non ci resta che prenderlo, portarlo via e aprirlo, e tutto tornerà come prima. Vorrei prenderlo io, se agli altri va bene, così mi coprirete se dovesse apparire la Bestia.»
Fedora si avvicinò piano, per prendere lo Scrigno, lo agguantò velocemente e uscì dalla nicchia. Tutto tranquillo, tranne Anna, che si stava tastando nervosamente.
Fedora le chiese: «C’è qualcosa che non va?»
E Anna: «Credo che nel correre abbia perso la scheggia dell’elmo dell’invisibilità.»
E Kendra: «Meraviglioso, ora saremo lo spuntino di Cerbero!»
Betty, ad un tratto, sentì un’aria caldissima arrivarle al collo, si voltò terrorizzata e disse: «Cerbero è arrivato giusto in tempo per la merenda.»
Tutti si voltarono e videro il grosso cane, dalla triplice testa, ringhiare spaventosamente contro di loro. Pensarono di essere spacciati, ai loro ultimi momenti. E la situazione precipitò ulteriormente. Da dietro l’altare, dove era collocato lo Scrigno, si aprì una botola, quello che ne uscì, fu spaventoso. Un enorme serpente, con zampe di leone e viso umano, venne allo scoperto, per divorare coloro che avevano trafugato il prezioso oggetto. Ora erano tra due fuochi e a nulla sarebbero valse le frecce nere delle guerriere di Kendra…

Continua…


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