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Ultime dalla Regione: i TIS, la Ionio-Tirreno e il dimensionamento scolastico


Edil Merici

Proseguono le attività della Regione Calabria, la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha avviato un confronto per il futuro dei Tirocinanti di Inclusione Sociale, affrontato il tema della chiusura della Ionio-Tirreno e incontrato gli enti provinciali in merito al dimensionamento scolastico.

Giovanni Calabrese a confronto con i sindacati per la problematica dei TIS

Si è svolto in Cittadella un incontro con l’assessore al lavoro Giovanni Calabrese e i sindacati in merito alla problematica dei circa 4.000 TIS (ex percettori di mobilità in deroga) impiegati nei Comuni.
«Un momento di confronto per far fronte e far chiarezza sulla vicenda dei TIS che, da circa 10 anni, lavorano senza garanzia alcuna di impiego presso gli Enti pubblici» ha dichiarato l’assessore al lavoro Calabrese incontrando le sigle sindacali.
A prendere parte, manifestando la massima collaborazione e l’impegno della Regione e del presidente Occhiuto, anche il vicecapo di gabinetto della Presidenza Maria Cantarini.
«Si sta lavorando alacremente- ha detto Calabrese- per giungere a una risoluzione e non vogliamo illudere nessuno, ma agiamo nell’interesse esclusivo dei TIS, percorrendo tutte le procedure utili a giungere alla contrattualizzazione. D’altronde lo abbiamo visto con il primo emendamento presentato dai parlamentari Cannizzaro, Antoniozzi e altri che ci sono tutto l’impegno e la volontà politica e del Governo nel giungere a una conclusione positiva di questa atipica vertenza.
Con il primo emendamento sul decreto assunzioni si è prevista la procedura delle contrattualizzazioni nelle Amministrazioni, con quota riservata e fuori dalle regole vigenti in materia di nuove assunzioni. Una norma che deve trovare adesso seguito con l’approvazione di un provvedimento attuativo e con ulteriori e consistenti risorse. Alla luce della norma che ha previsto la proroga dei tirocini con una copertura di 5.000.000, si sta lavorando anche con il Parlamento a reperire le giuste e necessarie risorse finanziarie. Intanto il Dipartimento, con il dirigente generale Roberto Cosentino, ha effettuato tutti gli adempimenti reperendo le risorse e trasferendole all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per la conclusione dell’attuale proroga.
Con il Governo c’è un confronto costante su questo, la Regione e il Parlamento hanno dimostrato massima sensibilità. «Il nostro obiettivo è quello di giungere ad una risoluzione che guardi al lavoro con tutti i criteri di cui dispone la normativa senza promesse e continue proroghe- ha concluso Calabrese. – Dobbiamo ridare dignità a tutti i lavoratori.»

Chiusura della galleria della Limina, Calabrese: “Verifiche ancora in corso”

L’assessore regionale al lavoro interviene nel merito della chiusura della Strada Statale 682 Ionio-Tirreno.
«La prima chiusura della SGC Ionio-Tirreno per i lavori nella galleria Torbido – ricorda Calabrese – era stata programmata in una prima fase per il periodo da fine maggio e fino (forse!) al 31 luglio. Intervento poi posticipato grazie al confronto con l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade, che ha ripianificato in modo diverso l’intervento programmato. Abbiamo la certezza che oltre a completare l’intervento nella galleria del Torbido serve un importante intervento nella galleria della Limina che oggi non presenta criticità ma potrebbe averne in futuro per come emerso dallo studio tecnico effettuato dall’ANAS e da successiva progettazione. A oggi, dopo un mese di verifiche, sopralluoghi e confronti, possiamo tranquillamente dire che la chiusura eventuale della galleria della SGC Ionio Tirreno non ha ancora una data e tempi certi. Regione ed ANAS, con un’interlocuzione che non ha avuto pausa neanche nel mese di agosto, stanno valutando diverse soluzioni al fine di ridurre al minimo situazioni di disagio.»
«Con il presidente Occhiuto – prosegue, – sensibile e attento alla problematica, abbiamo già incontrato l’ANAS per i necessari approfondimenti e per evidenziare le gravi conseguenze derivanti dell’ipotesi di una chiusura di lungo periodo dell’unica arteria che mette in collegamento due importanti e popolosi territori della Calabria. Anche il Governo nazionale con il Ministro Matteo Salvini e il viceministro Galeazzo Bignami hanno dato massima disponibilità a individuare con Regione e ANAS la migliore soluzione tesa a non penalizzare territori che già hanno altri atavici problemi. Al termine delle verifiche sarà il governatore Occhiuto a convocare l’opportuno e necessario tavolo di confronto con i rappresentanti degli Enti locali, categorie produttive e sindacati. Certamente il presidente Occhiuto e il governo regionale non lasceranno sole la Locride e la Piana di Gioia Tauro; solo dopo aver concertato il tipo di intervento e la durata dello stesso verranno avviate tutte le necessarie misure di salvaguardia per i territori interessati. Fino a quel momento tutte le ulteriori iniziative rischiano di essere sterile e semplice demagogia finalizzata a creare solo inutile confusione inopportuna in questo momento» conclude l’assessore Calabrese.

Dimensionamento scolastico: fruttuoso incontro con gli enti provinciali

Fruttuoso incontro, in Cittadella regionale, assieme i Presidenti delle quattro Amministrazioni provinciali calabresi e il Delegato del Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, con i rispettivi dirigenti di settore, e a cui hanno partecipato anche il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, i coordinatori degli Ambiti Provinciali e i dirigenti del Dipartimento Istruzione della Regione.
Giusi Princi, Vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Istruzione, si è detta soddisfatta del clima positivo riscontrato e, in apertura di lavori, ha richiamato il prezioso lavoro propedeutico alla riunione, che ha visto coinvolti i Sindacati e l’Ufficio Scolastico Regionale già nella fase di predisposizione delle linee guida. Contestualmente, Princi ha invitato i vertici del Dipartimento Istruzione ad accogliere l’istanza avanzata dalle province di differire al 15 ottobre i termini di presentazione dei rispettivi piani, permettendo così agli enti di avere più tempo per procedere con una lettura territoriale più approfondita, legata anche alle varie interlocuzioni con le parti.
In merito, la Vicepresidente ha esortato le Province ad avvalersi dell’Osservatorio per il diritto allo studio, quale importante strumento per un’analisi georeferenziata dei vari contesti (indici di disagio, dispersione, collegamenti). Nel corso della riunione, è stato ricordato che i plessi non verranno chiusi, ma rimarranno attivi con il personale docente e ausiliario già previsto in base ai numeri degli studenti iscritti; il dimensionamento scolastico, infatti, lascerà invariata la geografia dei plessi, interessando piuttosto l’organico dei dirigenti scolastici e dei direttori amministrativi. Dall’incontro in Cittadella è emerso l’obiettivo comune, previsto dagli indirizzi regionali, di tutelare le aree interne e le aree disagiate, ivi prevedendo le autonomie, ovvero il mantenimento della dirigenza scolastica, optando, invece, per gli accorpamenti nei grossi centri.
I Direttori generali Maria Francesca Gatto e Antonella Iunti, richiamando a livello tecnico le prerogative dei Comuni e delle Province nelle operazioni di predisposizione dei piani di dimensionamento e dell’offerta formativa, tramite l’interrogativo posto dal Consigliere delegato della Città metropolitana Rudi Lizzi, hanno chiarito che anche riguardo le minoranze linguistiche non sono più previste deroghe numeriche specifiche, come avveniva nel passato. Con i nuovi parametri ministeriali, infatti, non esiste più un tetto minimo o massimo di studenti: ogni realtà provinciale (purché garantisca il numero delle autonomie calcolato sulla base della popolazione scolastica) può determinarsi motivatamente individuando le aree in cui mantenere le dirigenze.
Da Princi è anche arrivato l’invito alle province a lavorare su poli liceali, tecnici, su un sistema e su un’offerta formativa che preveda l’attivazione di indirizzi scolastici funzionali alle vocazioni produttive dei territori di riferimento.
«Prezioso supporto alle realtà locali saranno i tavoli tecnici, che si insedieranno nei giorni 18, 19 e 20 settembre, coordinati dal dirigente regionale Anna Perani – ha spiegato la Vice di Occhiuto – e per i quali ogni ente ha già indicato un proprio referente tecnico. Raccomando, inoltre, che i piani provinciali siano condivisi con i sindacati di categoria, che hanno da tempo indicato i loro rappresentanti territoriali.»
La riunione si è conclusa con i migliori auspici legati ad un sempre maggiore e costruttivo confronto, determinato da una classe politica e dirigenziale a servizio dei bisogni dei territori e del diritto allo studio, che deve essere sempre più centrale nel governo regionale.


GRF

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