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Politica

PD Calabria: la sanità, “Maestrale Carthago” e l’ospedale della Sibaritide


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha organizzato una riunione interregionale sulla sanità, plaudito alle Forze dell’Ordine per l’operazione Maestrale Carthago e chiesto chiarimenti alla giunta regionale sulla situazione dell’ospedale della Sibaritide.

Sanità, cinque Regioni a confronto a Cosenza

Cinque regioni a confronto, con la Calabria a fare gli onori di casa, per un confronto ad ampio raggio sulla sanità e sul diritto alla salute. Cinque sistemi sanitari differenti, ma che sono costretti a confrontarsi con problemi similari. Purtroppo, però, un unico comune denominatore esiste ed è socialmente ed economicamente assai rilevante: il piatto piange per la sanità del Paese, la sanità di tutti e per tutti. E per di più piange sempre e solo da una parte, la stessa parte, quella della sanità pubblica.
Sala gremita e parterre assai qualificato, a Cosenza, nel suggestivo ridotto del Rendano, per l’appuntamento inserito nell’estate militante dem e organizzato dal gruppo consiliare regionale del PD guidato da Mimmo Bevacqua.
Un vero e proprio incontro di lavoro (Il partito democratico e i gruppi regionali a difesa della sanità pubblica) che è stato molto apprezzato per sostanza e forma. Con Bevacqua al tavolo dei relatori il capogruppo PD in commissione sanità della Regione Lombardia Carlo Borghetti e il consigliere regionale del PD Molise Micaela Fanelli. Collegati da remoto il consigliere regionale del PD Liguria Roberto Arboscello e il consigliere regionale del PD del Lazio e vicepresidente del consiglio regionale Daniele Leodori. Presente in blocco anche il gruppo consiliare regionale del PD con Amalia Bruni relatrice e in sala Ernesto Alecci, Franco Iacucci e Raffaele Mammoliti. Presente ovviamente anche il segretario regionale e senatore del PD Nicola Irto, che ha illustrato il piano di battaglia nazionale che il partito ha intenzione di seguire per difendere la sanità pubblica.
Al dibattito hanno preso parte, in maniera vivace e con spunti interessanti, i sindaci del territorio, a partire da quello di Cosenza Franz Caruso, e poi gli amministratori, le segreterie delle federazioni provinciali dei sindacati, le associazioni di categoria e gli ordini professionali di settore.
Veri e propri stati generali attorno alla difesa della sanità pubblica, che chiedono a gran voce maggiori investimenti. Il governo nazionale deve riportare gli investimenti in sanità al 7,5% del Prodotto Interno Lordo, così come accaduto in pandemia. Allontanandosi dal misero 6,2% attuale, tendente al ribasso. Mancherebbero 50.000.000.000 per avvicinare la sanità pubblica italiana a quella tedesca, il PD ne chiede almeno 4 al governo, ma non è per niente facile spuntarla con questo centrodestra. Il ruolo egemone del privato, la migrazione sanitaria, i tetti di spesa per il personale datati 2003, sono stati gli altri temi sensibili affrontati con un’attenzione particolare alle gravissime debolezze del sistema sanitario calabrese, tra bilanci scritti e approvati sulla sabbia e medici cubani in corsia nei nostri ospedali e i camici calabresi costretti, invece, a emigrare.
«Non c’è niente da fare – ha detto il capigruppo PD in consiglio regionale Mimmo Bevacqua, – Quella per la difesa della sanità pubblica è la prima battaglia del PD in tutto il Paese. Il nostro gruppo regionale, coeso e determinato, non darà tregua su questo al commissario Occhiuto, così come fatto fin qui, attraverso la nostra attività in Aula e in Commissione. La sanità è di tutti, senza distinzione di partito. La sanità è della gente e il PD si batterà per renderla a portata di ogni cittadino, a prescindere dal suo reddito o dal territorio in cui è nato o si trova a vivere e lavorare.»

Il plauso alle Forze dell’Ordine per l’operazione Maestrale Carthago

Il Gruppo regionale del PD esprime sostegno e apprezzamento al lavoro encomiabile delle Forze dell’Ordine e della Magistratura all’esito  dell’operazione antimafia Maestrale Carthago, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri.
L’operazione, nell’attesa che il processo determini le effettive responsabilità di ciascuno, fa emergere, ancora una volta, uno spaccato inquietante che mette in discussione libertà e giustizia sociale e che strozza qualsiasi ipotesi di sviluppo produttivo e di crescita civile democratica di questo territorio e dell’intera Calabria.
In tale direzione bisognerà sostenere ogni azione utile atta a bonificare tutti i settori della vita pubblica e amministrativa vibonese che dovessero risultare esposti alle infiltrazioni della criminalità. Solo attraverso azioni incisive in termini di selezione della classe dirigente e sollecitando una vera partecipazione democratica alla vita politica amministrativa delle comunità si potranno affermare i principi costituzionali dei diritti di cittadinanza e di legalità senza i quali non sarà possibile garantire tenuta democratica, crescita civile e sviluppo sociale e produttivo.
Siamo convinti che in questo territorio, soprattutto sulla sanità, a nostro avviso, si giochi una partita vitale per la democrazia e lo Stato può sicuramente vincere se ci sarà anche il sostegno convinto di tutti i cittadini onesti in modo da mettere in atto una rivoluzione culturale indispensabile per un reale progresso sociale.

Ospedale della Sibaritide, Bevacqua e Iacucci incalzano la giunta

“Purtroppo siamo costretti a registrare che è avvenuto quanto avevamo già preannunciato qualche giorno fa, depositando anche un’apposita interrogazione in Consiglio regionale per avere chiarimenti dalla giunta in ordine allo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide che si aspetta fin dal 2013.»
A sostenerlo sono i consiglieri regionali del PD Bevacqua e Iacucci tramite una nota stampa all’indomani delle dimissioni rassegnate dal gestore di progetto della società D’Agostino Costruzioni, concessionaria dell’opera, per come diffuso dagli organi di stampa.
“Le dimissioni di Domenico Gerardo Petrone – proseguono i consiglieri Bevacqua e Iacucci, firmatari dell’interrogazione che aspetta ancora risposta da parte della giunta regionale e che paventava appunto le dimissioni del gestore – aumentano ancora le nostre preoccupazioni in ordine alla realizzazione del nuovo ospedale che rimane sempre in attesa dell’approvazione della perizia di variante sanitaria e tecnologica e del Piano economico finanziario. Come abbiamo già evidenziato con l’interrogazione, una volta approvato il piano, serviranno almeno sei mesi per stipulare i contratti principali con i fornitori primari e approvvigionare i materiali principali che vedranno un considerevole aumento dei costi sia per l’adeguamento dell’opera sia per l’aumento dei prezzi delle materie prime che si sono quadruplicati dopo la pandemia e la guerra scoppiata in Ucraina
«In una situazione così complessa – dicono ancora i consiglieri dem – Petrone, originario di Rossano, rappresentava un vero e proprio punto di riferimento per la realizzazione dell’opera ed era stato garanzia di affidabilità e celerità dei lavori. Adesso, con le sue dimissioni, il cantiere del costruendo nuovo ospedale della Sibaritide rischia di subire uno stop ancora più lungo, rispetto ai lunghi tempi già calcolati. La risposta in ordine alla nostra interrogazione da parte del governo regionale – concludono Bevacqua e Iacucci – diventa ancora più urgente, così come diventa indispensabile che sia fatta chiarezza sia in ordine alle dimissioni di Petrone sia ai tempi con i quali si procederà alla sua eventuale sostituzione, se la sua decisione dovesse essere irrevocabile. I cittadini non possono continuare a subire disagi e a vedere messo a rischio il proprio diritto alla salute anche in considerazione del depotenziamento delle altre strutture sanitarie del comprensorio di Corigliano Rossano.»


GRF

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