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Ultime dalla Regione: ARRICAL, la certificazione delle competenze e il Porto di Gioia Tauro


Edil Merici

Proseguono le attività della Regione Calabria la cui giunta, guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, ha commissariato 7 comuni che non hanno aderito all’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria, varato la normativa sulla certificazione delle competenze e preso posizione in merito al futuro incerto del Porto di Gioia Tauro.

La Giunta regionale commissari 7 comuni che non hanno aderito ad ARRICal

La Giunta della Regione, su proposta del presidente Roberto Occhiuto, ha nominato i commissari ad acta in 7 Comuni che non hanno ancora aderito all’ARRICal.
Si tratta di Orsomarso, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Badolato, Saracena, Maropati, Lungro e Mottafollone.
I commissari avranno il compito di adottare il provvedimento di adesione all’ente di governo d’Ambito.
Approvato, poi, su indicazione dell’assessore alla transizione digitale, alla sicurezza e alla legalità Filippo Pietropaolo, il Piano speciale legalità, antiracket e antiusura per l’anno 2023, predisposto annualmente (per come previsto dall’articolo 4 della legge regionale nº 9 del 2018) dalla commissione del Consiglio regionale contro la ‘ndrangheta.
Il Piano contiene le misure e le azioni per il contrasto alla diffusione di fenomeni di illegalità e alle possibili infiltrazioni nel tessuto economico e produttivo.
Su proposta dell’assessore al lavoro e formazione professionale Giovanni Calabrese sono state adottate le linee guida per il Sistema regionale di certificazione e validazione delle competenze.
La Regione, così per come stabilito dall’art. 23 della Legge Regionale nº 25 del 2023, gestisce il sistema regionale integrato di certificazione delle competenze volto al riconoscimento, a livello nazionale, delle qualificazioni regionali e all’attuazione delle politiche regionali per l’apprendimento. Le qualificazioni sono rilasciate dalla Regione, attraverso l’Agenzia regionale per le politiche attive e i servizi per l’impiego della Calabria, nel rispetto dei livelli essenziali di prestazione stabili dalla normativa statale vigente. La certificazione è rilasciata da specifiche commissioni, sulla base del rispetto dei principi di terzietà, indipendenza e oggettività del processo valutativo.
Infine, in seguito alla cessazione del mandato del direttore generale dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese Bruno Maiolo, la Giunta ha deliberato, su indicazione dell’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo, la nomina dell’imprenditrice agricola Fulvia Michela Caligiuri a commissario dell’ARSAC.

Certificazione delle competenze strumento fondamentale per la valorizzazione del capitale umano

«La certificazione delle competenze è uno dei punti chiave per una crescita e valutazione del bagaglio di competenze professionali ed è un’efficace prospettiva di politica attiva. La Regione, così per come stabilito dall’art 23 della LR nº 25 del 2023, gestisce il sistema regionale integrato di certificazione delle competenze volto al riconoscimento, a livello nazionale, delle qualificazioni regionali e all’attuazione delle politiche regionali per l’apprendimento. Le qualificazioni sono rilasciate dalla Regione attraverso l’Agenzia Regionale delle Politiche Attive per il Lavoro, nel rispetto dei livelli essenziali di prestazione stabili dalla normativa statale vigente.»
È quanto afferma l’assessore al lavoro e formazione professionale Calabrese nel merito delle linee guida sul Sistema regionale di certificazione delle competenze. Linee guida per l’individuazione, Validazione e Certificazione adottate dalla Giunta regionale su sua proposta.
«Il Dipartimento lavoro e politiche sociali – prosegue Calabrese, – guidato dal dirigente Roberto Cosentino, ha elaborato e definito le linee guida nell’ambito delle quali si ritiene, inoltre, importante e innovativo adottare, in via sperimentale per gli anni 2023/2026 un sistema di individuazione, validazione e certificazione delle competenze trasversali e non cognitive come definite dalla raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea dedicata alle competenze chiave per l’apprendimento permanente. Uno strumento fondamentale, dunque, che mira alla valorizzazione del capitale umano, ponendo al centro le competenze trasversali di natura personale da mettere in relazione alle competenze non cognitive predittive del successo scolastico e professionale e finalizzate all’innalzamento dei livelli di qualificazione e occupabilità delle persone, all’incremento della competitività e produttività delle imprese, delle professioni e all’ammodernamento e al successo dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro. L’adozione di queste linee guida è un passo decisivo verso un pieno riconoscimento a livello europeo del sistema stesso ed è un ulteriore passo avanti nel percorso innovativo che stiamo perseguendo per il Piano del lavoro regionale su cui stiamo, quotidianamente, operando per rendere efficace il processo sul rafforzamento delle politiche attive del lavoro» conclude l’assessore Calabrese.

Giovanni Calabrese al fianco dei lavoratori del Porto di Gioia Tauro

«La Calabria non può permettersi il lusso di perdere ulteriori migliaia di posti di lavoro. In una situazione già preoccupante dal punto di vista dei livelli occupazionali, la direttiva della comunità europea che impone la riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, rischia di provocare un danno irrimediabile nei confronti di tutta la Calabria.»
Ad affermarlo è l’assessore al lavoro Calabrese che, preoccupato per il futuro di migliaia di posti di lavoro, parla di «una direttiva sulle emissioni che penalizzerà i porti europei a vocazione commerciale e l’area portuale di Gioia Tauro rischierà il collasso.»
«Da anni – aggiunge l’assessore al Lavoro – si parla del porto di Gioia Tauro quale riferimento portuale internazionale per l’intero Mediterraneo e per il quale si stavano programmando importanti investimenti con l’obiettivo di aumentare notevolmente l’occupazione ma che, oggi, rischiano di subire una fase di arresto, con danni irreparabili all’economia calabrese e un disagio sociale che porterebbe molte famiglie a ritrovarsi senza lavoro. La direttiva europea 959/2023 ETS trasporto marittimo, con evidente lungimiranza era stata contrastata con voto contrario dai parlamentari europei di Fratelli d’Italia, che oggi, grazie all’azione politica portata avanti dall’europarlamentare calabrese Denis Nesci, potrebbe vedere una possibilità di riapertura di un confronto nell’incontro del Consiglio dei Ministri europei dell’Ambiente programmato per il prossimo 16 ottobre, a cui auspichiamo un intervento determinato a bloccare e rivedere questa direttiva. Nella qualità di assessore al Lavoro della Regione – annuncia – sarò presente alla manifestazione, a cui interverrà anche il presidente Occhiuto, indetta dai sindaci della Piana, auspicando la presenza di tutti i sindaci della Locride e della città metropolitana e di altre aree della Calabria, perché il ridimensionamento e quindi il blocco del percorso di sviluppo portuale sarebbe un danno per l’intera Calabria» sottolinea Calabrese.


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