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Politica

PD Calabria: il dimensionamento scolastico e il porto di Gioia Tauro


Edil Merici

Proseguono le attività del Partito Democratico Regionale, che ha discusso di dimensionamento scolastico e avanzato una proposta per tutelare il Porto di Gioia Tauro.

Dimensionamento scolastico, le ragioni del no in una conferenza a Cosenza

I gruppi del PD alla Regione e alla Provincia di Cosenza hanno ribadito il proprio no al dimensionamento scolastico per come approvato dal governo nazionale e per come la Regione si sta preparando a concretizzare.
Le ragioni del no sono state illustrate durante un’apposita conferenza stampa che ha avuto luogo a Cosenza al caffè Telesio. Al dibattito, moderato dal capogruppo a palazzo Campanella Mimmo Bevacqua, hanno preso parte il capogruppo alla Provincia Ferdinando De Donato, il consigliere comunale di Cosenza e dirigente scolastico Aldo Trecroci che è anche delegato all’istruzione. Il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Iacucci, assente per motivi di salute, ha inviato il proprio indirizzo di saluto.
Ad arricchire la discussione anche gli interventi del responsabile regionale Enti Locali del PD Salvatore Monaco, che ha condiviso le preoccupazioni espresse dai relatori, comprese quelle evidenziate da Trecroci sul dimensionamento approvato dalla Provincia di Cosenza. Sulle forzature operate dalla Provincia di Cosenza si è soffermato anche il segretario regionale della Unione Italiana del Lvoro Scuola Andrea Codispoti, mentre il segretario provinciale dell’Unione Sindacale di Base Scuola Pino Ansalano ha specificato che non si tratta di difendere questo o quell’istituto scolastico, ma di opporsi al disegno nazionale nel suo complesso che rischia, anche per come applicato dalla Regione, di creare ulteriori disparità tra Nord e Sud e tra le città principali e le arre interne. Ansalano ha proposto poi l’istituzione di un coordinamento regionale permanente per indurre il governo regionale a ulteriori riflessioni prima di approvare il piano definitivo.

Le conclusioni sono state affidate al capogruppo dem a palazzo Campanella Mimmo Bevacqua, che ha ricordato l’impegno costante del gruppo sul tema del dimensionamento, a partire dall’ordine del giorno proposto congiuntamente al consigliere Graziano lo scorso 20 aprile e che era stato approvato all’unanimità dall’Assemblea. Il capogruppo ha poi ricordato l’intervento in Aula del consigliere Iacucci che, a nome del gruppo, ha evidenziato come le nuove disposizioni possano mettere in crisi il sistema dell’istruzione in Calabria.
«Le nuove disposizioni – ha spiegato Bevacqua – prefigurano una graduale riduzione di classi e plessi scolastici, soprattutto nei Comuni più piccoli, con particolare incidenza sulle aree interne, già disagiate per la desertificazione dei servizi e, conseguentemente, della popolazione. Un quadro preoccupante – ha concluso – nel quale si registra la totale inerzia del governo regionale, mentre altre Regioni hanno adito le vie legali per tutelare il diritto allo studio e dire no a questo dimensionamento che cancella storie, identità e territori. Serve adesso una risposta decisa e forte da parte della politica, delle associazioni, dei sindacati, degli operatori e dei cittadini per bloccare un provvedimento dannoso e che va a colpire soprattutto il Sud, le Regioni più deboli e i territori più isolati.»

Dimensionamento scolastico: “Finalmente il centrodestra si accorge che abbiamo ragione”

«Apprendiamo con soddisfazione che i partiti di centrodestra mostrano finalmente attenzione ai problemi che il dimensionamento scolastico, per come formulato dal governo nazionale e per come la giunta Occhiuto si prepara ad approvare, causerebbe al sistema scuola in Calabria.»
A sostenerlo è il gruppo del PD in Consiglio regionale dopo l’annuncio, da parte del senatore di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani, della presentazione di una proposta emendamendativa al decreto Caivano, all’interno del quale verrebbe inserita una deroga al parametro riferito al numero degli alunni. Una deroga che, stando all’annuncio di Rapani, varrebbe per tutte le Regioni meridionali, così come previsto all’interno di Agenda Sud.
“Da tanti mesi lanciamo appelli, organizziamo iniziative pubbliche con gli operatori della scuola e suggeriamo di bloccare un provvedimento che impone una graduale riduzione di classi e plessi scolastic. Nessuno, però – proseguono i consiglieri dem, -ha prestato ascolto alle nostre richieste e, anzi, sia il presidente Roberto Occhiuto che l’assessore Giusi Princi hanno pure bollato le nostre proposte come strumentali, decidendo di accettare supinamente un provvedimento che farebbe perdere alla Regione 79 autonomie e centinaia di posti di lavoro, mentre altre Regioni hanno deciso di adire le vie legali contro il decreto del governo.”
“Adesso forse, considerando che l’iniziativa di contrasto alla decisione del governo Meloni arriva da un esponente della maggioranza di centrodestra – dicono i consiglieri dem – il governo regionale potrebbe iniziare a muoversi e a impegnarsi affinché la proposta emendativa annunciata da Rapani venga effettivamente concretizzata e approvata. E, finalmente, sia il presidente Occhiuto sia l’assessore Princi dovranno ammettere di avere assunto sul tema una posizione errata e contraria agli interessi della Calabria. Meglio tardi che mai. Noi proseguiremo a fare la nostra parte e impegneremo il segretario regionale e senatore Nicola Irto, insieme ai capigruppo al Senato Boccia e alla Camera Chiara Braga, nonché la segretaria nazionale Elly Schlein a sostenere la proposta emendativa annunciata dal senatore Rapani e ogni iniziativa utile a scongiurare un provvedimento inaccettabile e iniquo, soprattutto per le Regioni meridionali.”

Depositata una mozione per salvaguardare il Porto di Gioia Tauro

Così come preannunciato partecipando alla manifestazione a tutela del porto di Gioia Tauro tenutasi dello scorso 17 ottobre, il gruppo del PD in Consiglio regionale ha depositato una mozione da discutere nella seduta dell’Assemblea fissata per lunedì prossimo.
“Il nostro intento – dichiara in una nota il capogruppo Bevacqua – è di contemperare la salvaguardia dell’ambiente, obiettivo che si propone la direttiva dell’Unione Europea, con la salvaguardia del tessuto socio-economico della nostra terra: lo riteniamo non solo possibile, ma doveroso. Pertanto occorre prestare la massima attenzione ai cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni di gas serra, ma è indispensabile difendere e valorizzare l’operatività della principale struttura portuale calabrese.”
“Le azioni propedeutiche alla tutela dell’ambiente e utili a mitigare gli effetti del riscaldamento globale non possono e non devono ignorare i tempi e i modi per evitare che la transizione energetica si tramuti in tragedia economica e sociale. In quest’ottica – prosegue Bevacqua – la nostra mozione intende sensibilizzare il Parlamento affinché, nel momento in cui, a breve, avvierà la discussione per recepire la Direttiva nº 959/2023, non penalizzi il porto di Gioia rispetto agli altri porti mediterranei specializzati in traffico in trasbordo, con particolare riferimento a quelli di Port Said, Tangeri e nord africani in genere. Al porto di Gioia vanno garantite quelle pari condizioni di mercato indispensabili ad assicurarne la competitività, pertanto chiediamo al Parlamento di considerare la possibilità di utilizzare i fondi provenienti dalla tassazione prevista dal sistema di Scambio delle quote di emissione per finanziare la conversione di navi inquinanti e l’ammodernamento delle flotte e di predisporre un sistema premiale per quelle navi che effettuano più scali nei nostri porti nazionali.”
“Ci auguriamo – conclude Bevacqua – che maggioranza e minoranza in Consiglio regionale possano giungere alla votazione unanime di un’unica mozione congiunta: noi presentiamo le nostre proposte, chiare e circostanziate, restando naturalmente aperti alla più ampia e proficua discussione.”


GRF

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