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Attualità

PD Locri: “Non consentiremo che l’accesso alle cure sia ulteriormente messo in discussione”


Edil Merici

Dal Circolo del PD di Locri

“Il problema della Cardiologia è solo l’ennesimo episodio che si consuma sulla pelle dei cittadini. La situazione dell’Ospedale di Locri è altamente critica, più che altrove e per tantissimi motivi, ma quello che crea grande preoccupazione e allarme è il fatto che non sembra esserci la volontà di porre fine a un meccanismo che accentua sempre di più le diseguaglianze.”
Interviene così il Partito Democratico di Locri sulle condizioni del locale presidio sanitario.
“Da troppo tempo – continua il circolo guidato da Emanuele Marando – assistiamo al progressivo depotenziamento del nostro ospedale, con scelte che non tengono conto dell’interesse della collettività e del diritto alla salute. Al di là della propaganda, facilmente riscontrabile come tale dall’esperienza quotidiana dei cittadini della Locride, il taglio dei servizi e delle prestazioni sanitarie è un dato oggettivo al quale non viene data adeguata risposta. Se un professionista serio e qualificato, come Vincenzo Amodeo, a cui era stata affidata la direzione della Cardiologia di Locri, si dimette denunciando l’impossibilità di svolgere il proprio dovere, la situazione è veramente molto grave e chi ha la responsabilità, ai vari livelli, deve prendere l’iniziativa per fare subito chiarezza.
Non è possibile che a rimetterci siano sempre gli ammalati. Siamo certi che il Direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Lucia Di Furia, abbia contezza della situazione e che saprà valutare al meglio nel merito. Di certo non è possibile accettare che una soluzione trovata tra tante difficoltà per garantire i bisogni dei numerosi pazienti cardiopatici della Locride possa interrompersi in questo modo. È necessario che, in tempi strettissimi, si faccia chiarezza e, se dovessero esserci ostacoli, questi vanno individuati e subito rimossi. Detto questo, rimane il vero problema di fondo. Tutti i reparti ospedalieri sono da tempo, ormai, in grave sofferenza per la mancanza di personale sanitario. Medici e infermieri lavorano con un carico di lavoro molto pesante e sono a rischio, tutti i giorni, di aggressione. Per non parlare anche delle attrezzature, spesso non funzionanti, con ripercussioni gravissime sui malati, costretti a viaggiare in ambulanza tra i vari centri calabresi. Carenze, sofferenze, disfunzioni che, nonostante le numerose denunce, rimangono sempre le stesse, dimenticando che l’Ospedale di Locri è l’unico presidio ospedaliero che abbraccia un bacino d’utenza che va da Palizzi sino a Monasterace. 42 Comuni, con oltre 140.000 abitanti, per i quali il diritto alla salute è diventato un’utopia, a parte chi ha le possibilità economiche di potersi curare facendo ricorso al privato o andando fuori regione.
In questi anni tante volte abbiamo dovuto assistere a una roboante strumentalizzazione sulle questioni dell’ospedale che, a quanto pare, oggi sarebbero magicamente risolte, purtroppo solo nelle parole di chi per sfuggire alle proprie incoerenze vorrebbe continuare a gettare fumo negli occhi di quei cittadini che, però, vivono sulla loro pelle le difficoltà sempre più profonde della gestione del presidio ospedaliero locrese.
Non consentiremo che l’universalità, l’eguaglianza e l’equità di accesso alle cure siano sempre più gravemente messe in discussione. Uniremo alla battaglia nazionale a favore della sanità pubblica, portata avanti dalla segretaria nazionale Elly Schlein e dal segretario regionale Nicola Irto, quella della difesa della qualità dei servizi all’Ospedale di Locri, affinché i medici e il personale tutto possano lavorare in condizioni dignitose e adeguate alle esigenze dei cittadini.”


GRF

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