CISL e Città Metropolitana a confronto sulla tutela e valorizzazione del personale


Di Adolfo Romeo – delegato ai rapporti politici e sindacali con la Città Metropolitana della FP della CISL
Si è riunito il Direttivo della Funzione Pubblica della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori della Città Metropolitana di Reggio Calabria, con il seguente ordine del giorno:
- surroga componenti uscenti del direttivo riservato al completamento orario degli ex Lavoratori Socialmente Utili/di Pubblica Utilità o da stabilizzare, pure necessario fare capire all’amministrazione la doverosa puntualità nei pagamenti degli vari istituti contrattuali;
- rinnovo Contratto Integrativo 2023/2025;
- varie ed eventuali.
Un ampio e acceso dibattito sui temi più stringenti del personale metropolitano, relativi alla mancanza di dipendenti nei vari settori, ormai ridotti a circa 370 dopo i prepensionamenti – in seguito alla revisione di spesa e poi quota 100.
I dipendenti nel 2006 erano 1.100, successivamente, con la soppressione della ex Provincia e gli eventi pensionistici, l’organico si è risicato ai minimi termini.
Certamente la mancanza di attribuzioni delle deleghe e funzioni da parte della Regione Calabria, non favorisce il ricambio generazionale, ma evidenzia un carico di lavoro eccessivo per le poche unità di personale presenti e non sostiene di sicuro il miglioramento dei servizi all’utenza.
In corso, invece, con la pregiatissima attività della Presidente della delegazione trattante, la trattativa del contratto decentrato 2023/25, nel corso della cui riunione è stata effettuata un’importante chiosa da parte del segretario generale Enzo Sera relativamente a come seguire le procedure dei vari istituti contrattuali previsti, tra cui le progressioni economiche orizzontali e le progressioni verticali in deroga, banca ore, turnazioni, formazione e così via, per procedere con un’attenta disamina al nuovo contratto giuridico ed economico, senza creare come nel passato disparità di trattamento tra i lavoratori, pertanto tutti coesi nel favorire un contratto decentrato equo, nella valorizzazione di tutto il personale e nella ripartizione delle risorse e incentivi economici per tutto il personale interessato secondo principi di meritocrazia e non per singoli settori.
Una particolare attenzione, ha proseguito, va, con particolare riferimento alla produttività rimasta ferma al 2020, non erogata per il 2021 e con procedure interminabili, nonostante l’approvazione del nuovo regolamento che prevede 2 schede distinte di valutazione, ratificata con la firma delle Organizzazione sindacali territoriali e la Rappresentanza Sindacale Unitaria del Codice della Crisi d’Impresa 2022, che permetterebbero la celere compilazione della graduatoria delle Progressioni economiche orizzontali.
Si stigmatizza anche la poca sensibilità della Governance, rispetto la solidarietà espressa dalla RSU verso gli addetti alle pulizie dei locali degli uffici della città Metropolitana, rimasti senza lavoro dopo l’assegnazione dei servizi a unica gestione.
Viene segnalata la necessità di controllare e pulire gl’impianti di condizionatori dei locali di uffici centrali e decentrati, ex circondari aree ionica e tirreniche. Tutto ciò evidenziato e posto all’attenzione degli organi competenti dell’amministrazione metropolitana, come obbiettivi da perseguire con determinazione.
Il segretario aziendale Felice Foti propone la sostituzione di alcuni componenti in quiescenza con la cooptazione di nuovi dirigenti che assieme ai nuovi eletti della RSU rientrano nel Direttivo.
Viene altresì proposta ed eletta in segreteria Aziendale, Cecilia Saccà che va a sostituire Mariolina Ferraro, che si ringrazia per l’impegno profodo. Pertanto la nuova segreteria aziendale è composta dal segretario Aziendale Felice Foti e dai due componenti la segreteria Alberto Ierace e Cecilia Saccà.
