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Costume e SocietàLetteratura

Dalla Legge nº 333/1881 alla Bianconovo-Africo

Edil Merici

Di Andrea Morabito

La Legge nº 333 del 27 luglio 1881, quella che, come sappiamo, prevede la costruzione della Provinciale 219, stabilisce che in linea di massima le strade Provinciali vengano costruite a spese delle Province e, all’Articolo 5, prevedeva che la spesa venisse assunta dallo Stato, eventualmente, salvo rimborso da parte della Provincia. Quello che può in un certo senso spiegare l’atavica mancanza di quella strada, agognata da diverse generazioni di africesi, è almeno per la seconda metà dell’800, la L nº 4.613 del 30 agosto 1868. Questa legge ha stabilito le regole sulle strade comunali, introducendo l’obbligatorietà, che significava per un Comune la partecipazione alla spesa per la costruzione e il totale carico al Comune per le spese di manutenzione. I comuni in varie epoche hanno costruito con le loro esclusive risorse ed è solo con la L nº 5.147 del 27 giugno 1869 che viene introdotto il contributo statale. Non sappiamo se i vari Sindaci di Africo che si sono succeduti dal 1869 si siano attivati a ottenere il beneficio del contributo previsto dalla L nº 5.147/1869, noi crediamo che lo abbiano fatto e anche con molta insistenza presso le autorità competenti e, come sappiamo, è il Consiglio Provinciale. Con Legge 19 luglio 1894 si sospende l’operatività di questa L nº 5.147, perché lo Stato, con il concorso di ¼ cui era tenuto, con l’aggiunta delle spese della Provincia e quelle ingenti dei Comuni per la costruzione e mantenimento delle strade di competenza (Statali, Provinciali e Comunali) tra le somme già versate a Comuni e Provincie, ha accumulato un debito di 322.000.000. Sono fatti salvi gli impegni già presi e quelli che si prederanno entro un anno dall’entrata in vigore della stessa legge.
Queste nuove disposizioni (L. 19 luglio 1894) consentono ai Comuni di acquistare una certa autonomia nella gestione delle strade comunali, nel senso che sono loro, non avendo più obbligo, a scegliere tra la costruzione o la manutenzione. Si introduce con la L 19 luglio 1894 un’agevolazione da parte dello Stato con la concessione di sussidi straordinari a norma dell’Art. 321, della Legge sui lavori pubblici, ma fu poco efficace perché il bilancio, per i sussidi straordinari non superavano le 50.000 ₤, che successivamente furono portati a 150 e poi a 200 e infine a 300.000. Questo aumento portò inevitabilmente a un aumento esponenziale delle richieste presentate dai Comuni, che intasò la procedura di concessione. Era un notevole salasso (aggiunto alle altre spese comunali) la spesa per la manutenzione delle strade, che la L nº 2.248 del 20 marzo 1865 sulle opere pubbliche poneva a carico dei Comuni; la manutenzione di ogni chilometro di strada comunale costava in media a i comuni (meridionali) 17.884 ₤. Come si vede è una somma troppo esigua; non meraviglia allora che le strade si mantengano in uno stato precario o non si mantengono affatto, nonostante la sopra citata Legge imponga ai comuni di mettere nel bilancio un apposito fondo, che in moltissimi casi è solo in parte utilizzato o è distratto per far fronte ad altri bisogni. Un paesello poverissimo, il più povero della Provincia, che è già la più povera d’Italia, non poteva avere disponibilità economiche ad affrontare una spesa così ingente come la costruzione di una strada comunale che avesse le caratteristiche di strada degna di questo nome, o far fronte alle spese per la manutenzione. Africo ha diversi chilometri di strada comunale e le 17.884 ₤ di costo medio per la manutenzione sono una somma enorme per le sue magre casse. Forse, dico forse, il motivo della mancanza di quella via, che avrebbe portato un po’ di progresso civile, scambi commerciali e quindi un po’ di benessere, molto prima della venuta di forestieri che lo hanno fatto conoscere all’Italia intera, è la causa di tanta arretratezza e miseria. Come si può intuire, le condizioni di Africo, rispetto alla carenza secolare di vie di comunicazione, non sono e non possono essere addebitate solo a motivazioni macroeconomiche, politiche e legislative; motivazione oggettiva, né ai governati dell’epoca o alla atavica rinuncia di quel popolo a combattere la battaglia per la sua emancipazione, o alla retorica, di chi non guarda oltre il proprio naso, e cioè di un popolo abbandonato da sempre a se stesso; motivazione soggettiva. Sono a nostro parere, entrambe le motivazioni (soggettiva e oggettiva) le facce della stessa medaglia.
Per Africo si affaccia finalmente la possibilità di uscire dall’isolamento secolare, con la progettata strada Provinciale nº 219 prevista e autorizzata dalle L. nº 333 del 23 luglio 1881 Art. 150 elenco III annesso alla tabella B: è la Bianconovo-Africo di 34,608 Km.

Foto: salussolanews.it

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