Processo “Ares”: la Cassazione annulla con rinvio l’associazione mafiosa
Dallo Studio Legale Vigna
Non regge al vaglio di legittimità l’impianto accusatorio dell’inchiesta Ares, nell’ambito della quale, il 7 ottobre 2022, la Corte d’Appello di Reggio Calabria aveva confermato la ritenuta esistenza di una cosca denominata Cacciola-Grasso, radicata nel comprensorio del comune di Rosarno.
A esito dello scioglimento della camera di consiglio del 15 dicembre 2023 la Corte di Cassazione (Prima sezione Penale) ha disposto l’annullamento con rinvio della sentenza di condanna nei confronti di Francesco Cacciola classe 1968 (difeso dall’Avvocato Mario Santambrogio), Gregorio Cacciola classe 1980 (Avvocati Mario Santambrogio e Luca Agostino), Gregorio Cacciola classe 1951 (Avvocato Santambrogio), Salvatore Cacciola classe 1982 (Avvocati Francesco Lojacono e Santambrogio), Vincenzo Cacciola classe 1977 (Avvocati Santambrogio e Domenico Malvaso), Giovan Battista Cacciola (Avvocati Carmelo Naso e Valerio Vianello Accorretti), Serhiy Chimbru (Avvocato Michele Novella), Salvatore Consiglio (Avvocati Guido Contestabile e Vincenzo Galeota), Giovanni Grasso (Avvocati Contestabile e Giovanna Beatrice Araniti), Rocco Grasso (Avvocati Luca Cianferoni e Domenico Malvaso), Domenico Grasso classe 1956 (Contestabile e Galeota), Rosario Grasso classe 1982 (Contestabile), Pietro Raso (Avvocato Contestabile) e Giuseppe Sorbara (Avvocati Davide Vigna e Luca Agostino), imputati di partecipazione alla cosca Cacciola-Grasso e per i quali gli arresti erano scattati il 9 luglio 2018 in esecuzione della complessa manovra investigativa denominata Ares, condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria.
I ricorrenti, già condannati in primo grado dal Giudice per l’Udienza Preliminare di Reggio nell’ottobre 2020, con parziale conferma della sentenza in sede di appello, saranno giudicati in sede di rinvio da altra sezione della Corte d’Appello alla quale verrà demandata una nuova verifica dei presupposti di sussistenza dell’ipotesi associativa mafiosa, la quale dovrà tener conto dei rilievi formulati dalla Suprema Corte.
Ulteriori annullamenti con rinvio sono stati disposti per gli altri imputati, interessati dalla vicenda attinente la contestata associazione dedita al traffico di stupefacenti, nonché per quelli attinti da contestazioni di reati fine.
In particolare la Suprema Corte ha disposto annullamenti con rinvio nei confronti di Cristian Pagano (Avvocato Novella), Giuseppe Suriano (Avvocati Contestabile, Yvonne Posteraro e Francesco Giovinazzo), Angela Biondo (Avvocato Novella), Domenico Giampaolo (Avvocati Sandro Furfaro e Vincenzo Nobile), Michele Petullà (Avvocato Francesco Albanese), Giuseppe Mesiti (Avvocati Davide Barillà e Giuseppe Milicia), Antonio Mesiti (Avvocati Barillà e Giuseppe Strangio), Giuseppe Quaranta (Avvocati Giuseppe Martino e Francesco Cardone).