“Eureka”: annullato con rinvio il sequestro delle società riconducibili ai Giorgi e ai Giampaolo
La Corte di Cassazione, 2ª sezione penale, in data 14/12/2023 (dispositivi depositati solo in data 18/12/2023) ha accolto i ricorsi presentati nell’interesse di Giuseppe, Sebastiano e Francesco Giorgi e Antonio e Gianluca Giampaolo dagli Avvocati Giambattista Colombo, Guido Contestabile e Silvia Forestieri e ha annullato con rinvio il provvedimento di sequestro (del 13/04/2023) del capitale sociale e del patrimonio aziendale delle società Caffè In, Compagnia del Gusto Restauraçao e Belloro Unipessoal, Fe&Me Investimentos Unipessoal, Teclamania Restauraçao, Lazagio Italy Restauraçao, Vanilladevotion e Sabores de seda Unipessoal, disposto nei confronti degli stessi, indagati nell’ambito di un troncone del procedimento cosiddetto Eureka.
Le società e i relativi compendi aziendali erano stati oggetto di provvedimento ablativo eseguito in data 03/05/2023 con grande risonanza mediatica (e correlato danno per gli indagati) sia in Italia sia in Portogallo, Paese, questo, ove le attività di ristorazione esercitate dagli indagati risultavano essere tra le più richieste e frequentate anche da personaggi della politica, dello sport e dello spettacolo.
L’impianto accusatorio censurato dalla Suprema Corte, si basava sulla presunta esistenza di un’associazione per delinquere aggravata ex articolo 416 bis 1 del Codice Penale e finalizzata alla commissione di reati di intestazione fittizia di quote societarie e autoriciclaggio dei proventi illeciti derivati dall’esercizio di attività di ristorazione in Italia e in Portogallo.
La difesa, dopo aver sostenuto la radicale carenza di elementi certi a supporto delle ipotesi d’accusa (difettando i presupposti della fittizietà delle intestazioni e dell’illegittima provenienza delle risorse utilizzate per l’acquisto o la realizzazione delle attività), ha dimostrato, anche attraverso relazioni tecniche peritali stese dal consulente Francesco Deraco, l’estraneità degli indagati da contesti di criminalità organizzata nonché da dinamiche illecite e, al contempo, la piena liceità e trasparenza delle iniziative imprenditoriali operate attraverso i veicoli societari oggetto del sequestro, annullato per difetto dei requisiti di legge.
Accogliendo le tesi difensive degli Avvocati Colombo, Contestabile e Forestieri, la Suprema Corte ha annullato l’ordinanza con rinvio al Tribunale del Riesame per una nuova valutazione nel merito.